Fiano Romano, la firma d’autore di Nardecchia sul primo successo in Eccellenza del club. L’attaccante: “Gruppo splendido, vittoria che sblocca”

Fiano Romano, la firma d’autore di Nardecchia sul primo successo in Eccellenza del club. L’attaccante: “Gruppo splendido, vittoria che sblocca”

Dopo esserci andato vicinissimo a Ladispoli alla prima giornata, il Fiano Romano ha firmato il colpaccio espugnando il De Franceschi ed obbligando alla prima sconfitta stagionale un Nettuno che tra coppa e campionato era ancora imbattuto e non aveva ancora subito un solo gol.

Decisiva ai fini del successo numero uno della storia del club di patron Claudio Pacolini in Eccellenza la freddezza dagli undici metri di Valerio Nardecchia.

L’attaccante, che una manciata di stagioni fa mise la firma in calce alla scalata del Real Monterotondo Scalo verso l’elite del calcio laziale, illustra ai nostri microfoni le sue sensazioni ed il momento della squadra di mister Claudio Gerini.

 

Valerio, prima rete e primi tre punti.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio…

“Sono contento che il mio gol sia coinciso con la prima vittoria in Eccellenza del Fiano Romano.

Nelle precedenti partite avevo fatto due assist, ma non posso negare che la rete mi mancasse e poco importa che sia arrivata su calcio di rigore”.

Che match è stato ieri a Nettuno?

“È stata indubbiamente una gara difficile, ma il mister l’ha preparata benissimo.

Sapevamo che loro avrebbero cercato con insistenza questa palla lunga alle spalle della linea difensiva, perché hanno degli esterni molto veloci.

Nel complesso però abbiamo subito poco al di là di un pizzico di sofferenza nella ripresa, ma abbiamo tenuto bene il campo ed abbiamo centrato una vittoria importantissima”.

Nelle prime due uscite avevate raccolto meno di quanto meritaste.

Quanto sblocca  a livello mentale un successo sul campo di una squadra che fino a ieri aveva fatto bottino pieno ed aveva la porta inviolata?

“Indubbiamente le prime due partite ci avevano lasciato un po’ di amaro in bocca.

Considerando i novanta minuti, il pari con il Ladispoli era sicuramente il risultato più giusto, ma incassare la rete dell’1-1 a pochi istanti dalla fine è stato duro da metabolizzare.

Contro l’Anzio, invece, la sconfitta è stata totalmente immeritata, a mio modo di vedere anche un pareggio sarebbe stato stretto.

Le prestazioni della squadra erano state comunque ottime e sapevamo che, continuando a lavorare così, presto avremmo avute le nostre soddisfazioni.

La vittoria di Nettuno sposta tantissimo a livello mentale, specie per i ragazzi più giovani, porta la squadra ad un livello superiore.

Noi peraltro sapevamo che ieri sarebbe stata una partita complicata, ma nessuno di noi era intenzionato a ricoprire il ruolo della vittima sacrificale”.

Domenica tornerete a Capena per vedervela con un’altra squadra che attraversa un momento di condizione eccellente come il Centro Sportivo Primavera.

A che punto siete a livello di amalgama e più in generale che ruolo può recitare il Fiano Romano all’interno di questo torneo?

“Il gruppo è splendido.

Ho ritrovato con piacere alcuni ex compagni dei tempi dello Scalo come Politanò, Fiorucci e De Simone, mentre altri li avevo già affrontati tante volte da avversario.

La vecchia guardia ci ha accolto benissimo ed i giovani sono in gamba.

Devo dire che in passato mai mi era capitato di vedere un gruppo con tanti elementi nuovi al suo interno e tutti adatti alle caratteristiche di questo torneo”.

Gli ultimi due anni sono stati difficilissimi per i calciatori: tornare ad una stagione fluida e senza interruzioni non potrà che comportare benefici a tutti i livelli per voi…

“Personalmente le ultime due stagioni mi hanno destabilizzato moltissimo.

Nel 2020 ero passato da una squadra di Eccellenza ad un di Promozione nel corso del mercato invernale e l’interruzione del torneo mi ha praticamente costretto ad un anno di inattività.

Non a caso, l’anno dopo sono andato molto in sofferenza a livello fisico.

Tutti abbiamo patito, anche gli under che hanno saltato un anno ed a quell’età una situazione del genere è durissima da affrontare, speriamo che ora sia davvero tutto alle spalle”.

Tu sei uno degli attaccanti più prolifici e completi del nostro calcio.

Spesso si dice che quest’anno il livello medio del torneo si è alzato.

Da calciatore la vedi allo stesso modo?

“Se ci atteniamo al numero delle squadre, sicuramente sì.

Io però nella passata stagione ho partecipato al Girone A di Eccellenza e tutti sapete quanto sia stato complesso un raggruppamento che al suo interno prevedeva la partecipazione di tantissime squadre forti ed attrezzate.

Raggiungere l’obiettivo è stato davvero massacrante”.

Quali obiettivi ti poni quest’anno?

“Personalmente punto a fare sempre meglio rispetto alla precedente stagione, quindi andare in doppia cifra lo considero l’obiettivo minimo.

Al di là di questo ed al netto di qualsiasi banalità, l’importante è raggiungere la salvezza ed arrivare prima possibile ai fatidici quaranta punti per poi toglierci altre soddisfazioni e fare un buon campionato”.