E’ tornato, più forte di prima.
Antonio Ranieri ha sconfitto il Covid-19 ed è nuovamente al timone del suo Giardinetti dopo giorni difficili.
Il numero uno dei Red Tigers è una vera e propria roccia ed ha voluto cominciare proprio da qui la sua intervista.
Presidente, finalmente a casa.
“Si, finalmente ci siamo lasciati alle spalle questo brutto periodo.
Finchè non ti capita in prima persona non ti rendi della pericolosità del virus, spesso letale per gli anziani e per i soggetti immunodepressi
Solo entrando dentro un ospedale puoi renbderti conto di questa situazione.
Fortunatamente sono stato sempre lucido e consapevole di quello che stava accadendo, voglio ringraziare i medici che mi hanno sempre rasserenato giorno dopo giorno”.
A chi sono stati rivolti i suoi pensieri in questi giorni?
“Alla mia famiglia e, ovviamente, al Giardinetti, i miei amori più cari”.
Tuo figlio Leonardo ti ha anche dedicato un bel traguardo.
“Io e Leo viviamo il Giardinetti in maniera viscerale, forse esagerata, ma lo sentiamo come seconda pelle.
Viviamo in simbiosi e ci sosteniamo l’un l’altro nei momenti di difficoltà.
Ricordo la sua tristezza quando venne squalificato dalla Procura Federale ma ora ha raggiunto, grazie ai suoi tanti sacrifici, un traguardo molto imoportante, e conseguirlo a 26 anni non è da tutti: sono orgoglioso di lui, lo ha meritato sul campo”.
Siamo fermi oramai da un mese con i campionati. Condividi?
“Fermarsi era l’unica soluzione per bloccare la risalita dei contagi, ma è pur vero che era una situazione prevedibile e quindi si poteva fare qualcosa prima, sia il governo che gli organi federali”.
Le squadre erano partite bene, che ambizioni ci sono?
“Ci siamo attrezzati bene con squadre all’altezza dei campionati Elite e, prima dello stop, si stavano dimostrando tali: basta guardare l’Under 17 che aveva inanellato 3 vittorie consecutive in altrettante partite”.
Per concludere, quando sarà il momento giusto per tornare in campo?
“Speriamo in una ripresa nel breve periodo, ma onestamente non saprei dire di preciso quando. Gennaio può essere il mese buono, per i ragazzi è troppo importante riuscire a tornare in campo.
Sarà una stagione importante per tutti anche in vista delle elezioni federali.
Dobbiamo cercare di ripartire nel modo migliore possibile, Governo e Federazione ci devono aiutare”.
