CITTA’ DI CIAMPINO, LA SECONDA GIOVINEZZA DI CARNEVALI: “FORSE MI RISPETTANO PERCHE’ SONO UN VECCHIETTO…”

CITTA’ DI CIAMPINO, LA SECONDA GIOVINEZZA DI CARNEVALI: “FORSE MI RISPETTANO PERCHE’ SONO UN VECCHIETTO…”

Giocare con l’entusiasmo di un ragazzino.

Grazie ad una semplice ricetta, alle soglie dei trentotto anni, Tiziano Carnevali sta sorprendendo tutti.

Non sotto il profilo tecnico, questo è fuori discussione, visto che parliamo di un calciatore che ha vissuto categorie assai più prestigiose di quella in cui attualmente milita, ma quanto ad abnegazione e spirito di sacrificio messo a disposizione dei propri compagni.

Insomma, un Capitano con la maiuscola.

E’ lui il leader riconosciuto di una squadra che da un anno e mezzo a questa parte, prima in Promozione e poi in Eccellenza, sembra non conoscere ostacoli.

D’altronde, i numeri parlano chiaro e testimoniano la bontà di un lavoro che vede gli aeroportuali guardare tutti dall’alto in basso praticamente da sedici mesi a questa parte.

Adesso che la boa la si è girata viene però il bello, o il duro se preferite.

Le inseguitrici premono e, dopo il pari interno del City con la tignosa Arce, hanno ripreso a credere nelle proprie possibilità di rimonta.

“Penso che sia giusto così – esordisce ai nostri microfoni Carnevali – Trovo assolutamente normale che chi insegue speri in qualche passo falso della prima in classifica, però abbiamo ancora sette punti di vantaggio.

Non tantissimi, ma nemmeno pochi.

Se poi riusciamo a tenere questo passo, sarà dura per tutti…”.

A tal proposito, molto dipenderà dall’esito degli scontri diretti che riguarderanno le rivali nel corso del girone di ritorno.

“Domenica si giocherà Vis Artena-Anzio e vedremo come andrà a finire – suggerisce il difensore – Personalmente vedo favoriti i rossoverdi perchè giocheranno in casa, anche se l’Anzio gioca un buon calcio.

Quale delle due temo di più in vista del rush finale?

Penso che la Vis Artena sia squadra più attrezzata.

Loro sono partiti per vincere il campionato, mentre l’Anzio non aveva questo obiettivo.

In più sono ancora privi di un giocatore come Valentino che in questa categoria fa la differenza e mando un in bocca al lupo di pronta guarigione a Romaggioli che so aver subito un infortunio domenica scorsa”.

Intanto, il 2016 del Città di Ciampino non si è aperto come società e squadra si aspettavano, ma Carnevali non ne fa un dramma.

“Domenica scorsa non abbiamo giocato al meglio delle nostre possibilità e forse è anche dipeso dalla lunga inattività (tra sosta natalizia e riposo per il ritiro del Palestrina il City non giocava una partita ufficiale dallo scorso 23 dicembre, ndr), però non dobbiamo cercare alibi.

Anzi, faccio i complimenti all’Arce che ha giocato una buona partita ed ha meritato il pareggio”.

I rimpianti risiedono piuttosto in una manifestazione, la Coppa Italia, che sulla scorta della passata stagione prima ha illuso i castellani e poi li ha delusi ad un passo dal traguardo.

“E’ vero, ci tenevamo molto, sia per il presidente che per il nostro preparatore Porcella che già era rimasto scottato nella passata stagione e voleva rifarsi – ammette Carnevali – Purtroppo nel doppio confronto con il Cassino abbiamo commesso qualche errore di troppo e loro sono stati bravi a crederci ed a conquistare la finale”.

E domenica prossima le due squadre si troveranno di fronte per la terza volta in un mese.

“La prima volta non mi fecero una grandissima impressione nonostante avessero tanti ottimi giocatori – ricorda il Capitano – Senza nulla togliere a Babusci, credo che il cambio di allenatore sia stato importante.

Adesso sono una squadra compatta e difficile da affrontare.

Il divario di punti rispetto ai primi posti credo li indirizzerà principalmente verso la coppa, ma non penso che domenica si risparmieranno.

Da loro arriverà la prima della classe e ci terranno a far bella figura, anche per mantenere accesa una speranza di rimonta verso il secondo posto.

Penso che faranno una gara importante, ma noi ci faremo trovar pronti”.

Del resto, il Città di Ciampino ha da tempo abbandonato il basso profilo iniziale ed ora è pienamente concentrato verso la conquista del titolo.

“Non potrebbe essere diveramente visto il torneo che abbiamo fatto finora – ammette Carnevali – Posso però garantire che noi eravamo davvero partiti per salvarci.

All’inizio ero consapevole che la nostra fosse una buonissima squadra, ma non conoscevo il livello dei nostri under che, come tutti sanno, sono l’elemento che con il regolamento attuale fa la differenza.

Ormai chiaramente abbiamo cambiato obiettivo e questo campionato vogliamo vincerlo”.

Un obiettivo credibile, stante la bontà del pacchetto-under affidato al duo Santoni-Mancinelli e l’inesauribile vena realizzativa di Tornatore ma grazie anche alla solidità di una difesa di cui lui è baluardo imprescindibile.

“Diego è un grandissimo attaccante, ma è anche aiutato da una squadra che lo mette nelle migliori condizioni per andare a segno – puntualizza il numero 5 – Lo stesso discorso vale per la fase difensiva, in cui i primi a sacrificarsi per il bene comune sono proprio gli attaccanti.

La nostra compattezza parte proprio da lì.

Io?

Beh, diciamo che sono un vecchietto e quindi gli avversari tendono a rispettarmi (ride)…”.

Il suo futuro è già certo: farà l’allenatore.

Tra l’altro ha già cominciato con profitto alla guida dei 2007 ciampinesi.

“Allenare i bambini è la cosa più bella del mondo – sorride il calciatore – Loro guardano il calcio con trasparenza e senza la malizia dei più grandi.

Per mettersi in panchina però c’è tempo: adesso mi sento ancora tanto un giocatore e non smetterò finchè non avrò più tutta questa voglia di mettermi in gioco”.

Chiusura dedicata ai traguardi auspicati nel 2016.

“Innanzitutto, auguro a me ed alla squadra di vincere questo campionato – confida Carnevali – Nella mia carriera ho avuto la fortuna di vivere esperienze formative come quella di Nocera, una piazza che mi è rimasta nel cuore e che in quattro anni mi ha fatto diventare prima uomo e poi calciatore.

Auguro ai nostri giovani di provare un giorno un percorso simile e di cimentarsi in categorie superiori a quelle dilettantistiche”.