Certosa, Tursi: “Momento sfortunato per la squadra, Certosa per me è una seconda famiglia”

Certosa, Tursi: “Momento sfortunato per la squadra, Certosa per me è una seconda famiglia”
Cristian Tursi, Certosa
Cristian Tursi, Certosa

A cura di Carlo Edoardo Canepone

Reduce dal pareggio a reti inviolate nell’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia di Eccellenza a Ferentino, il Certosa di mister Marco Russo continua a tenere aperta una striscia di partite senza vittorie che ora tocca quota sei. Un periodo complicato che però non spaventa il classe 2003 Cristian Tursi, che ai nostri microfoni ha commentato cosi questo momento.

“Cristian, ieri una partita difficile in Coppa, ce la racconti?”

“E’ stata una partita abbastanza tosta, loro sono una squadra costruita da molti over con esperienza, noi invece avevamo tanti under, che comunque possono giocare ad alti livelli. Avevamo anche alcune assenze importanti tra infortuni e recuperi quindi questo 0-0 ce lo teniamo e pensiamo al ritorno in casa”

“Questo pareggio porta a sei la striscia di partite senza vittorie (3N e 3S), cosa sta accadendo?”

“E’ dalla partita di Gaeta che non vinciamo, da quel 2-2 subito in rimonta. Da quel momento in realtà in ogni partita noi abbiamo creato davvero molto, ma fatichiamo poi a concretizzare le occasioni in gol oppure sbagliamo nell’ultimo passaggio. Dall’altra parte, invece, i nostri avversari trovano sempre il gol alla prima occasione. E’ un momento sfortunato che capita a tutti, ma passerà”

“La partita di domenica contro il Colleferro che occasione è?”

“Sarà l’occasione per riscattarci. Conosciamo la squadra e i giocatori. Loro sono molto forti, ma li stiamo studiando guardando video ogni giorno. Ci faremo trovare pronti”

“Tu sei uno dei veterani del Certosa ormai, come mai questa scelta di sposare questo progetto così a lungo?”

“Se ricordo bene sono arrivato al Certosa 6 anni fa. Avevo un po’ di difficoltà a trovare spazio in elite e sono quindi sceso nei regionali. Ho cominciato un percorso con loro che mi ha portato fino alla prima squadra e ora sono al terzo anno di Eccellenza. Per me il Certosa rappresenta una seconda famiglia, dal mister Marco Russo, passando per il direttore Paolo Michesi, loro conoscono me e io conosco loro”

“Tu che ancora sei molto giovane, quale obiettivo ti sei posto nella tua carriera professionale e quale invece con i tuoi compagni?”

“Per quanto riguarda la squadra, principalmente vorremmo ripetere la straordinaria stagione dello scorso anno che fu davvero sopra le righe. Personalmente invece penso a lavorare ogni giorno, migliorarmi sempre di più e aiutare la squadra in ogni situazione”