Ripetersi non è mai facile.
A giudizio di numerosi osservatori, quella particolare alchimia che lo scorso anno condusse una squadra dall’età media assai bassa come l’Audace San Vito Empolitana a sfiorare un secondo posto nel B di Eccellenza che avrebbe avuto del clamoroso non sarebbe stata replicabile.
La perdita di pedine fondamentali come il difensore calabrese Carlo Tassoni e, soprattutto, di un centravanti come Lorenzo Regis che nella passata stagione mise la firma su qualcosa come ventidue realizzazioni in campionato difficilmente sarebbe stata compensata dal club di Genazzano.
Ad onta dei pareri differenti, quel geniaccio del dg Guidi, con la preziosa collaborazione del diretotre sportivo Lauri, sembra aver realizzato un altro piccolo, grande miracolo.
Ripartita da una più breve denominazione sociale (adesso il club si chiama semplicemente Audace) e dalla sicurezza derivante dall’aver confermato in panchina un ragazzo intelligente e preparato come Daniele Greco, la squadra viaggia in linea con gli standard di assoluta eccellenza della passata stagione.
Quarta in classifica a braccetto con l’Aprilia, l’Audace lustra l’argenteria e si prepara ad accogliere la capolista Cassino per un match che potrebbe cominciare ad offrire qualche indicazione in prospettiva futura.
Simone Demofonti è uno dei pilastri del gruppo.
Alla seconda stagione in Eccellenza, il talentuoso attaccante esterno romano sembra ormai aver raggiunto la maturità per il grande salto, cosa già accaduta lo scorso anno al fratello Marco, centrocampista e, da questa stagione, anche capitano della Primavera dello Spezia.
Top Player di due domeniche fa nel massimo campionato regionale per i lettori di sportinoro.com, Simone si è concesso ai nostri microfoni per una breve intervista.
Quest’anno hai avuto qualche difficoltà iniziale, ma da un paio di settimane stiamo rivedendo il solito Demofonti…
“E’ vero, dovevo riacquistare un po’ di condizione fisica.
La mia è stata un’estate un po’ turbolenta: a fine luglio ho trascorso una settimana in prova alla Lupa Roma, poi loro hanno preferito operare altre scelte.
Dopo ci sono stati discorsi anche con qualche club di Serie D, ma alla fine ho preferito restare qui”.
Perchè?
“La motivazione è molto semplice: sono legatissimo a questa società ed a questo ambiente e cambiare tanto per farlo non mi sembrava giusto”.
Quattordici reti nella stagione d’esordio in Eccellenza.
Per quest’anno che obiettivo ti poni?
“La speranza è quella di migliorare il bottino di reti dello scorso anno, anche se l’obiettivo più importante resta quello di squadra”.
Possiamo svelarlo?
“Noi al salto di categoria ci crediamo e faremo del nostro meglio per stare lassù fino al termine del campionato”.
Qual è il segreto di una squadra che in estate ha cambiato molto, ma continua a restare tra le migliori del torneo?
“Io credo che il merito sia del gruppo.
Chi è rimasto qui è riuscito a far integrare benissimo i nuovi e così sembra che non sia cambiato nulla rispetto a dodici mesi fa”.
Però qualche perdita pesante l’avete accusata.
Regis, innanzitutto…
“Con Lorenzo mi trovavo bene, perchè in partita era capace di portarsi via tre o quattro avversari, aprendo spazi per me e gli altri compagni.
Ci sentiamo ancora, anche lui non ha avuto momenti facili in estate dopo il passaggio all’Ancona e quello successivo al Ghivizzano, ma so che ultimamente si sta riprendendo.
Lui desiderava moltissimo avere questa opportunità, anche se Roma gli manca moltissimo”.
Siete in serie positiva da tre turni e domenica al Le Rose arriva la capolista, ancora imbattuta e reduce da cinque successi consecutivi.
Questo Cassino fa paura?
“Per me sono loro i favoriti d’obbligo del campionato, ma noi di certo non partiamo battuti.
Li rispettiamo, ma non ne abbiamo paura.
Comunque sarà una partita che dirà tanto sulle nostre prospettive di squadra”.
Secondo te, chi vince?
“Noi, è chiaro.
Il risultato finale non lo so, ma vinciamo noi”.
Stagione a parte, qual è il grande obiettivo di Simone Demofonti?
“La speranza resta sempre la stessa: riuscire ad arrivare un giorno in Lega Pro”.
