A cura di Carlo Edoardo Canepone
Ritrovati sorriso e tre punti dopo il successo casalingo contro il Colleferro di domenica scorsa, il Certosa di mister Marco Russo si appresta ad un nuovo turno di campionato da giocare tra le mura amiche: prossimo avversario il Nettuno penultimo della classe. Sulla carta una gara abbordabile, ma il classe 2003 Marco Battisti ha voluto richiamare i suoi compagni all’attenzione. Queste le sue parole rilasciate a Sport in Oro.
“Marco, partiamo da domenica scorsa. Contro il Colleferro avete ritrovato una vittoria che mancava da troppo tempo, vi siete sbloccati?”
“Quella di domenica è la partita da cui dobbiamo ripartire perché venivamo da un periodo no dal punto di vista dei risultati. Abbiamo fatto una grande prestazione nel primo tempo ribaltando lo svantaggio e siamo stati bravi a tenere alta la concentrazione nella seconda frazione. Ci siamo difesi e abbiamo giocato da squadra, ci serviva”
“Domenica dovrete trovare continuità contro il Nettuno, partita sulla carta semplice, ma…”
“Ma non è così perché tutte le squadre in questo girone sono organizzate. Il Nettuno viene da parecchie sconfitte e vorrà dire la sua. Noi prepariamo sempre la partita per portare a casa i tre punti e non dobbiamo assolutamente sottovalutare nessuno perché la sorpresa è sempre dietro l’angolo come ci accade con il Centro Sportivo Primavera. Dobbiamo rimanere sempre concentrati e giocare come contro il Colleferro”
“Ti aspettavi tutte queste squadre racchiuse in pochi punti nel vostro girone dopo 8 giornate?”
“Onestamente no, c’è qualche sorpresa come Vicovaro e Pro Calcio Tor Sapienza. Questo è un girone equilibrato perché le squadre sono tutte attrezzate e hanno possibilità. A lungo andare la classifica si allungherà e qualcuna perderà punti. Per quanto riguarda noi abbiamo tutto il tempo per recuperare alcuni punti persi”
“Chi ti sta sorprendendo di più e chi invece è un po’ la delusione?”
“La sorpresa più grande per me è il Vicovaro, non me lo aspettavo che potesse partire così forte. Oltre a noi, invece, è un po’ in ritardo il Colleferro, ma la squadra da cui mi aspettavo molto di più è il Gaeta visto anche lo scorso campionato. Li abbiamo già affrontati e mi avevano fatto una bella impressione”
“I tuoi compagni hanno parlato del Certosa come una seconda famiglia, è così anche per te?”
“Te lo confermo. C’è un bellissimo rapporto famigliare e te lo posso dire anche perché questo è il secondo anno che sono qui. Ho sempre avuto questo bellissimo rapporto con lo staff soprattutto a livello umano”