Colleferro, le prime parole da Presidente di Federico Moffa: “Orgoglioso di questa nomina, con il Patron la sintonia é totale. Vogliamo vivere una stagione speciale, i tifosi lo sanno e ci sostengono”

Colleferro, le prime parole da Presidente di Federico Moffa: “Orgoglioso di questa nomina, con il Patron la sintonia é totale. Vogliamo vivere una stagione speciale, i tifosi lo sanno e ci sostengono”

Meno di quarantotto ore fa il Colleferro ha annunciato che Federico Moffa assumerà la carica di Presidente del club rossonero.

Un attestato di stima e di fiducia assai significativo da parte di Giorgio Coviello che nella figura del giovane dirigente ha ravvisato le qualità idonee a ricoprire un ruolo altamente prestigioso e parimenti carico di responsabilità.

Peraltro, Moffa ha già dato ampia dimostrazione di possedere capacità gestionali e, cosa di non trascurabile importanza, di nutrire amore nei confronti dei colori.

La decisione del Patron lo ha comprensibilmente inorgoglito, trasmettendogli ulteriore entusiasmo in vista di una stagione che vedrà il Colleferro partire tra le grandi favorite del Girone B di Eccellenza dopo il terzo posto di pochi mesi fa.

La squadra si radunerà il prossimo 29 luglio e, dopo un paio di giorni dedicati ai test fisici, comincerà il 1 agosto una preparazione che avrà interamente luogo presso il campo sportivo Bruno Di Giulio in attesa che vengano ultimati i lavori dell’Andrea Caslini.

A tal proposito, la società riferisce che probabilmente lo splendido impianto di via Berni tornerà ad essere accessibile ad inizio ottobre, motivo per cui i rossoneri potrebbero essere costretti a disputare altrove le prime due gare casalinghe di campionato.

Un piccolo contrattempo al quale il Colleferro sta cercando di ovviare nel modo più indolore possibile per i suoi tifosi che non vedono l’ora di tornare a sostenere con il consueto amore i propri colori e che già pregustano l’idea di vivere un’annata speciale.

Lo dimostra anche il dato parziale della campagna abbonamenti con un centinaio di tessere già vendute.

Del resto, gli sforzi della società sono stati eloquenti: oltre alle importantissime conferme di elementi-cardine come ad esempio Oduamadi, Paolacci, Bianchi, Gallo, Fiorentini e Renelli, al progetto hanno aderito alcuni dei calciatori di maggior spicco della nostra regione.

Basta citare i nomi di gente come Teti, Danieli, Jammeh, Santi e Guazzaroni per comprendere quanto sia lievitata la consistenza tecnica della rosa a disposizione di mister Stefano Scaricamazza.

Riflettori puntati sulla prima squadra, certo, senza però trascurare le dinamiche di un settore giovanile in forte espansione (non a caso, il parco-allenatori è stato riconfermato in blocco, ndr) e di una scuola calcio che viaggia verso quota 250 iscritti e che presto porterà il club a fregiarsi del titolo di Centro Federale Territoriale.

Un riconoscimento da parte del Comitato Regionale Lazio che testimonia quanto sia stato profondo il lavoro svolto da tutte le componenti societarie nel corso delle ultime stagioni.

Insomma, ad una manciata di giorni dalla ripresa a Colleferro si respira una palpabile attesa e la medesima emozione traspare in modo netto ed inequivocabile anche dalle parole del neo-presidente rossonero.

 

Che effetto fa sentirsi chiamare Presidente?

“Devo essere sincero, nei miei primi trentotto anni di vita nessuno mi aveva mai chiamato così.

Cosa posso dirti?

È una cosa che mi spiazza, perché non sono abituato, ma allo stesso tempo per me che sono nato a cresciuto a Colleferro rappresenta davvero un grande onore”.

Qual è stata la tua prima reazione, quando Patron Coviello ti ha comunicato la sua decisione?

“Sono rimasto a bocca aperta, non me lo aspettavo.

Aggiungo però che con Giorgio il confronto è costante ed investe tematiche calcistiche e lavorative.

Io so come è abituato ad agire: se ravvisa delle qualità nelle persone che lo affiancano, lui le valorizza sempre.

Il suo obiettivo è chiaro e manifesto: da due anni a questa parte lavora senza soste per portare il Colleferro a splendere nelle categorie superiori con la prima squadra, costruendo contemporaneamente un settore giovanile sempre più importante.

Con lui la sintonia è totale”.

Nel frattempo, prosegue il lavoro di costruzione della rosa che verrà messa a disposizione di Scaricamazza.

Tra i numerosi e prestigiosi volti nuovi qual è quello che ti incuriosisce di più?

“Gente come Teti, Danieli, Jammeh e Santi la conoscono e l’apprezzano tutti.

