DI LORETO CARICA IL VILLANOVA: “ABBIAMO CAPITO CHE POSSIAMO GIOCARCELA CON TUTTI…”

DI LORETO CARICA IL VILLANOVA: “ABBIAMO CAPITO CHE POSSIAMO GIOCARCELA CON TUTTI…”

Entusiasta, carico ed ottimista.

Così si presenta, e ne ha ben donde, Cristiano Di Loreto a distanza di ventiquattr’ore dal successo ai danni del Cassino che è valso al Villanova l’accesso alle semifinali.

Il tecnico dei tiburtini spazia a trecentosessanta gradi tra campionato e Coppa Italia, svelando aneddoti e sensazioni, sue e dei suoi ragazzi, in vista di un inverno che per il club di Massimo Armeni si prospetta carico di impegni, di suggestioni e di speranze.

 

Mister, è passato un giorno da Villanova-Cassino.

Cosa le rimane dentro?

“In passato ho avuto la fortuna di giocare anche ad alti livelli, però posso dire che ieri mi sono emozionato nel vedere i ragazzi così felici per il risultato ottenuto.

Ho visto Giordano Meloni, un ragazzo che come me ha potuto calcare i campi del professionismo, contento come un ragazzino.

Bello, bello davvero…”.

All’atto del sorteggio in molti pensavano che il Cassino si sarebbe qualificato senza troppi problemi.

E invece…

“E invece siamo passati noi.

Forse siamo stati agevolati dal giocare la prima fuori casa, ma proprio lì abbiamo capito che ci saremmo potuti qualificare.

Sono contento per la società e, soprattutto, per il presidente Armeni che qui ha dovuto ricostruire dalle macerie.

Giocare senza troppe pressioni forse ci ha aiutato, ma la scorsa settimana negli spogliatoio ho dovuto anche alzare la voce con i ragazzi”.

Perchè?

“Perchè qualcuno di loro era già proiettato mentalmente sulla gara di ritorno con il Cassino e si stava perdendo di vista l’impegno con il Real Monterosi”.

Ieri Amici ha dichiarato che, potendo scegliere, preferirebbe incontrare una squadra del Girone B in semifinale.

Lei come la vede?

“Non voglio fare l’ipocrita.

Io vedo l’Albalonga un gradino superiore alle altre tre squadre rimaste in lizza.

Mettiamola così: preferirei evitare sia i castellani che il Montecelio, visto che Amici non fa mistero di puntare molto sulla coppa (ride)…”.

Nel frattempo ci sarà però da concentrarsi sul campionato, dove siete a soli tre punti dalla vetta.

“Nel nostro spogliatoio parliamo spesso e non mi riferisco solo al discorso tattico.

Io credo che i ragazzi stiano evidenziato una crescita notevole anche a livello di testa.

La mia opinione è che abbiamo capito che in questo torneo così equilibrato possiamo giocarcela con tutti.

Dall’inizio della stagione, probabilmente abbiamo sbagliato solo la partita con lo Sporting Città di Fiumicino, ma è stata una gara strana e nella quale abbiamo incassato un gol dopo pochi minuti.

Di lì in poi le cose sono andate bene, non ci resta che da migliorare alcuni aspetti nella gestione delle partite”.

Contro il Real Monterosi del suo amico Scarfini domenica avete intanto centrato il nono risultato utile di fila.

“Sì, ma non è stato facile.

Avevamo in corpo le tossine del match d’andata con il Cassino e c’è stato un momento, nel corso del secondo tempo, in cui ho avuto il timore di perdere la partita ed ho chiesto ai giocatori di mantenere un atteggiamento più prudente.

A quel punto, due giocatori si sono avvicinati alla panchina e mi hanno detto che conquistare un punto o zero punti non avrebbe spostato nulla”.

Una grande dimostrazione di mentalità.

Può rivelarci il nome dei due ragazzi?

“Sono stati Petrella e Di Mauro.

Alla fine, hanno avuto ragione loro”.

Da dove nasce, a suo avviso, la svolta “mentale” del suo Villanova?

“Credo sia partito tutto dal doppio successo tra campionato e coppa con Grifone Monteverde e Pomezia.

Secondo me, da lì è cambiato qualcosa e non abbiamo più perso.

Ieri sera i ragazzi mi hanno tempestato di messaggi sul telefonino, scrivendomi: “Mister, è scattata la molla”.

Dobbiamo continuare così”.

Secondo lei, chi è uscito più rinforzato da questo mercato invernale?

“Difficile dirlo, perchè chi ha ingaggiato ha anche liberato giocatori.

Da questo punto di vista, il Ladispoli ha cambiato molto, ma non so dire onestamente quanto possa giovare una strategia simile.

Secondo me, ad indebolirsi invece sono state Fregene e Nuova Sorianese”.

In tempi non sospetti lei dichiarò che la sua favorita era il Fonte Nuova.

I fatti sembrano darle ragione.

“Continuo a mantenere vivo il mio pronostico, anche se dico che lo Sporting Città di Fiumicino con gli innesti di due come Gubinelli ed Ingiosi potrebbe andare alla grande nella seconda parte del torneo”.

Non cita il Villanova per questioni di scaramanzia?

“Noi non abbiamo l’esigenza di vincere a tutti i costi.

Preferiamo mantenere l’atteggiamento attuale, quello di percorrere la nostra strada in serenità ed a fari spenti.

Se poi in primavera dovessimo trovarci nelle attuali posizioni di classifica, proveremo a toglierci qualche ulteriore soddisfazione…”.

Il vostro mercato ha visto un solo movimento in entrata, ma è stato assai fruttuoso.

“Noi abbiamo cambiato pochissimo.

Solo tre ragazzi sono andati via, chi per questioni lavorative, come Saporetti, chi per questioni di spazio, come Pesce e Rotariu.

Per quanto riguarda Jacopo Camilli siamo andati a colpo sicuro.

In passato era già stato con noi e, facendo leva sull’amicizia che lo lega al nostro direttore Paolo Armeni, quando c’è stata la possibilità di riportarlo a Villanova in attesa di far ritorno negli Stati Uniti, lo abbiamo riaccolto con grande piacere.

In tre partite Jacopo ha realizzato due reti e fornito un assist.

Niente male per un ragazzo che è attualmente al 60% della condizione”.

Domenica andrete al Cecconi per affrontare un Monterotondo in grande ascesa nelle ultime settimane.

Che partita si aspetta?

“Non sarà facile.

Sia noi che loro abbiamo grande entusiasmo per i risultati conquistati nell’ultimo periodo.

In più loro hanno Marco Ippoliti, che io reputo tra i più preparati tecnici del calcio laziale, e stanno tirando fuori tutto ciò che hanno.

Noi però vogliamo continuare a vivere un sogno…”.

Cosa si aspetta Cristiano Di Loreto dal 2015?

“Non amo programmare.

Chi mi conosce sa che preferisco vivere alla giornata, senza proiettarmi troppo nel futuro.

Calcisticamente parlando, l’auspicio sarebbe invece quello di migliorare la posizione di classifica della scorsa stagione”.

E considerando che il Villanova chiuse al quarto posto nel maggio scorso…