Erano come Pulici e Graziani, oppure come Vialli e Mancini, se preferite.
Gianluca Greco e Andrea Zimbardi, in questi ultimi due anni, hanno fatto la fortuna di quella Polisportiva Carso capace di far stropicciare gli occhi all’intera regione.
I due attaccanti, a suon di gol, hanno trascinato il gruppo di Simonetta nei piani alti dell’Elite del nostro calcio: la squadra dei 2000, infatti, ha conquistato prima la finale del XXXII Torneo Beppe Viola (persa poi con l’Urbetevere) e poi la finale di Coppa Lazio nella categoria Allievi Fascia B (persa con il Savio).
Il primo è una seconda punta veloce e tecnica con grandi capacità realizzative; il secondo, invece, è un vero e proprio ariete dell’area di rigore, bravo tanto ad andare in gol quanto a servire sponde preziose per gli inserimenti dei compagni: i due si completavano e si intuivano a meraviglia, basta chiedere alle difese avversarie.
Le loro strade, però, in questa stagione, si sono divise vista la partenza di Greco per Roma, sponda N. Tor Tre Teste.
La domanda dei più, in questi mesi, è stata: riusciranno a ripetersi i due attaccanti ora che sono orfani l’uno dell’altro?
Sono bastate tre giornate per rispondere a questo quesito.
Greco e Zimbardi sono in testa alla classifica marcatori dei loro rispettivi gironi dopo 240′ di gioco, con 5 realizzazioni per il neo attaccante rossoblu e 4 per il pivot del Carso.
La distanza, dunque, non placa la sete di gol dei due ex compagni di squadra, pronti a caricarsi i propri gruppi sulle spalle per raggiungere un trofeo che troppe volte è sfuggito dalle loro mani.
