Antonio Paolo Cececotto tira le somme della stagione 23/24 del Città di Ciampino

Antonio Paolo Cececotto tira le somme della stagione 23/24 del Città di Ciampino

 Buongiorno Pres, sono terminati da poco i campionati delle nostre squadre, e come ogni anno è tempo di bilanci:

“E’ stata una stagione molto positiva, che ci permette di continuare il nostro percorso di crescita che dura ormai da due anni, dal rinnovo del management della nostra società.

Continuiamo a tenere salde le nostre categorie, migliorando anno dopo anno le classifiche grazie all’ottimo lavoro degli staff e dei responsabili.

Finalmente si pensa solo al Città di Ciampino, senza orticelli o interessi personali. E questo si nota a occhio nudo nella quotidianità.

Per quanto riguarda i risultati, insieme all’orgoglio per le finali raggiunte dai 2007, inutile nascondere un po’ di rammarico per alcuni gruppi che forse potevano fare qualcosa in più. Sono comunque soddisfatto soprattutto perché ho bene in mente da dove siamo partiti.

A luglio ci siamo dovuti difendere dagli attacchi di qualche personaggio dalla mano tremante che ha provato a mettere zizzania all’interno
 della nostra società. Un anno dopo parliamo di questa cosa col sorriso sulle labbra. Ci ha reso sicuramente più forti.”

Hai citato gli Under 17, terzo anno consecutivo alle finali regionali…

“I 2007 hanno completato un altro campionato da incorniciare, superando brillantemente anche il periodo di flessione che hanno avuto a cavallo dell’anno.

Siamo partiti con una rosa forte, poi purtroppo il calcio è fatto anche di fattori impronosticabili, come gli infortuni, che sia durante la stagione, sia al momento del playoff col Savio, hanno limitato il potenziale della squadra.

Sono comunque orgoglioso per quanto fatto, e ringrazio tutta la squadra, che non si è mai arresa: alcuni di loro hanno giocato anche in condizioni fisiche non ottimali pur di non mollare.

Menzione speciale per Patrick Aviles, che nel momento più importante della stagione è stato fermato da un bruttissimo infortunio. Sono sicuro che il futuro gli riserverà quello che merita, è un ragazzo di un’altra categoria…

Permettimi infine due parole su Giulio Di Cori, rientrato quest’anno a casa, e che ancora una volta ha dimostrato di che pasta è fatto, dentro un anno per lui molto difficile per motivi extracalcistici. Sono fiero di avere in società persone del suo spessore.”

I rimpianti maggiori sono forse legati ai gruppi 2008 e 2009…

“Sono dispiaciuto perché convinto che le finali regionali fossero alla nostra portata.

I ragazzi 2008, da sempre, sono la mia croce e la mia delizia. Hanno dentro un potenziale fortissimo, che per un motivo o per un altro non riescono a tirare fuori definitivamente. Sono convinto che la prossima stagione possa essere quella della definitiva esplosione.

Per quanto riguarda i nostri 2009, credo che con un po’ più di coraggio saremmo potuti entrare tra le migliori della regione.

Anche qui qualche infortunio di troppo ha pesato, come ad esempio per Andrea Felici, che aspettiamo più forte di prima.

Il gruppo è forte, e proveremo a dimostrarlo già dal torneo Beppe Viola, che ospiteremo anche quest’ anno al Superga.”

Primo anno in agonistica anche per i nostri 2010…

“Un gruppo creato dalla stragrande maggioranza di ragazzi appartenenti alla nostra scuola calcio. A settembre qualche addetto ai lavori ci dava per spacciati, tra i favoriti a perdere la categoria.

Col lavoro quotidiano abbiamo dimostrato l’esatto contrario, salvandoci praticamente già a gennaio, e togliendoci grandi soddisfazioni anche togliendo punti alle cosiddette big, pareggiando addirittura con la Lazio capolista.”

Unica new entry nello staff è stata quella di Walter Morigi con l’Under 19.

Da quando sono presidente ho sempre guardato prima il fattore umano, e poi l’atleta, il dirigente o l’allenatore. Con Walter, sin dal primo colloquio, ho avuto la sensazione di avere di fronte una persona vera, oltre che un grande uomo di sport. Dopo un anno posso dire che le mie sensazioni sono state ripagate.

