DI FRANCO: ”A COLLEFERRO UN FALLIMENTO, VI SPIEGO IL PERCHE…”

DI FRANCO: ”A COLLEFERRO UN FALLIMENTO, VI SPIEGO IL PERCHE…”

A cura di VALERIO CAPRINO

Ieri ha festeggiato il compleanno nella sua Napoli, ma oramai Luca Di Franco è a tutti gli effetti un giocatore laziale d’adozione. Laziale inteso come calciatore che oramai da anni frequenta i nostri campionati dilettantistici, mentre la sua fede calcistica è assolutamente partenopea.

Il suo idolo è il centravanti argentino “El pipita” Higuain, un ruolo completamente differente rispetto a quello che Di Franco ricopre in campo, dove da roccioso difensore centrale è chiamato a difendere ogni settimana la sua squadra dagli attaccanti avversari.

Dopo aver appreso del suo addio dal Colleferro, lo abbiamo ascoltato per sapere qualcosa in più del recente passato e magari qualche novità sulla nuova stagione.

Nell’ultima stagione solo un terzo posto a Colleferro, dove la società invece era partita con ben altri obiettivi. Cosa è mancato secondo te ?

“Sicuramente il cambio in panchina tra Fraioli e Paris non ha dato quella scossa che la società si aspettava, anzi considerando che già il secondo posto sarebbe stato un mezzo fallimento, figuriamoci il terzo… “

Mi sembra di capire che non hai avuto un gran rapporto con lui, considerando anche che non ti ha scelto tra gli 11 in campo nello spareggio perso poi contro il Serpentara.

“Si, è vero. Purtroppo non ho avuto un gran rapporto con il mister Paris. Ricordo ancora che in un’intervista rilasciata sempre a sportinoro.com qualche anno fa prima di Terracina – Monterotondo Lupa, lui disse che il sottoscritto era un valore aggiunto della squadra, facendomi un bellissimo complimento. Poi però quando mi ha avuto a disposizione non mi ha quasi mai impiegato, se non quando ha dovuto farlo quasi per forza. Spero ora di incontrarlo da avversario, in modo da potergli dimostrare, se ce ne fosse ancora bisogno, il mio valore”.

Nella presentazione mi sono permesso di dire che sei un calciatore “laziale d’adozione”. In effetti sembra che nei campionati dilettantistici laziali ti trovi bene e riesci ad esprimenti nel modo migliore.

“Si, oramai sono quasi 10 anni che gioco nel Lazio, sempre con realtà ambiziose e spesso vincenti. Sicuramente se posso scegliere preferisco giocare nel Lazio, anche se non nascondo che qualche approccio con società campane c’è stato, ma niente di particolarmente importante per ora”.

La piazza ideale per Di Franco quale può essere, visto anche il tuo carisma e il tuo attaccamento alla maglia che dimostri ogni qual volta sei chiamato in causa ?

“Il problema della piazza non me lo sono mai posto. Sono stato in piazze calde com Formia e Terracina dove c’è un gran pubblico che ti sta sempre vicino, ma allo stesso modo sono stato bene e abbiamo vinto un campionato a Itri dove c’era meno pubblico. Indipendentemente da questo, quello che conta maggiormente è che la società abbia degli obiettivi importanti e che rispetti gli impegni presi con i calciatori”.

Potrebbe essere il Cassino ?

“A Cassino ci sono già due calciatori importanti nel mio ruolo come Campobasso e Mercurio, però certamente potrebbe essere una piazza adatta, ma per ora non c’è nulla. Comunque non ho fretta e aspetto con tranquillità la chiamata giusta”.

In bocca al lupo Luca, e molto probabilmente ci rivedremo sui campi della nostra regione anche nella nuova stagione.