Personalmente conosco meno Guazzaroni, che viene da esperienze in altre regioni ed è stato voluto con forza dal mister e dai direttori.

Sono molto curioso di vederlo all’opera”.

Dopo le ufficializzazioni delle scorse settimane i tifosi devono aspettarsi ulteriori ciliegine sulla torta o possiamo considerare di fatto chiuso il vostro mercato?

“Personalmente sono dell’avviso che abbiamo consegnato a mister Scaricamazza una base importante su cui lavorare, ma siamo anche consapevoli che il mercato durerà ancora molte settimane.

Se il nostro allenatore ravviserà delle carenze, la società non si tirerà indietro e puntellerà l’organico”.

 

Arrivi di grande pregio e spessore in un quadro che ha sancito anche riconferme fondamentali.

Tra le tante mi piace citare quella di Marco Paolacci: la sua enorme forza d’animo nel recuperare dal pesantissimo infortunio subito l’anno scorso garantisce di per sé un esempio ed un plusvalore incredibile al Colleferro…

“Sono completamente d’accordo con te.

Marco è uno di quei calciatori che non hanno bisogno di presentazioni.

Purtroppo lo scorso anno non abbiamo avuto modo di schierarlo a causa del brutto infortunio che ha patito, ma sono convinto che in questa stagione offrirà un grandissimo contributo alla causa del Colleferro.

Lui possiede un carisma incredibile e la sua voglia di dimostrare di essere tornato al 100% ci permetteranno di compiere un ulteriore scatto in avanti”.

Il mercato svolto vi pone senza dubbio tra le favorite d’obbligo della prossima stagione.

So che è decisamente prematuro domandarlo, ma a lume di naso quali potrebbero essere le rivali più pericolose?

“Quest’anno il mercato è iniziato un po’ in sordina, poi si è acceso.

Chiaramente è difficile fare delle previsioni quando i gironi non sono stati ancora resi noti.

Ad oggi posso dire che il Pomezia sta allestendo un grandissimo organico, come da tanti anni a questa parte, e che il Terracina, che ha una dirigenza ambiziosa, dirà certamente la sua”.

Difficile ipotizzare che il Girone B viva un andamento come quello della stagione 2022/23…

“Il cammino del Sora ha rappresentato qualcosa di unico nella storia di questo torneo.

Se proprio deve esserci un’ammazzacampionato, speriamo che possa essere il Colleferro (ride)…”.

Capitolo-settore giovanile: il lavoro della passata stagione vi ha indotto a confermare tutti i tecnici dell’agonistica.

Un segnale di continuità importante.

“Nel mio ruolo ho sempre cercato di ragionare da dirigente, sforzandomi di trovare le soluzioni migliori per la mia azienda.

Se le cose vanno bene, ritengo quindi giusto non modificare gli equilibri instaurati.

In questa ottica, dall’impeccabile lavoro svolto dai nostri allenatori è emersa una crescita evidente dei vari gruppi e ciascuno di loro ha pienamente meritato la conferma”.

Qual è l’obiettivo che Federico Moffa si augura di raggiungere nel corso della sua prima stagione da Presidente del Colleferro?

“Per prima cosa avremo un’attenzione particolare per il nostro settore giovanile e cercheremo di riprenderci prontamente quelle categorie Elite che purtroppo abbiamo perso.

Segnali incoraggianti li stiamo ricevendo anche dalla nostra scuola calcio: nella passata stagione il numero di bambini tesserati con noi era di 205, quest’anno vorremmo avvicinare quota-300.

La novità che ci sta inorgogliendo più di tutte è che presto diventeremo Centro Federale Territoriale.

Nei giorni scorsi il Comitato Regionale Lazio ci ha chiesto di completare la documentazione atta a perfezionare l’iter.

Siamo particolarmente fieri di questo traguardo e non ci spaventa affatto l’idea di dover incrementare ancor di più gli sforzi per dimostrare di esserne degni.

Chiaramente poi sarei enormemente fiero di riuscire a diventare il primo Presidente colleferrino a riportare il club in Serie D a distanza di 43 anni dal precedente (sorride)…”.

 

 

A che punto siete con i lavori di sistemazione dello stadio Andrea Caslini?

“Purtroppo serviranno ancora alcune settimane ed al momento considero difficile che il nuovo manto erboso sia pronto per la prima giornata.

È più verosimile che saremo costretti a giocare altrove le nostre prime due interne, ma ci siamo già attivati per trovare una sistemazione momentanea che causi il minor disagio possibile ai nostri tifosi.

Come sempre, la nostra gente ci sta dimostrando grande amore ed i circa cento abbonamenti già venduti ci rendono davvero contenti e ci fanno capire come la piazza abbia intuito come la prossima possa essere una stagione speciale per chi ama questi colori”.