In un calcio sempre più legato a situazioni economiche, farsi largo, dalle categorie professionistiche a quelle dilettantistiche, diventa sempre più difficile.
Fortunatamente, nello sport da noi tanto amato, esistono ancora notevoli eccezioni e Davide potrà sempre battere il gigante Golia. Nella terza categoria per importanza del calcio dilettantistico, la Promozione, è ormai stabile da diversi anni il Bellegra, la squadra che rappresenta uno dei borghi più belli e suggestivi della nostra regione, situato a 815 metri sul livello del mare e con meno di 3000 abitanti.
Nonostante le inevitabili difficoltà, la società si sta facendo notare in positivo nel fronteggiare club più blasonati, con un progetto particolarmente credibile guidato dal presidente Giancarlo Proietti.
Quest’anno il campionato (girone C) non era partito nel migliore dei modi, ma il club ha saputo invertire la rotta e attualmente, dopo una striscia di risultati utili consecutivi, si trova al settimo posto con 32 punti.
Andiamo dunque alla scoperta dell’universo dei rossoblù, proprio con il presidente, Giancarlo Proietti.
Buongiorno presidente, che soddisfazione ha nel proporre calcio in un piccolo borgo come il vostro?
“Sicuramente, siamo uno dei centri più piccoli dell’intera categoria. Fortunatamente, con l’aiuto dei nostri sponsor e dandoci una mano tra di noi, siamo riusciti a costruire una realtà stabile.
Si tratta di un progetto tecnico molto valido, guidato dal nostro direttore sportivo, Elio Pallocchia, con cui collaboro da diversi anni: è un ragazzo molto preparato che conosce bene anche gli under e i settori giovanili di tutte le squadre.
Con budget limitati e prendendo calciatori soltanto dalle zone limitrofe, questo è il nostro quarto anno in questa categoria.
Da bellegrano, sono orgoglioso della realtà che abbiamo creato: un gruppo di ragazzi eccezionali, uno spogliatoio unito con uomini attaccati alla maglia e questo fa spesso la differenza, dalla piccola alla grande squadra. Procediamo senza problemi, mantenendo i piedi per terra.”
Quale è la vostra aspettativa in questa stagione?
“Da diversi anni, siamo stabili intorno alla zona dei cinquanta punti. Non vogliamo fare proclami, ma il momento è sicuramente positivo, con dieci risultati utili consecutivi.
Con un gruppo giovane, senza grossi nomi tra gli over, l’obiettivo principale rimane sempre la salvezza.
A inizio anno, abbiamo avuto qualche problema tra infortuni (Titocci, Spadari) e partite perse per sfortuna. Giocavamo con tanti under in più rispetto a quelli previsti da regolamento.
Inoltre, il cambio di girone ci ha messo in difficoltà, con il fatto di dover affrontare squadre completamente nuove. I risultati lo dimostrano poichè parliamo di un campionato molto competitivo. Anche le squadre che lottano in bassa classifica sono ben strutturate.
Inoltre, ci sono tanti allenatori molto bravi o esperti come Pino Porcelli, Andrea Di Giovanni o Maurizio Alfonsi.”
Mi serve un assist presidente. Cosa mi dice del suo allenatore, Daniele Scotto Di Clemente?
“E’una delle sue prime esperienze, anche se è come se fosse già un veterano dato il luminoso passato al Serpentara da giocatore e qui conosce praticamente tutti.
A inizio anno, avevamo intenzione di confermare Aurelio Sarnino ma per motivi professionali ha deciso di fare un’altra avventura.
Abbiamo quindi affidato il Bellegra al nuovo allenatore, Scotto Di Clemente, che ha sposato in pieno il nostro progetto. Mi auguro possa avere un futuro luminoso perchè è un tecnico molto bravo e preparato, con tante idee interessanti e una proposta di gioco definita.
Anche nelle difficoltà di inizio anno, quando i risultati non arrivavano, abbiamo sempre cercato di non intervenire sull’armonia di gruppo. Non sempre l’allenatore può essere ritenuto il responsabile di tutti i problemi.”
Avete un gruppo molto giovane. Forse l’inizio di campionato rallentato poteva essere attribuito a un pizzico di inesperienza?
“Come ti ho detto, per quanto un gruppo possa essere forte, le mancanze vanno colmate.
Sicuramente, per il nostro equilibrio, è stato fondamentale il ritorno di Nuzzi, dopo la parentesi in Eccellenza. Importante anche l’arrivo di Emiliano Dominici che ha portato un notevole innalzamento del tasso tecnico, al di là di qualche piccolo infortunio.
Gli acquisti ci hanno dato fiducia e esperienza e adesso siamo una squadra più organizzata e combattiva. “
La piazza è al vostro fianco?
“Considerando che il paese è veramente piccolo, abbiamo un pò di seguito. Lo scorso anno avevamo un numero nutrito di ragazzi.
Non c’è una vera e propria tifoseria, ma quest’anno abbiamo trovato una discreta stabilità.”
Avanti senza proclami. Quali sono dunque i progetti futuri in casa Bellegra?
“A me le cose piace iniziare e finirle. Ormai è da tanti anni che sono coinvolto nel mondo del calcio e proviamo a migliorare la situazione generale, anche con l’aiuto dell’amministrazione comunale.
Noi vogliamo dare il massimo, sapendo di potercela giocare contro tutte le squadre di alta classifica in campionato. Il sogno più grande sarebbe ovviamente l’Eccellenza, consapevoli delle difficoltà nel giocare una categoria superiore.
Nel frattempo, ci tengo a ringraziare tutti gli attori principali del nostro progetto: gli sponsor, la BCC di Bellegra e l’onorevole Flavio Cera.
Concludo con il ringraziare tutti i personaggi che mi affiancano giornalmente in questa avventura: i vicepresidenti, il direttore Elio Pallocchia, che è veramente il nostro valore aggiunto nella capacità di avere relazioni e conoscere tutti i calciatori , il mister e i giocatori, per il lavoro fin qui svolto.”
A cura di Francesco Mancini