(Nella foto la festa del Cassino, campione uscente)
E’ davvero tutto pronto per la finalissima di Coppa Italia di Eccellenza che domani pomeriggio al Francioni di Latina (calcio d’inizio fissato per le ore 14:30) opporrà l’Itri all’UniPomezia.
Cominciamo dalle curiosità: detto che per la terza stagione consecutiva il trofeo se lo giocheranno formazioni appartenenti al Girone B, il destino vuole che per la terza volta di fila i nomi degli allenatori delle sfidanti comincino con la stessa lettera alfabetica.
Dopo il Fattore G di Albalonga-Vis Artena (allenatori Gagliarducci e Granieri) ed il Fattore C di Cassino-Colleferro (allenatori Castellucci e Cangiano), tra meno di ventiquattro ore capiremo la valenza del Fattore P, iniziale sia di Palladino che di Punzi.
Tra gli aspetti da sottolineare anche il fatto che per la prima volta a giocarsi una finale ci sia una compagine partita addirittura dai preliminari, percorso realizzato dal club della provincia di Roma.
Va anche rimarcato che il cammino delle due squadre nella seconda manifestazione per ordine d’importanza è stato lastricato di emozioni.
L’Itri ha sempre perso una delle due partite contro le quattro avversarie affrontate ed in tre casi al ritorno è riuscita a ribaltare il risultato negativo dell’andata.
L’UniPomezia ha invece ringraziato in due occasioni i tiri dal dischetto (da lì è arrivata la qualificazione contro Cedial Lido dei Pini e Valle del Tevere), senza dimenticare i due penalties parati dal portiere Santi nel corso dei novanta minuti di ritorno contro il Montecelio.
L’arrivo in finale di aurunci e pometini ha sorpreso numerosi addetti ai lavori, visto che le due squadre hanno sin qui disputato un campionato di retroguardia.
Sulla carta è l’Itri ad arrivare meglio all’appuntamento conclusivo della manifestazione.
E pensare che ad inizio stagione era l’UniPomezia la squadra destinata ad affrontare una stagione d’alto profilo secondo la maggior parte degli addetti ai lavori.
Salita in Eccellenza dopo una straordinaria cavalcata nel Girone C di Promozione, per affrontare il suo noviziato nell’elite del calcio laziale la squadra cara al presidente Valter Valle aveva scelto uno dei tecnici più promettenti del panorama regionale, quel Flavio Catanzani fresco reduce dall’impresa con l’Anzio.
Inoltre la rosa era stata innervata con giocatori d’esperienza come Piccheri, Mancini, Empoli e Monteforte.
Qualcosa tuttavia non è andato per il verso giusto.
Alcuni pezzi da novanta del mercato estivo sono stati presto salutati e con loro il tecnico, al posto del quale è stato richiamato il condottiero della precedente stagione, Fabrizio Mancini.
Il secondo mandato pometino del tecnico non è stato tuttavia fortunato quanto il primo, anche se al suo attivo vanno ascritti la vittoria nel derby con i cugini del Pomezia Selva dei Pini, unico successo esterno stagionale di Morici e compagni, e la conquista delle semifinali di coppa.
Dall’andata del doppio confronto con la Valle del Tevere, risoltosi dagli undici metri per merito ancora una volta del “mostruoso” Matteo Santi, è poi cominciata l’era-Punzi.
Anche con l’ex guida tecnica di Tanas Casalotti, Albalonga e Rieti la squadra ha però manifestato gli stessi limiti già evidenziati in precedenza.
Senza girarci troppo intorno, l’UniPomezia fa davvero fatica a trovare la via del gol.
In campionato ha realizzato appena 15 reti per una media di 0,75 centri per domenica.
Va però anche detto che, nonostante una classifica assai deficitaria in campionato, non è affar semplice segnare ai pometini che con 23 reti al passivo sono addirittura la quarta miglior difesa del loro girone.
Discorso diverso per l’Itri.
Conclusa la lunga e redditizia epopea con Parisella in panchina, gli aurunci sono ripartiti affidando la squadra a Davide Palladino, tecnico tornato in Eccellenza a distanza di qualche anno dopo le esperienze con Formia, Gaeta e Comprensorio Lepino Priverno.
