A cura di Giovanni Crocé
La voglia di far bene non è mai mancata sin dagli albori all’atletico calcio Roma e la qualità e fiducia nei propri mezzi al momento di ripartire da una categoria nuova neppure, e anche nel prossimo campionato che ripartirà il 5 di ottobre questo non farà eccezione. Ripescati in fretta e furia dalla seconda categoria e promossi in prima, ecco che si tratta di un esordio assoluto per gli aranciorossi romani di patron Francesco Grassi, che resteranno a giocare, nel segno della continuità agonistica, presso il campo “Muratori”, della Spes Montesacro. Inseriti nel Girone C, quello contraddistinto da una maggioranza di formazioni prettamente “romane”, inizierà la sua avventura in prima categoria domenica 5 ottobre alle 11 in casa sfidando il Pegaso, una di quelle che, a detta degli esperti è, insieme al Mentana ed Al Tirreno (vincitrice lo scorso anno di coppa e campionato) una delle tre che lotterà dichiaratamente per la vittoria finale del torneo.
Ecco perché, salendo di categoria, si punta su passione, amore per lo sport e voglia di divertirsi e rilanciarsi in un contesto sportivo che comunque gode già di una buona fama come quello dell’Atletico Calcio Roma ma, tuttavia, senza avere, come da prassi, alcun rimborso spese. “Vogliamo – rammenta lo storico D.s. Massimo Chialastri, fare in modo che lo spirito di aggregazione e del mettersi in mostra positivamente in campo abbia il sopravvento sulle logiche economiche, anche perché fin dall’inizio da noi il motto è stato chiaro, ci si deve divertire in modo serio, ma All’Atletico Calcio si gioca per pura passione”.
Tuttavia, nonostante questi distinguo, il D.s. Chialastri ed il riconfermatissimo coach Alessio Fiatti non hanno mai pensato di presentarsi ai nastri di partenza tanto per partecipare senza lottare, dunque dal primo settembre la squadra si sta preparando duramente per l’esordio contro la Pegaso, inserendo in rosa tanto giocatori giovani quanto “vecchie volpi” capaci di reggere l’impatto con una categoria da sempre tutt’altro che tenera e facile. Sono arrivati così elementi giovanissimi quali il classe ‘94 Mogetta o il difensore ‘95 Rosini ed altri già più noti come la mezzapunta classe 91 Alessio Bocci, il centrocampista centrale classe’ 93 Claudio Melia o il centravanti classe 90 Francesco Salvi. Tra i più esperti della rosa vi sono inoltre il classe ‘82 Di Felice o il portiere del 1984 Santelli. Il tutto alle dipendenze di uno staff completato dal preparatore dei portieri Follaro e del preparatore atletico Federico Piredda, per non porsi limiti, pur rimanendo con i piedi per terra: “Siamo consapevoli che fare un passo alla volta con entusiasmo ma cautela e meticolosità ci ha permesso di fare bene l’anno passato e ripeteremo questo atteggiamento anche ora, senza porci limiti ma neanche esagerando, crediamo di avere una buona squadra e saremmo già contenti di stare giusto dietro a quelle che reputiamo le favorite, pronti a dare battaglia approfittando di eventuali passi falsi per toglierci ogni tipo di soddisfazione facendo il meglio possibile”.