DIRIX RELOADED #11 – LUPA IN FABULA

DIRIX RELOADED #11 – LUPA IN FABULA

Una storia di Eccellenza a cura di Andrea Dirix – Capitolo 11

 

Imbattuti in campionato, solidi dietro, bravi palleggiatori sulla mediana e pieni di soluzioni in avanti.

Provate a prenderli, se potete.

Fuori dalla coppa, mentre tre delle sue inseguitrici hanno almeno altri due turni infrasettimanali da giocare davanti a sè.

Provate a rincorrerli, se avete fiato.

Una rosa vastissima e qualitativa che non ha nei suoi under dei punti interrogativi, ma degli oggettivi punti di forza.

Provate ad inquadrarli nel mirino, se non avete la vista acuta.

Una struttura societaria capillare ed organizzata in ogni settore.

Ma davvero riuscite a vederli?

So già che stavolta questa rubrichetta finirà col diventare un panegirico, ma in effetti ciò che questi occhi malandati hanno visto domenica al Pio XII merita un approfondimento diverso e dunque, scusandomene in partenza con le altre 35 degnissime e stimatissime rappresentanti del campionato di Eccellenza laziale, stavolta il “Reloaded” settimanale si dedicherà ad una sola squadra.

Non per pigrizia, né per mancanza di spunti e tematiche da trattare.

A quelli prometto di dedicare energie a profusione sin da domattina.

La copertina spetta alla Lupa Castelli Romani ed a lei sentiamo di rendere omaggio.

La partita di Albano Laziale deve essere inquadrata in una serie di considerazioni che vanno al di là del puro risultato conseguito da una squadra che già in partenza si sapeva poter essere grande, ma che rischia di diventarlo ben al di là delle aspettative di chi scrive e, forse, anche di chi legge.

Il primo tempo dell’undici di Gagliarducci è stata la straripante, irresistibile testimonianza di superiorità di una squadra rispetto a tutte le altre e badate bene che di fronte non aveva una squadra leggera, perché l’Albalonga si presentava al derby con credenziali di tutto rispetto.

Gli azzurri venivano da sette risultati utili consecutivi ed avevano incassato meno di una manciata di gol negli ultimi due mesi.

Eppure, la facilità con cui Amico e compagni sono stati scherzati dalla regina è stata sintomatica della differenza di valori in campo.

Da una parte una squadra che con un paio di ritocchi potrebbe serenamente giocarsi il podio nella categoria superiore, dall’altra una buona squadra di categoria che finiva costantemente con lo sbattere contro un muro in qualunque zona di campo.

Non tragga in inganno la ripresa: l’espulsione di D’Orazi ha consentito alla formazione di Lauretti di stirare i nervi del proprio orgoglio, ma poco altro.

Di contro, quella dell’ex tecnico della Cynthia ha dato sempre la sensazione di essere presente a se stessa, anche quando concedeva metri ai rivali.

Il primo tempo ha rappresentato una sorta di lettera d’addio, un commiato ideale alle contendenti.

Leggete queste affermazioni con il massimo rispetto che ho per voi che non parteggiate per i frascatani, vi prego.

Ho la sensazione che noi tutti si vada incontro ad una volata solitaria per il titolo e forse è un peccato per il campionato, anche se potremo dedicarci con identico interesse ad altri settori della classifica.

Per il primo posto no, non credo che potremo scrivere più di tanto in futuro.

Questo non per scarsa volontà mia o, peggio, per mancanza di fede delle inseguitrici, quanto per l’evidente ed organica superiorità di un gruppo nel quale fatico a vedere ombre.

Magari si potrebbe pensare ad un vice-Pippi per dicembre, ma a questo provvederanno Virzi e Iengo tra un paio di settimane.

Per il resto non saprei francamente dove puntellare ancor di più una rosa che domenicalmente si concede il lusso di lasciare in panchina gente per cui le altre diciassette sbaverebbero.

L’ultima chiamata per il primo posto sarà domenica e sinceramente è un peccato che il Colleferro di Baiocco non potrà giocarsi la partita della vita con Tornatore che sarà squalificato e con Morelli che non sarà ancora tesserabile.

Sarebbe stato di certo più accattivante lo scenario con le squadre al massimo della loro valenza e rafforzate in vista delle fatiche invernali e primaverili.

Così non sarà ed ai rossoneri occorrerà un’impresa all’Otto Settembre domenica prossima.

Tutti tiferanno per loro, a cominciare dall’ottimo Lariano RDP Nemi che sul campo sarebbe ad appena tre punti dalla prima della classe e che sta pure per giocarsi un quarto di finale di spettacolare interesse al Rocchi di Viterbo.

Ma i gialloverdi hanno l’organico e la disponibilità di integrarlo nell’incipiente sessione di mercato?

Domande che valgono per i gialloverdi, per il Borgo Podgora e per lo Sporting Real Pomezia.

Queste squadre possono concretamente risultare un’insidia per la Lupa nell’ottica del torneo?

È chiaro ed è già stato certificato che Mancini e compagni possono perdere la singola partita.

È già accaduto ed è plausibile che succeda di nuovo in futuro.

Ma se e quando l’occasione dovesse presentarsi, quale di queste squadre può realmente provare a giocarsi il campionato con questa sorta di dream team applicato all’Eccellenza?

Domande tiepide in una notte fredda.