ANZIO-SAN DONATO/CATANZANI CARICA I SUOI: “SIETE STATI GRANDI, ORA FATEVI QUESTO REGALO…”

ANZIO-SAN DONATO/CATANZANI CARICA I SUOI: “SIETE STATI GRANDI, ORA FATEVI QUESTO REGALO…”

Centottanta minuti più recuperi vari ed al netto di ogni gamma di emozione possibile.

Se l’anima di ogni uomo pesa ventuno grammi, il cuore di un atleta alla vigilia di un doppio match che potrebbe valere il raggiungimento di un sogno quanto potrà mai pesare?

E quello del tecnico che ha il compito di cercare di tirar fuori il meglio delle energie residue dopo un anno strepitoso ma debilitante da un gruppo di calciatori ad un passo dalla meta?

Difficile chiedere a Flavio Catanzani di svestire i panni di allenatore dell’Anzio per indossare quelli del mercante di Venezia di shakespeariana memoria.

Sarebbe azzardato chiedergli di soppesare l’intensità dei suoi sentimenti a ventiquattro ore da gara-1 con i toscani del San Donato Tavarnelle.

Qualche riflessione, però, possiamo strappargliela.

Ad esempio se il cospicuo distacco temporale tra la partita di ritorno con il Biagio Nazzaro, datato 29 maggio, e l’appuntamento di domani abbia rappresentato un disagio o magari un’opportunità per i suoi uomini.

“Partendo dal presupposto che il passaggio del turno ai danni della Biagio Nazzaro ci ha messo una tale adrenalina in corpo che avremmo voluto giocare la finale già il giorno dopo – esordisce il tecnico dei neroniani – credo che, tutto sommato, per noi sia stato un vantaggio godere di questo lasso di tempo supplementare perchè ci ha permesso di recuperare qualche energia ed anche un giocatore come Dell’Aguzzo che domani sarà certamente convocato.

dell'aguzzo anzio

A questo appuntamento arriviamo bene, sia sotto il profilo fisico che sul piano mentale”.

I toscani di Ercolino, che nel turno precedente si sono sbarazzati dei ravennati del Massa Lombarda, sono avversario da prendere con le molle.

“Se è vero che sono arrivati in finale come noi, di sicuro sono una buona squadra – annuisce Catanzani – Noi però dovremo far leva su quella che considero la nostra vera forza, ossia non pensare a chi ci troveremo di fronte, ma concentrarci unicamente su noi stessi.

Anche i marchigiani erano una signora squadra, ma li abbiamo affrontati con il coltello tra i denti e li abbiamo eliminati.

Ecco, con il San Donato serviranno due gare del genere, anche se sarà di vitale importanza l’interpretazione che noi saremo in grado di dare”.

Intanto in città monta l’attesa per l’attesissima sfida.

“Da regolamento siamo stati obbligati a giocare di mercoledì dalla Lega Nazionale Dilettanti dopo il rinvio chiesto ed ottenuto dai nostri avversari – racconta l’allenatore nativo di Nettuno – Abbiamo provato a chiedere di disputare la gara in notturna, ma non ce ne è stata data l’opportunità.

anzio tifosi 2

Pazienza, sono comunque sicuro che domani la nostra gente risponderà presente e ci sosterrà come ha fatto nel corso dell’intera stagione, allenamenti compresi”.

Resta da capire se in casi del genere, alla vigilia di un match che si preannuncia teso ed equilibrato, i calciatori vadano caricati o invece alleggeriti dal fardello delle inevitabili tensioni.

“Bisogna saper leggere il momento che vivono i ragazzi per capire come comportarsi con loro – sibila Catanzani – Probabilmente la settimana che conduceva alla trasferta nelle Marche è stata più difficile da questo punto di vista.

Adesso vedo una squadra sicura di sé e consapevole delle proprie qualità.

Sappiamo che domani ci sarà da sudare e non ci tireremo indietro.

Se poi il verdetto del campo darà ragione ai nostri avversari, saremo i primi a batter loro le mani”.

Nella stagione per certi versi irripetibile dell’Anzio è complesso individuare il momento della svolta.

“Come sapete bene, all’inizio dell’anno ci sono state delle difficoltà – rammenta il tecnico – Noi però, anche dopo le due sconfitte nelle prime due di campionato, abbiamo continuato a lavorare con fiducia, perchè sapevamo che questa squadra poteva far bene.

L’asticella questi ragazzi l’hanno alzata, dando sempre il meglio in allenamento e senza mai risparmiarsi.

La mia più grande soddisfazione è stata la crescita costante di un gruppo nel quale i vecchi si sono caricati sulle spalle i giovani e viceversa.

Questa alchimia ha permesso alla squadra di convincersi sempre di più nelle proprie potenzialità, mentre a me ha creato la difficoltà di dover scegliere in un gruppo di venti uomini dove tutti hanno dato ben oltre il 100%”.

Che la stagione che si avvia alla conclusione abbia aggiunto un ulteriore tassello alla crescita del Catanzani allenatore, lo dimostrano le sirene che, più o meno insistentemente, stanno cantando per lui da più di un lido.

“Quando ho cominciato ad avvicinarmi a questa panchina, molti amici non facevano che ricordarmi che quella dell’Anzio era una panchina pesante e che sarebbe stato difficile reggere il confronto con tecnici come D’Este, Pernarella, Chiappara ed altri che l’avevano occupata per uno come me che in precedenza aveva lavorato in club quasi a conduzione familiare e senza dimenticare che io sono nettunese – sorride l’allenatore biancazzurro – Ora credo di aver dimostrato che, quando si lavora con il cuore, la gente lo comprende e ti stima di più.

Flavio Catanzani allenatore Anzio

Il mio futuro?

Adesso non conta.

Il nostro obiettivo è solo quello di concretizzare una stagione stupenda, cercando di superare quest’ultimo scoglio e farci il regalo più bello.

Quando arriverà il 13 giugno, parleremo con la società e vedremo…”.