Grifone, il mister dell’Under 15 Maffei: “Siamo partiti forte e non vogliamo fermarci. Da campioni in carica proveremo a difendere il titolo con tutto noi stessi”

Grifone, il mister dell’Under 15 Maffei: “Siamo partiti forte e non vogliamo fermarci. Da campioni in carica proveremo a difendere il titolo con tutto noi stessi”

L’intervista al mister dell’Under 15 del Grifone Calcio Alessandro Maffei ormai da 6 anni nel club e punto fermo della società.

 

Salve mister. Ormai sono 6 anni che fai parte dei quadri tecnici di questa società. Sei uno dei veterani. Il club in questi anni è cresciuto sotto tutti i punti di vista. Cosa si prova ad allenare al Grifone?

Si. Nel 2016 allenavo negli Stati Uniti una squadra professionistica. Terminato là il campionato sono tornato in Italia a metà marzo. Ricevetti la chiamata di Cristian Silvestri e Daniele Proietti che mi chiedevano di andare da loro per dargli una mano con l’Under 14. Subentrai nelle ultime 5 giornate con l’esordio subito in casa contro la Lazio. Pareggiammo 0 – 0 e così iniziò la mia avventura con il Grifone. Ho un ricordo meraviglioso di quella giornata e alla fine della stagione riuscimmo a salvare la categoria. Dunque con questa parentesi sono ben 6 anni che faccio parte di questo club. Questa società è cresciuta sotto tutti i punti di vista, grazie all’ottimo lavoro svolto nella scuola calcio e nell’agonistica. Essere un tecnico del Grifone ha un senso di responsabilità ed è un motivo di grande orgoglio. Parliamo di una società che per come imposta il lavoro settimanale e per come è strutturata è paragonabile al professionismo, oltre ad essere una grande famiglia e anche questo è il segreto dei successi ottenuti in questi anni.”

Questa stagione ti è stata affidata l’Under 15, una categoria che conosci molto bene. Senti la pressione di dover fare bene proprio perchè con questa categoria l’anno scorso è arrivata la storica vittoria nel campionato regionale e una finale nazionale?

“Nei 18 anni che alleno, 14 di questi li ho passati ad allenare i giovanissimi, quindi assolutamente si è una categoria che conosco molto bene, so il lavoro da fare sulla testa di ragazzi di 15 anni, a livello di campo cercare sempre la prestazione per arrivare al risultato. Per quanto riguarda il grande successo arrivato l’anno scorso con la vittoria del titolo regionale e la finale nazionale, per me e per noi è solo uno stimolo in più a lavorare ancora di più e ancora meglio perché da campioni in carica difenderemo il titolo conquistato e ci proveremo fino al triplice fischio dell’ultima partita.”

Dopo aver disputato un’ottima pre season siete partiti forte anche in campionato con due vittorie contro due squadre attrezzate come Romulea e Spes Montesacro. Te l’aspettavi questo avvio?

“Io sono un allenatore che sposa e sono a favore dei bienni. Con questo gruppo abbiamo iniziato un percorso già l’anno scorso con l’Under 14, una categoria particolare perché è il primo campionato dopo la scuola calcio ed è facile incontrare le prime problematiche. Infatti non siamo partiti bene a livello di risultati ma faceva parte del percorso di crescita di questi ragazzi. Ad oggi invece c’è alle spalle già un anno di lavoro con una squadra che ha lavorato di testa, sotto il punto di vista della prestazione in campo seguendo dei determinati principi e concetti di gioco. Si siamo partiti bene vincendo contro due ottime squadre che arriveranno sicuramente nelle prime 6 posizioni. Ma noi abbiamo già dimenticato quello che è successo e siamo proiettati al prossimo avversario di domenica.”

Domenica al Villa dei Massimi arriva il Ladispoli reduce da una sconfitta. Che partita ti aspetti e come la state preparando?

“Si sarà una partita difficilissima. Il Ladispoli da sempre è una società che forma sempre bei gruppi e non mai facile affrontarla. In panchina siede un grandissimo allenatore come Danilo Bacchi e quindi sarà un match da prendere con le molle. La stiamo preparando benissimo, come del resto facciamo tutte le settimane. Non guardiamo mai chi c’abbiamo davanti ma ci concentriamo su quello dobbiamo proporre noi come squadra. Tutte le partite hanno una storia a se e ogni avversario merita rispetto. Sto lavorando molto sulla testa dei miei ragazzi perché non voglio cali di concentrazione. A questa età dopo due successi consecutivi contro avversari di livello so che ci può essere un senso di appagamento e questo non deve avvenire. E a maggior ragione perché questo gruppo in passato purtroppo ha avuto diversi cali di concentrazione e quindi diventa fondamentale cercare di farli stare sempre sul pezzo come si usa dire e non abbassare la guardia.”

 

Tornando al Girone A quali sono secondo te le avversarie da temere maggiormente e quali obiettivi vi siete posti come squadra e come club?

“Il Girone A è un raggruppamento difficilissimo e molto insidioso. Non voglio parlare degli altri due gironi, mi concentro sul nostro. Basta leggere i nomi delle squadre per rendersi conto di cosa sto dicendo. Secondo me ci sono almeno 8-9 squadre importanti che lotteranno per i 4 posti dei play off. Ci sono diverse matricole ben organizzate e vogliose di fare bene. Noi come società dobbiamo cercare di continuare il percorso di crescita mentale di questi ragazzi, insegnandogli a tirare fuori sempre comportamenti giusti in campo e fuori dal campo. Prima del giocatore ci deve stare il ragazzo che poi un giorno diventerà uomo. Sul campo dobbiamo lavorare e lavorare per cercare, attraverso la prestazione, di arrivare al risultato. Come Grifone dobbiamo sognare, ci dobbiamo provare mettendoci tutto noi stessi. L’obiettivo è arrivare all’ultima partita della stagione consapevoli di aver dato tutto per non avere rimorsi di nessun genere. Mando un abbraccio forte ai miei ragazzi, a tutta la società e sempre forza Grifone!”

Ufficio stampa Grifone