L’inizio è stato travagliatissimo.
Dopo i due incoraggianti pareggi d’inizio campionato con Vis Artena e Gaeta, la squadra è piombata in una lunghissima serie di sconfitte che altrove avrebbe fatto traballare chiunque.
E’ stato invece bravo e coerente con le proprie idee il presidente Vincenzo Ialongo che ha confermato piena fiducia nel proprio allenatore ed alla riapertura del mercato ha rinforzato la rosa nei ruoli dove ne aveva maggior bisogno.
Sono così arrivati il difensore Gallo, che in passato aveva vinto campionati a Sorrento e Scafati, il duttile Villacaro e l’evergreen Dante Volante, mai dimenticato “Principe” di Formia e subito decisivo in campionato e coppa.
L’Itri ha così cambiato radicalmente marcia, inanellando una serie significativa di risultati utili tutt’ora aperta e che ha avuto inizio, guarda caso, proprio dalla vitotria interna con l’UniPomezia lo scorso 11 dicembre.
Da quel giorno in poi, Rossini e soci hanno raccolto cinque vittorie e due pareggi, subendo appena due reti.
Un rendimento che ha permesso loro di scalare a tappe forzate la classifica fino a portarsi alle soglie della colonna di sinistra.
Sotto il profilo tattico gli itrani amano spesso partire dal 3-4-3, salvo poi cambiar pelle in corso d’opera.
La difesa a tre potrebbe essere adottata anche da Punzi, che domani potrebbe dedicare cure particolari anche alle due corsie esterne, specie quella dove si muoverà Gallo.
In avanti Palladino dovrebbe puntare sul tridente composto da Volante, Rossini e Marciano, mentre è più complicato presagire le scelte di Punzi che potrebbe rilanciare dal primo minuto l’esperto Morelli accanto a Roversi, oppure percorrere strade diverse (il 4-2-3-1?).
Dubbi che certamente appesantiranno le ore dell’immediata vigilia e che saranno risolti solo domani.
L’arbitro della finalissima sarà Valerio Bocchini di Roma 1, giacchetta nera in predicato di compiere il grande salto nella prossima stagione e che vanta dieci gettoni di presenza nell’attuale Campionato di Eccellenza.
L’arbitro capitolino non ha precedenti con l’UniPomezia, mentre al suo attivo ne ha uno assai recente con i sudpontini, diretti lo scorso 8 gennaio in occasione del successo interno ai danni del Cedial Lido dei Pini.
A coadiuvarlo provvederanno Andrea Zezza di Ostia Lido e Matteo Ticani di Roma 2.
IL CAMMINO DELL’ITRI IN COPPA ITALIA
SEDICESIMI DI FINALE: (Arce-ITRI 1-0, ITRI-Arce 2-0)
OTTAVI DI FINALE: (ITRI-Atletico Vescovio 1-0, Atletico Vescovio-ITRI 2-1)
QUARTI DI FINALE: (Aprilia-ITRI 2-1, ITRI-Aprilia 1-0)
SEMIFINALI: (Serpentara B.O.-ITRI 1-0, ITRI-Serpentara B.O. 1-0, 4-2 d.t.r.)
IL CAMMINO DELL’UNIPOMEZIA IN COPPA ITALIA
TURNO PRELIMINARE: (Real Monterotondo Scalo-UNIPOMEZIA 0-3, UNIPOMEZIA-Real Monterotondo Scalo 5-0)
SEDICESIMI DI FINALE: (Cedial Lido dei Pini-UNIPOMEZIA 1-1, UNIPOMEZIA-Cedial Lido dei Pini 1-1, 6-5 d.t.r.)
OTTAVI DI FINALE: (Vigor Acquapendente-UNIPOMEZIA 0-1, UNIPOMEZIA-Vigor Acquapendente 3-0)
QUARTI DI FINALE: (UNIPOMEZIA-Montecelio 2-2, Montecelio-UNIPOMEZIA 1-2)
SEMIFINALI: (Valle del Tevere-UNIPOMEZIA 0-0, UNIPOMEZIA-Valle del Tevere 0-0, 3-1 d.t.r.)