Di Alessandro Bastianelli.
Secondo stop consecutivo per il Certosa, costretto a lasciare il tetto del girone B alla Vigor Perconti. Dopo il Colleferro, stavolta è il Gaeta a fermare l’ormai ex capolista grazie ad una prestazione di sostanza e di personalità: nei 90’ di gioco i ragazzi del duo Colozzo – Melchionna hanno fatto valere esperienza e malizia, approfittando dei tanti errori commessi da un Certosa parecchio sprecone.
OSPITI CON PERSONALITA’ – Il Certosa tra le mura amiche è un rullo compressore ed anche oggi i ragazzi di Ranalli cercano di fare la partita attaccando dal primo minuto. Il Gaeta gestisce bene le sortite sulle fasce imbastite da Demofonti e Proia, ma al 10’ rischia di crollare: Noce si fa soffiare palla in disimpegno proprio da Proia, che intercetta il retropassaggio e si porta sull’esterno dove, dopo il controllo, può riappoggiare per Guidi a centro area, che da due passi sbaglia il più facile dei gol sparando addosso allo stoico Colozzi.
I biancorossi possono tirare un sospiro di sollievo, alzando il pressing in fase di non possesso e verticalizzando rapidamente sulle fasce verso gli ispirati Leccese e Valentino. Proprio il numero dieci ospite, dotato di tecnica, furbizia e cattiveria di altra categoria, farà pesare l’ago della bilancia sul piatto biancorosso nel giro di due minuti.
Al 18’ si procura e realizza il calcio di rigore del vantaggio ospite, mentre un paio di minuti più tardi piazza un colpo da biliardo perfetto sugli sviluppi di un calcio d’angolo, scagliando all’angolino un destro imparabile per Gregnanin. Sul vantaggio biancorosso, come evidenziato dalle nostre immagini, pesa però l’errore dell’arbitro Fantozzi, che punisce l’intervento di Gregnanin nonostante fosse arrivato prima di Valentino sul pallone.
REAZIONE CERTOSA – i ragazzi di Ranalli accusano il colpo per alcuni minuti, ma poi reagiscono con rabbia al doppio squillo di Valentino.
Venditti non è d’accordo e con due grandi interventi sigilla il vantaggio degli ospiti. Al 22’ la sua uscita su Simeoni, lanciato a rete da Demofonti, è perfetta nel chiudere tutto lo specchio della porta, mentre al 35’ il portierone biancorosso volerà sotto il sette con la mano di richiamo per deviare il destro di Cutini Calisti, lanciato sull’out destro da un lancio geniale di Demofonti, ripetendosi ancora su Cutini tre minuti più tardi.
La foga dei padroni di casa non si esaurisce con il primo tempo. Ranalli toglie uno spento Guidi per il ’98 Costantino, Demofonti ne trae vantaggio ampliando la zona di propria competenza: al 3’ è proprio lui a pescare in profondità Proia, steso poi in area da un ingenuo Noce con un netto fallo da calcio di rigore.
Dal dischetto il gol che riapre la partita lo segna un freddissimo Cutini, ma gli ospiti non si scompongono: ci pensa ancora un reattivo Venditti a neutralizzare il pericoloso tiro-cross di Demofonti all’undicesimo, che si era bevuto mezza difesa con uno dei suoi soliti dribbling ubriacanti.
Alle magie di Demofonti risponde la concretezza del Gaeta, che su calcio d’angolo sfiora il gol del 3 – 1 con Noce, bravo a inzuccare a centro area al 13’ ma non abbastanza per battere Gregnanin.
IL PESO DELL’ESPERIENZA – Valentino sa di avere un impegno importante domenica e gioca a sprazzi, gestendo le energie in vista del match di Eccellenza contro il Serpentara, ma quando si accende sono dolori per la retroguardia del Certosa, scartata in toto al 27’ dall’asso biancorosso e costretta ad affidarsi al coraggio di Gregnanin per non capitolare, superbo in uscita sul dieci ospite.
Non fa altrettanto invece il suo collega Venditti, che alla mezz’ora terrorizza i suoi con un’uscita maldestra sul traversone di Laurenti, fortuna per gli ospiti che Di Luca anticipi di un soffio il quasi omonimo De Luca, mandando in corner la sfera che vagava pericolosamente davanti la porta.
Negli ultimi dieci minuti Laurenti svestirà i panni del soldatino diligente per indossare quelli del generale. E’ lui, grazie alle sue punizioni, che lancia l’assedio finale del Certosa alla porta biancorossa, ma le sue due punizioni negli ultimi cinque minuti del match lambiscono soltanto i pali difesi da Venditti.
Nonostante i brividi, va dato merito al Gaeta di essere cresciuto tantissimo sotto l’aspetto della gestione del match: il forcing finale del Certosa non darà i suoi frutti proprio grazie all’esperienza degli uomini di Colozzo, che si stanno formando sui campi più polverosi e ardui di tutto il Lazio, quelli del girone B di Eccellenza.
I difensori biancorossi spazzeranno con puntualità l’area ogni volta che il Certosa proverà a ripresentarsi con i vari Demofonti, Guidi e Costantino. Il risultato finale è la seconda sconfitta consecutiva per il Certosa, ma nessun campanello d’allarme per la banda Ranalli, che deve fare mea culpa soprattutto per il poco cinismo sotto porta.
JUNIORES ELITE : CERTOSA – GAETA 1 – 2
CERTOSA (4-2-3-1): Gregnanin; Castaldi, Brancati (36’st Coico), Cornacchia, Terzi; Laurenti, Simeoni; Cutini Calisti (29’st De Luca), Proia, Demofonti; Guidi (1’st Costantino). A disp.: Fallani, Todino, Errera, Guglielmo. All.: Christian Ranalli.
GAETA (4-3-3): Venditti; Iorio (20’st Vaudo), Sinico, Noce, Colozzi; Popolla (22’st Sorgente), Veglia, Cera; Valentino (33’st Carpisassi), Di Luca (40’st Calcagni), Leccese. A disp.: Galeno. All.: Francesco Colozzo – Felice Melchionna.
ARBITRO: Fantozzi di Civitavecchia.
MARCATORI: 18’pt rig. e 21’pt Valentino (G), 3’st rig. Cutini Calisti (C).
NOTE: 1’ e 4’ di recupero; ammoniti Gregnani, Cutini Calisti (C), Di Luca, Noce, Veglia, Sinico, Sorgente (G).