Certosa, Santori: “Il gol di domenica è la ciliegina da cui voglio ripartire. A Colleferro partita importante, ma non decisiva”

Certosa, Santori: “Il gol di domenica è la ciliegina da cui voglio ripartire. A Colleferro partita importante, ma non decisiva”

A cura di Carlo Edoardo Canepone

Con la larga vittoria della scorsa domenica, è tornato a correre il Certosa di mister Marco Russo che con il 4-0 al Racing Ardea ha anche rosicchiato un paio di punti a UniPomezia e Terracina, che si sono bloccate a vicenda nello scontro diretto. Il prossimo ostacolo si chiama Colleferro in una trasferta complicata che, se superata a pieni voti, permetterebbe ai neroverdi di guardare con positività allo scontro diretto del 3 marzo con il Terracina. Noi di Sport in Oro ne abbiamo parlato assieme ad Edoardo Santori, difensore arrivato a dicembre dalla Pro Calcio Tor Sapienza.

“Edoardo, partiamo da domenica scorsa. Vittoria larga ma maturata tutta nella seconda parte del secondo tempo e tu hai messo il sigillo finale. Alla fine la gara è stata agevole come dice il risultato?”

“Quella di domenica è stata la classica partita che tutti pensano semplice, ma che semplice lo è solo sulla carta. Loro, nonostante siano molto giovani, sono una squadra organizzata e il primo tempo è stato difficile sia per meriti loro ma anche per demeriti nostri. Sapevamo che sarebbe stata difficile sbloccarla, ma che se ci fossimo riusciti poi l’avremmo portata a casa e così nello spogliatoio a fine primo tempo lo staff ci ha dato quelle due/tre indicazioni per vincerla e così è stato. Il gol personale è una grande soddisfazione perché venivo da un periodo buio in cui avevo giocato davvero poco. Posso dire che è la ciliegina da cui voglio ripartire”

“Domenica la trasferta a Colleferro si preannuncia infuocata perché i rossoneri credono ancora ad una rimonta…”

“Loro fanno bene a crederci perché fino a quando la matematica non condanna allora non ci si deve dare per spacciati. Chiaramente sarà una partita difficilissima perché il Colleferro è una squadra importante e soprattutto in casa sono fortissimi e sono gli unici ad avere battuto sia UniPomezia che Terracina tra le mura amiche. Loro stanno facendo un girone di ritorno importante e vengono da tre vittorie consecutive. Dobbiamo affrontarli con un occhio di riguardo consci però delle nostre carte. Sarà molto importante, ma non decisiva”

“State già pensando al 3 marzo? Arriverà il Terracina a farvi visita”

“Chiaramente noi ragioniamo partita per partita ma è inutile nasconderci ed è chiaro che ci stiamo pensando, ma sappiamo che per fare in modo che quella partita valga qualcosa di importante allora dobbiamo arrivarci almeno con il distacco di adesso, altrimenti sarebbe inutile. Ci sono un altro paio di tappe intermedie da non fallire e da superare per poi arrivare a quello scontro e provare a fare bottino pieno e sorpasso”

“Come è nato l’avvicinamento al Certosa di dicembre? Quanto ha influito il mister che già ti aveva allenato in passato?”

“Nasce tutto dal direttore Michesi. Appena lui ha saputo che io avevo chiuso il mio rapporto con la Pro Calcio Tor Sapienza, mi ha chiamato dopo due giorni. Era novembre e non potevo firmare fino al mese successivo quindi ci sono state settimane di corteggiamento in cui io ho riflettuto molto e alla fine ho deciso di sposare la causa del Certosa. Ha influito molto il direttore, ma anche mister Russo e il suo staff. Anche se va detto che il mister non l’ho sentito fino alla firma perché non voleva condizionare in alcun modo la mia decisione”

“Il vostro reparto difensivo conta di un bel mix tra giovani ed esperti. C’è sintonia?”

“Sono entrato nello spogliatoio in punta di piedi e mi sono messo al servizio di tutti, giovani e grandi. Spero e voglio poter dare il mio contributo a questa squadra che è già molto forte. C’è sintonia tra tutti e sono stato accolto molto bene. Ci sono giovani come Novelli, che è un 2006 ma a volte non sembra così giovane per come gioca, ma anche altri come Ciuferri, che da quest’anno è over, che è molto forte. Gioca chi sta meglio senza alcuna rivalità”

“Se dovessimo provare a quantificare in percentuale un Certosa nei primi due posti, quale sarebbe?”

“Non ci ho mai pensato. Se devo rispondere lo voglio fare esclusivamente pensando al nostro percorso senza pensare agli altri. Se penso solo al nostro cammino so che possiamo raggiungere quelle posizioni, ma voglio volare basso dando comunque più della metà delle chance. Scaramanticamente ti dico un 65%”