Gaetano Scarpato, vero e proprio mito calcistico gaetano, è volato in cielo.
“Ninotto”, per gli amici e i tifosi, classe 1919, era e resta una delle leggende biancorosse.
La sua scomparsa rattrista un po’ tutti. Studente del Liceo Classico (si diplomò nel 1938), si dedicò al calcio anche grazie al suo grande amico, un’altra leggenda gaetana, Antonio Riciniello.
Erano gli anni antecedenti la seconda guerra mondiale ed anche quelli del dopo guerra.
Scarpato era un centromediano metodista, ruolo in passato già ricoperto da Mario Taglialatela.
Fu un ottimo dispensatore di gioco, il classico regista come evidenziarono i giornali dell’epoca.
In un calcio, quello di allora fatto di passione e di emozioni.
Dal 1941 al 1945 dovette giocoforza restare lontano dai campi di calcio in quanto impegnato quale ufficiale di complemento nel servizio militare.
Non furono anni facili per Scarpato, ad un certo punto catturato dai tedeschi e rinchiuso.
Nel 1945 si laureò in Legge.
Nel 1946, tornato al calcio, si trasferì al Latina in Serie C, dove rimase fino al 1948, per poi tornare al Gaeta come allenatore.
Oltre a Riciniello, alcuni suoi compagni di squadra furono Peppino Nuoto, Minicuccio Arcella,ed altri che hanno fatto la storia della Polisportiva Gaeta.
Oggi è scomparsa una gloria del calcio, il cui ricordo resterà però sempre vivo nel cuore di tutti.
Il Presidente e tutta la Società biancorossa con emozione sono vicini alla famiglia del grande Ninotto a cui formulano sentite condoglianze.
(Ufficio Stampa Polisportiva Gaeta)