A cura di Roberto Matrisciano
Promozione Girone B
Top player della ventunesima giornata, la maglia del Casal Barriera come una seconda pelle e il sogno playoff da inseguire. Il giovane Mattia Ciurluini, si racconta ai nostri microfoni tra passato, presente e futuro.
Partiamo dal presente e dal premio “Top Player” della scorsa settimana.
Ti ha sorpreso la vittoria nel sondaggio ?
” Assolutamente si, non mi aspettavo tutta questa attenzione.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno dedicato un po’ del loro tempo per votarmi, che sono stati davvero tanti “.
Questo premio mette in risalto te, ma è anche un’occasione per dare visibilità al Casal Barriera, squadra che forse a volte viene snobbata, nonostante siano ormai due anni che competete ad ottimi livelli.
” Si è vero, nelle ultime due stagioni abbiamo fatto dei notevoli passi in avanti rispetto al passato.
Soprattutto in questo campionato, siamo migliorati molto, limitando alcuni errori che eravamo soliti fare.
La nostra è una bellissima realtà, con una società sana alle spalle e che negli anni ha saputo costruire tanto e bene, dando sempre una gran fiducia ai propri giovani.
Siamo contenti che il tanto lavoro fatto fino ad ora stia pagando e ci stia dando finalmente la giusta visibilità e la possibilità di essere considerati “.
Nella gara con l’Atletico Olevano, quella che è poi valsa per la nomination, hai segnato le due reti decisive giocando da attaccante, diciamo da ” falso nueve “.
Com’è nata questa idea, dal momento che tu sei un centrocampista, seppur offensivo.
” Schierandomi in quella posizione, il mister aveva intenzione di sfruttare le caratteristiche degli esterni con i miei assist.
In sostanza dovevo fungere da rifinitore, arretrando a prendere il pallone per poi sfruttare i tagli dei compagni “.
In realtà poi è andata ancora meglio, vista la doppietta.
Questo cosa sta a significare ? È forse la dimostrazione che la qualità più importante della squadra è la funzionalità e l’intercambiabilità che ognuno di voi possiede ?
” Si è vero e non me l’aspettavo, anche se la seconda rete l’ho realizzata una volta tornato nel mio ruolo.
Sono d’accordo quando si dice che siamo una squadra versatile, in grado di adattarci ad ogni situazione.
Siamo una formazione camaleontica, ed è una delle nostre qualità migliori.
Siamo giovani e tutti giocatori di gamba, dunque non rappresenta un problema cambiare modulo e posizioni, anche se il tema tattico di solito è sempre lo stesso.
Dobbiamo solo migliorare sotto porta, cercando di sfruttare di più le occasioni che creiamo.
Abbiamo gettato al vento già più di una vittoria per questo motivo e dobbiamo migliorare se non vogliamo avere rammarici a fine stagione “.
Alcune settimane fa il tecnico Pandolfi disse che la vostra forza risiede proprio nel feeling che c’è tra tutti voi giocatori, a far intendere che è proprio il gruppo l’arma in più del Casal Barriera.
Concordi con le parole del mister ?
” Pienamente direi.
Siamo una vera e propria famiglia, in quanto la maggior parte di noi è reduce dal campionato di Prima Categoria che vincemmo nella stagione 2012/2013.
Da quell’esperienza lo spogliatoio si è unito sempre di più, sorpassando anche la delusione della retrocessione dell’anno dopo, dove fummo anche fortunati perché ripescati, e con la possibilità di giocare di nuovo in Promozione.
Poi come dicevo in precedenza, in questi ultimi due anni siamo migliorati molto anche sotto l’aspetto tecnico e tattico, ma questo processo è stato più facile e veloce proprio grazie al nostro grande rapporto “.
Feeling che si estende anche con la vostra onnipresente tifoseria…
” Loro sono fantastici, ci seguono ovunque noi andiamo, e la cosa più bella che noi possiamo fare è che ogni qualvolta finisce la gara, indipendentemente dal risultato finale, e non importa se al ” Nicolino Usai ” o fuori casa, noi andiamo sotto al settore ad applaudirli.
Anche quando giocavamo in Prima Categoria, in Coppa o in campionato, in casa o in trasferta, i nostri tifosi sono stati sempre lì a sostenerci.
Queste sono cose che non si dimenticano e ti rimangono dentro, soprattutto se vissute in queste categorie, dove il tifoso è spinto unicamente dalla passione, quella vera “.
Tu sei un classe ’92, dunque sei ancora molto giovane.
Ci pensi mai alla possibilità di poter fare un salto di categoria, anche con un’altra squadra, e a come ti comporteresti se ciò accadesse ?
” Io un mio obiettivo, che possiamo chiamare anche sogno ce l’ho, ed è quello di andare avanti ancora tutti insieme e per tanto tempo.
Sarebbe fantastico poter giocare ancora per molti anni sempre con questi splendidi compagni, magari anche in campionati più importanti, ma anche così andrebbe bene lo stesso, perché la voglia e il piacere che ho di stare qui forse non la troverei da nessun’altra parte.
Poi è chiaro che a priori non si può escludere nulla, perché nel calcio tutto può cambiare in fretta, di qualunque categoria o serie si tratti.
La mia volontà per ora rimane quella di scrivere pagine di storia importanti con e per questa società, poi vedremo quello che ne verrà fuori “.
Al momento siete al terzo posto, ma la lotta per conquistare i playoff è serratissima.
Che messaggio di sfida vuoi mandare ai vostri avversari ?
” Quando affronteranno il Casal Barriera troveranno davanti a loro sempre una squadra compatta, granitica, con giocatori pronti a darsi una mano sia in attacco che in difesa, correndo per tutti i novanta minuti.
Forse all’inizio non pensavamo ai play-off, ma ora che ci siamo dentro ce la giocheremo fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata “.