Il big match del Girone A di Eccellenza è ormai alle porte. Domenica sarà il turno di Anzio – Centro Sportivo Primavera, la prima contro la seconda forza del torneo. La capolista si appresta ad affrontare un avversario che è stato tra l’altro l’unico in grado di batterla nella gara di andata. La sola partita nella quale, per giunta, i biancazzurri non sono andati a segno.
A presentare la sfida il tecnico dei padroni di casa Mario Guida che ha parlato anche della stagione in generale, lasciando neanche troppo velatamente intendere quali siano gli obiettivi all’interno della stessa.
Mister, siamo quasi alla vigilia di una sfida che può determinare molto. Quali sono le sensazioni?
“Sicuramente partita importante. Lo dice la classifica perché incontriamo la seconda forza del girone. Facendo un risultato positivo daremmo una grossa spallata al campionato. Ma comunque non sarà quella definitiva”.
Diciassette i risultati utili consecutivi ed una macchina da gol che non si arresta. L’unica volta che lo ha fatto ed avete perso è stato proprio con i vostri prossimi avversari. È un caso? Ma soprattutto quanto è grande la voglia di riscatto?
“Quella dell’andata è una sconfitta che fa male. È stata una battuta d’arresto senza appello. Ma è proprio da lì che siamo ripartiti. Abbiamo trovato gli ingredienti giusti: l’umiltà e la massima semplicità nel fare le cose. Ed è questo il segreto del nostro gruppo di lavoro, lo spirito che caratterizza tutto il nostro staff”.
Appaiato al Centro Sportivo Primavera c’è il Civitavecchia che per ora non ha potuto contare come avrebbe voluto sui gol di Vittorini. Anche loro sono da temere?
“Sicuramente si. Il Civitavecchia è tra le squadre più attrezzate. I numeri dicono che sono un po’ Vittorini dipendenti ma la loro rosa è molto forte e ha altri giocatori importanti a disposizione come ad esempio Ruggero e Cerroni. Vedendo le partite di adesso si nota che sono una squadra un po’ in difficoltà ma penso che sia solo un momento passeggero”.
Scendendo ancora di una posizione troviamo la W3 Maccarese che avete battuto in trasferta dopo i loro 14 risultati utili consecutivi. Prestazione perfetta. È da lì che avete capito di poter essere i più forti?
“Ad oggi, quella si può considerare la partita chiave del campionato. Per la prima volta siamo andati in difficoltà e poi abbiamo saputo sfruttare gli episodi nel secondo tempo. Sicuramente la Maccarese è quella che ci ha impressionato di più per gioco e personalità”.
Il solco con le altre sembra tracciato e le intenzioni sembrano chiarissime. Quali sono le aspettative nel medio lungo termine della società?
“Sono quelle di confermare quanto fatto fino ad oggi. Tutto questo conta e conterà se arriveremo al traguardo. Perché nel calcio ci si ricorda solo di chi vince. Bisogna continuare così. Sarebbe il compimento di un percorso iniziato quattro anni fa, dopo una retrocessione e con una programmazione che ci ha visti crescere di anno in anno”.