A cura di Carlo Edoardo Canepone
Dopo aver ritrovato la gioia dei tre punti ad Aranova, il Certosa è tornato ad assaporare il sapore della sconfitta la scorsa domenica nel big match contro il Civitavecchia. La squadra di mister Marco Russo, nonostante una prestazione importante, non è riuscita a trovare punti nella gara contro la capolista del Girone A di Eccellenza e la classifica continua a non sorridere a causa di una mancanza di continuità nei risultati che va avanti ormai da inizio stagione. Del momento del club di via di Centocelle ne abbiamo parlato con il centrocampista classe 2004 Francesco Evangelista, che ha sposato il progetto neroverde dopo tre anni di Serie D con la maglia del Cassino.
“Francesco, non riuscite a dare continuità a dei risultati positivi. Come te lo spieghi, c’è solo una componente di sfortuna o c’è altro?”
“Semplicemente credo sia un periodo un po’ così. Noi comunque in allenamento diamo sempre il 100% e anche la domenica in partita diamo il massimo. Forse manca quel pizzico in più che potremmo dare tutti, ma anche domenica scorsa contro il Civitavecchia ci abbiamo provato fino all’ultimo secondo. Avevamo fame di gol, che non è arrivato, ma credo che il risultato sarebbe dovuto essere diverso…”
“Nello spogliatoio c’è scoramento per questi risultati che faticano ad arrivare?”
“No, assolutamente, non siamo affatto sconfortati. Il mister, come ogni inizio settimana, ci ha spronati a dare il massimo e ci ha chiesto di stare sempre sul pezzo”
“Domenica incontrate la LUISS, ultima della classe, ma a volte il rischio di queste partite è quello di sottovalutarle. Il mister come sta tenendo alta la concentrazione?”
“Ci ha detto che non dobbiamo sottovalutare nessuno perché il risultato finale lo decide il campo. Noi dobbiamo lavorare come abbiamo sempre fatto in allenamento e poi scendere in campo concentrati per vedere i risultati”
“Avete incontrato praticamente tutte le big ad eccezione della Tivoli: tra Valmontone, Pomezia, Civitavecchia, W3 Maccarese, Aranova, Boreale, Rieti e Colleferro, quale ti ha convinto di più?”
“Il Colleferro è davvero una buona squadra. Forse mi aspettavo qualcosina in più dal Valmontone, ma va detto che lo abbiamo incontrato alla prima giornata, che era una squadra praticamente tutta nuova e forse doveva ancora carburare”
“Dal mercato degli svincolati è già arrivato Taviani, pensi che la vostra rosa abbia bisogno di altri ritocchi, magari con qualche giocatore di esperienza vista la vostra età media molto bassa?”
“Parto dicendo che Taviani mi piace molto come gioca, è un giocatore strutturato e ci darà sicuramente una grande mano. Certo, se arriva qualche altro rinforzo possiamo andare sempre più avanti con fiducia. Alla fine serve sempre una mano, da parte di tutti”
“A livello personale sei soddisfatto del tuo rendimento e del tuo utilizzo?”
“Io mi devo allenare sempre al massimo. Il mister fa la formazione in base a quello che vede durante gli allenamenti in settimana. Io cerco di fare sempre il mio, cosciente che posso migliorare sempre di più. Ad inizio stagione avevo parlato con il direttore e mi aveva detto che nessuno qui avrebbe avuto il posto da titolare assicurato, che per giocare devi sudare e conquistarti la maglia”
“Arrivi dalla Serie D e da una piazza importante come quella di Cassino. Come ti stai trovando nell’ambiente Certosa?”
“Al Certosa mi trovo benissimo. Me ne avevano già parlato tutti molto bene e per me è stata la prima scelta. Sono una società organizzata e puntuale. Poi, devo ricredermi anche sul livello degli allenamenti: all’inizio pensavo che scendendo di categoria sarebbe stato più basso, invece oggi posso dire che siamo allo stesso livello di allenamento che avevo in Serie D”