ATLETICO VESCOVIO-NUOVA MONTEROSI, PARLA L’EX BORNIGIA: “PROVEREMO A FARLI FESTEGGIARE CON UNA SETTIMANA DI RITARDO”

I ventisette anni compiuti da una manciata di giorni viaggiano di pari passo con un entusiasmo che resta quello di un ragazzino.

Quello da eterno Peter Pan di Jacopo Bornigia è uno di quei volti ormai indiscutibilmente familiari per chi segue con passione le vicende del nostro calcio.

Centrocampista dalle spiccate doti di impostazione, ma capace anche di far sentire i tacchetti agli avversari quando le circostanze lo impongono, dalla scorsa stagione è elemento imprescindibile nello scacchiere dell’Atletico Vescovio.

La prima, una cavalcata memorabile culminata con l’approdo in Eccellenza attraverso i play-off, è stata un trionfo di emozioni.

La seconda, invece, si definirà pienamente con quella salvezza diretta che non è lontana ma che deve comunque essere certificata nelle prossime sei uscite.

Emozioni tutte da vivere, a cominciare dalla sfida “impossibile” di domenica, quando al Futbol Campus piomberà la capolista Nuova Monterosi.

Un successo dei viterbesi collegato ad un’eventuale sconfitta del Cre.Cas. Città di Palombara qualche ora più tardi ad Acquapendente regalerebbe il titolo alla squadra di D’Antoni con quasi un mese d’anticipo rispetto alla fine della regular season.

In via del Baiardo però poche squadre hanno raccolto punti, specie nell’ultimo periodo.

Bornigia, unico ex della contesa, lo sa e sorride sotto i baffi.

“Quella di domenica per noi sarà una partita molto importante – confida ai nostri microfoni il centrocampista romano – Vogliamo salvarci prima possibile e centrare così un obiettivo che per noi sarebbe davvero stratosferico.

Per riuscirci credo che dovremo conquistare ancora sei o sette punti di qui alla fine del torneo.

bornigiaE’ vero, dopo un ottimo girone d’andata abbiamo accusato un calo, vuoi per qualche assenza di troppo, vuoi perchè probabilmente ci eravamo leggermente rilassati.

Questo però è un grande gruppo e tutti insieme siamo riusciti a ripartire”.

Peraltro, i numeri del campionato lasciano intendere assai chiaramente che nella tana dell’Atletico Vescovio è dura per tutti, specie per le cosiddette grandi.

“E’ vero, quando ci troviamo di fronte squadre blasonate riusciamo ad esaltarci – conferma Bornigia – Siamo consapevoli che contro di loro sarà durissima, ma noi venderemo cara la pelle.

Mettiamola così: proveremo a fargli rimandare di una settimana la festa per la conquista della Serie D”.

La ricetta, almeno sulla carta, è semplice.

“Dovremo disputare una gara intelligente e di grande concentrazione, solo così possiamo sperare di frenarli – avverte il calciatore biancorosso – Hanno giocatori in grado di spezzare l’equilibrio con una giocata e quindi dovremo conceder loro meno spazio possibile.

fanasca monterosiSe potessi, gli toglierei Orlando Fanasca.

I numeri del suo campionato parlano chiaro”.

Rispetto ai tempi in cui Bornigia giocava a Monterosi sono cambiate molte cose.

“Però ci sono ancora il capitano Stefano Maestà ed Emiliano Donninelli – sorride il centrocampista classe ’89 – Mi farà effetto soprattutto rivedere quest’ultimo nella nuova veste di direttore sportivo, perchè a quei tempi con lui condividevo il reparto.

Negli ultimi giorni non ho avuto di sentirlo, ma lo saluterò con piacere prima e dopo la partita.

EMILIANO DONNINELLI

Adesso preferisco di no…”.

Specialista in salti di categoria dalla Promozione al massimo campionato regionale (quello della passata stagione è stato il terzo dopo quelli con Cavese e Valmontone, ndr), Bornigia si è ormai pienamente calato ed integrato nella filosofia dell’Atletico Vescovio.

“Lo scorso anno, quando sono stato catapultato in una realtà del tutto nuova e particolare come questa, ci ho messo un po’ di tempo ad abituarmi – racconta il numero 10 – Adesso però posso dire che giocare qui ha un sapore speciale.

Quando indossi i colori dell’Atletico Vescovio, riesci veramente a dare tutto te stesso in campo.

L’unico rammarico stagionale è di non aver potuto godere del sostegno della nostra tifoseria in casa.

atletico vescovio festa

L’anno scorso per noi fu un vero lusso, mentre ora giocare a porte chiuse ci toglie inevitabilmente tanto”.

Per molti in una fase delicata come quella che sta vivendo il calcio dilettante nella nostra regione, quello dell’Atletico Vescovio resta un esempio da seguire.

“Ed io sono perfettamente d’accordo – annuisce il giocatore – Credo che noi siamo la dimostrazione che non è necessario spendere tre o quattrocentomila euro per vincere un campionato o per mantenere una categoria”.

Ipotizzare il futuro è ancora prematuro, anche se dalle parole di Bornigia filtra una volontà evidente.

“Ora pensiamo a salvarci, poi vedremo.

Tutto sommato, penso che non ci saranno problemi a continuare insieme.

Questa maglia per me è ormai diventata una seconda pelle”.