CIVITAVECCHIA, INCUBO SENZA FINE: IL COMUNE VIETA L’UTILIZZO DEL FATTORI. POSSIBILE FUTURO AD ALLUMIERE?

CIVITAVECCHIA, INCUBO SENZA FINE: IL COMUNE VIETA L’UTILIZZO DEL FATTORI. POSSIBILE FUTURO AD ALLUMIERE?

Spiacevole sorpresa per il Civitavecchia che, purtroppo, nella giornata di Martedì 16 Dicembre, non ha potuto svolgere gli allenamenti allo stadio Giovanni Maria Fattori.
Il Comune di Civitavecchia, tramite i vigili della Municipale, ha negato l’accesso agli impianti a tutti i tesserati nero azzurri.
Tutto ciò è avvenuto a causa di una rata del debito pregresso, che il Civitavecchia non ha versato nelle casse comunali, nei termini tassativamente disposti dai funzionari della vigente amministrazione.
Rata che, lo stesso Civitavecchia avrebbe versato nelle casse comunali in data odierna (16/12/2014), tramite assegno.
Ma l’assegno, con l’importo della rata da versare al Comune, il Comune stesso non lo ha voluto, pretendendo al contempo, un bonifico bancario che il Civitavecchia si era a quel punto impegnato a versare, nella giornata di domani.
Una storia davvero incredibile che il direttore sportivo Marcello Smacchia (nella foto) tra stupore ed amarezza commenta in questa maniera.
“Sono allibito, in tanti anni di calcio non mi era mai capitata una cosa del genere, stiamo pagando i debiti pregressi con regolarità e nonostante gli enormi sacrifici profusi, il Comune ci nega l’accesso allo stadio per il ritardo di una rata tra l’altro in via di pagamento”.
Una situazione davvero pesante da metabolizzare per tutta la dirigenza nero azzurra, ma anche per l’intero popolo calcistico amante dello sport in generale, del calcio e del Civitavecchia Calcio.
“Questa decisione punitiva – prosegue Smacchia – ha costretto i ragazzi ed i possibili nuovi acquisti a traslocare momentaneamente al Tamagnini di Campo dell’Oro per svolgere regolarmente la seduta di allenamento”.
Una situazione pesante dunque, che la proprietà del Civitavecchia sta valutando in maniera scrupolosa, col plausibile scenario all’orizzonte, di vedere il Civitavecchia emigrare lontano dalla propria città per la prima volta nella storia.
A tal proposito la soluzione più plausibile sembra la seguente per la prima squadra: allenamenti in tarda serata al Tamagnini di Campo dell’Oro e gare ufficiali a La Cavaccia di Allumiere (rigorosamente a porte chiuse).
E mentre questa storia prende corpo, le fioche luci del Fattori appese a pali mozzati, cercano a fatica di rendere omaggio ad uno stadio non solo fatiscente e sbiadito ma presto anche privo dei colori nero azzurri che per quasi un secolo lo hanno dipinto.

 

(Ufficio Stampa Civitavecchia 1920)