Per quanto riguarda la stagione della nostra Under 19, siamo stati bravi a non farci prendere dalla smania quando le cose non andavano, cambiando marcia nella seconda metà dell’anno, battendo anche i campioni regionali del Tor di Quinto.

Il bilancio, considerando che abbiamo puntato tanto sui nostri 2006, e che comunque abbiamo affrontato il campionato da neopromossa, può dirsi assolutamente positivo.

Voglio dedicare due parole ad un ragazzo cresciuto da noi, che ha terminato quest’anno il suo percorso nelle nostre squadre giovanili: Mattia De Fraia, arrivato qui da ragazzo, sta diventando uomo.

Ci puntiamo molto, perché intravediamo in lui le capacità per essere un punto fermo della nostra società anche in futuro. Sta imparando, e mi dicono anche bene, il ruolo dell’istruttore di scuola calcio. Ha tutte le carte in regola per diventare l’ennesimo gioiellino del nostro vivaio.”

A proposito di scuola calcio, sono appena tornati i gruppi dai tornei fuori regione…

“A prescindere dai risultati, i tornei che andiamo ad affrontare sono importanti perché rappresentano una bella esperienza di divertimento e crescita, la chiusura di un cerchio quando ci avviciniamo alla fine della stagione.

Anche quest’ anno, come per le scorse stagioni, la scuola calcio ha compiuto in pieno quanto richiesto dalla società.

Cresciamo in qualità, ed il numero di ragazzi è giusto per il modello di lavoro che impostiamo.

Gian Luca Marzullo, dopo otto anni, è ormai un punto fermo ed un punto di forza della nostra società, affiancato da Andrea Salzano come responsabile tecnico.

Anche Andrea, anno dopo anno, con le sue competenze sta partecipando al miglioramento della nostra società. Dobbiamo continuare così.”

Una stagione molto importante anche per le categorie Provinciali della Citizen…

“Erano anni che avevo in testa questo progetto. Era necessario non disperdere tanto del lavoro fatto dalla nostra scuola calcio negli anni precedenti. E ora possiamo dire che l’esperimento sta riuscendo alla grande.

Sia i 2009 che i 2010 hanno disputato campionati esaltanti: merito anche qui della direzione di Gian Luca Marzullo, ma anche del grande lavoro di Nicola Taverniti, Alessio Villanucci e dei loro staff.

Il progetto delle seconde squadre andrà avanti perché puó essere un serbatoio importante per l’Elite. Ai ragazzi bisogna dare modo di sbagliare e di crescere secondo i loro tempi.”

Recentemente è stato ufficializzata l’entrata in società di Luca Ripa, che sta affiancando Giordano Cececotto nella direzione dell’agonistica…

“Non ho mai fatto complimenti a mio figlio, ne quando giocava né da quando è direttore.

Ho sempre pensato che il modo migliore per crescerlo era quello di fargli meritare quello che otteneva.

Ora è diventato uomo. E a giudicarlo non sono io ma i fatti, e i rapporti che sta instaurando con i direttori delle altre società.

Recentemente, parlando al telefono con l’amico Paolo Fiorentini, ho ricevuto i complimenti migliori riguardo ai comportamenti di Giordano. Questo, e tanto altro, mi rende molto orgoglioso.

Non vedevo questo attaccamento e questa dedizione al lavoro in tutto il Città di Ciampino dai tempi di Giordano Moroncelli. Probabilmente è un caso, o forse è proprio il nome che li accomuna! (ride)

L’inserimento in società di Luca Ripa è avvenuto nell’ottica di alzare ulteriormente l’asticella.

Per motivi lavorativi non riesco sempre ad essere presente, e necessitavamo di una figura importante per affiancare Giordano, per continuare la nostra crescita.

Dopo vari colloqui la figura di Luca mi ha colpito molto a livello umano e professionale.

Per mentalità e dedizione sembra che stia al City da tanti anni.

Vedi che si rema tutti nella stessa direzione, non si cura il proprio orticello per interessi personali come a volte può essere successo in passato. Abbiamo trovato una persona a modo, e questo mi fa stare molto tranquillo.

Coltivo il sogno di vincere un giorno qualcosa di importante nel settore giovanile, come si è fatto in passato con la prima squadra.

Non si sa mai…”

(Ufficio Stampa Polisportiva Città di Ciampino)

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