Grifone Gialloverde, Berruti scuote i suoi: “Mi aspettavo di essere più in alto, ma c’è tempo e modo per recuperare”

Grifone Gialloverde, Berruti scuote i suoi: “Mi aspettavo di essere più in alto, ma c’è tempo e modo per recuperare”

Di Liliana Nicoletta 

I microfoni di Sport in Oro hanno intercettato il tecnico del Grifone Gialloverde, Gianluca Berruti. Ecco le dichiarazioni del giovane tecnico dei romani

Dopo un periodo difficile, Domenica avete ottenuto un’importantissima vittoria esterna contro lo Spes Poggio Fidoni.

Si aspettava di più da questa prima parte di campionato?

“Sicuramente mi aspettavo di essere più in alto, ma noi tutti credevamo di fare meglio.

Ci alleniamo molto bene in settimana, giochiamo un ottimo calcio ma non riusciamo mai a raccogliere quanto seminato.

Ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla, si allenano costantemente e con impegno applicando al meglio ogni direttiva.

L’unico problema è solo quello realizzativo e questo dato è messo ben in risalto dall’ultima partita disputata, dove, prima di trovare il vantaggio, abbiamo concluso a rete ben sedici volte.

In certi momenti sembra ci sia una una maledizione su di noi”.

Lei è con successo ormai da anni alla guida del Grifone Gialloverde.

Alla luce di questo aspetto, ci sono dei traguardi che vi siete posti di raggiungere insieme alla società?

“Come spesso sottolineato in passato, nella nostra realtà non esiste un presidente che fa degli investimenti e che quindi pretende dei risultati.

Gli unici obiettivi che abbiamo sono quelli che noi stessi ci poniamo.

Questo è un ambiente molto sereno, ma non per questo non siamo motivati a dare il massimo.

Non esiste ansia, né eccessiva pressione e va ricordato che stiamo disputando un campionato composto da giocatori dilettanti e che deve essere vissuto con la massima tranquillità ed entusiasmo”.

Per quanto riguarda il mercato, c’è qualcosa che bolle in pentola?

Si qualcosa c’è, ma innanzitutto ci tenevo a ringraziare Cristiano Roversi che ha deciso di percorrere un nuovo cammino in categorie superiori.

Detto questo, ritengo che nonostante la sua assenza, il nostro è un organico abbastanza competitivo, però un nuovo innesto in zona offensiva ci farebbe molto comodo, soprattutto per provare a superare quei problemi di finalizzazione di cui stiamo soffrendo.

Se ci sarà occasione prenderemo solo dei top player, altrimenti la squadra può benissimo fare a meno di altri innesti”.

Cosa pensa di questo equilibrio che quest’anno caratterizza il girone B?

“Francamente sono molto contento che fino ad ora stia regnando questo equilibrio.

La classifica parla chiaro, incredibilmente ci sono ben dieci squadre raccolte in cinque o sei punti e di conseguenza la nostra situazione è un po’ assurda, perché ci troviamo a soli quattro punti dalla zona rossa e a quattro punti dal terzo posto in classifica.

L’equilibro che prevale quest’anno è massimo ed anche la prima della classe, il Sant’Angelo Romano, penso non disponga di basi per essere definita la corazzata da battere, confermando la tesi che questo è un campionato che si potrà decidere solo nelle ultime giornate.

Ricordo che nella scorsa stagione il vostro percorso è stato abbastanza segnato da numerosi infortuni.

Sotto questo aspetto, possiamo definire migliore la stagione attuale?

Senza dubbio.

Nel corso dell’anno abbiamo avuto degli infortuni fisiologici soprattutto di tipo traumatico come tutte le squadre, ma per fortuna non ci sono stati problemi strutturali come le passate stagioni.

Oggi la nostra rosa, vede fuori tre elementi come Cifani, Lunghi ed Attardo, calciatori importanti per la categoria, che ci auguriamo di recuperare al più presto.

Visto l’argomento, prima di concludere ci tenevo a ringraziare il nostro preparatore atletico, il Prof. Peluso, per l’ottimo lavoro svolto”.