A cura di Giovanni Crocé
Un centravanti potente e versatile, dal punto di vista atletico molto simile a Luca Toni, che potrebbe essere il misterioso “mister X” che tanto pregustava di avere in squadra mister Francesco Bellinati quando ci disse che stava per arrivare a dicembre scorso un ottimo giocatore a completare la sua pur eccellente capolista, la Vigor Perconti. Ora infortunato ma comunque tenuto in considerazione da mister Rossi che gli ha fatto giocare un mese fa il Roma Caput Mundi, Francesco Bonaventura, classe 1996 ex Corneto Tarquinia (squadra in cui giocava titolare nella Promozione, gruppo B), Viterbese, Perugia Calcio e Civitavecchia, si racconta ai nostri microfoni…
Francesco Bonaventura, professione centravanti, come procede però ora il recupero fisico dal tuo infortunio?
Anche meglio del previsto, per fortuna è solo un leggero “sfilacciamento” muscolare alla gamba e conto di recuperare al massimo in un mese, quel che però mi spiace è che se è vero che per fortuna sarò abile e arruolato per giocare al cento per cento le finali purtroppo invece non c’è margine per poter giocare il Torneo delle Regioni con la Juniores di mister Rossi, perchè è troppo vicina in calendario. Questo è il mio primo pensiero. Il classico infortunio capitato in un momento chiave della stagione, me lo sono procurato all’ultimo scatto dell’ultimo minuto della partita vinta contro il Tor di Quinto, ho fatto tutto da solo, come nelle “migliori” tradizioni, passerà…
Come va a livello di gol realizzati e di intesa coi compagni per te che sei arrivato a dicembre e porti un cognome comunque pregiato, soprattutto quest’anno, per chi segue la serie A?
Ah si certo, adesso ti guardano di buon occhio sia per quello che riesci a fare in campo e sia perchè di cognome faccio Bonaventura e tutti pensano al fantasista dell’Atalanta, beh devo dire che magari a fare un pezzetto di quel che sta facendo lui nei professionisti, allora saremmo una bella stirpe, oltretutto anche se non siamo ovviamente neppure lontanamente parenti già al mio arrivo a dicembre, al secondo o terzo allenamento tutti mi hanno iniziato a chiamare “Jack” proprio lo stesso soprannome del Giacomo Bonaventura atalantino, potrebbe pure portare bene, anche se io sono di Monte Romano, paesino in provincia di Viterbo.
Come gol fatti ho realizzato 3 gol da quando sono arrivato a dicembre dalla Promozione della Corneto Tarquinia dove pure ero titolare e a mia volta venivo dalla grande annata di Allievi Nazionali a Perugia, con tutte le gare da titolare e 12 gol realizzati in campionato. Per ora ho fatto 2 gol dell’ex proprio alla Juniores Elite della Corneto, e 1 alla Boreale, più altri 4 quando ancora da settembre a dicembre ogni tanto scendevo proprio in Juniores, ma con la maglia della “Corneto”.
A chi ti ispiri come calciatore?
Nel mio ruolo anche per complessione e struttura atletica devo per forza guardare a giocatori di peso e stazza, e in tanti mi hanno accostato a Toni, il mio ruolo è sempre stato quello, punta centrale, anche in considerazione del fatto che qua la qualità alla Vigor Perconti è elevatissima soprattutto in attacco e che dovevo ambientarmi, non mi lamento, perchè oltre me da centravanti possono giocare anche Sandulli, che però ha la fortuna di poter giocare anche da attaccante esterno, e Riccardo Patacchiola, più tutte le punte esterne del nostro 4-3-3. Giustamente mister Bellinati cerca di dare spazio a tutti…
In realtà dal Perugia alla Promozione in pochi pensavano che avresti fatto il percorso inverso per fare questi ultimi mesi in Juniores Elite, come mai?
Perchè se è pur vero che a me che sono del 1996 un campionato vero di Promozione a 17 anni mi fa fare le ossa ancora di più, io ho sempre puntato a migliorarmi perchè anche se non sono male a scuola, penso soprattutto a provare a fare al massimo delle mie possibilità il calciatore e già la Vigor mi seguiva da tempo, quando rientrato nel lazio mi ha cercato, ho visto la qualità della rosa e la possibilità di vincere un titolo regionale e magari farmi ammirare anche a livello nazionale e non ho avuto dubbi, infatti sono mesi intensi e bellissimi per un milione di motivi.
Tu vivi in un appartamento in convitto a poche centinaia di metri dal Vigor Sporting Center casa della Vigor e il meglio sembra proprio stare nel convitto Vigor, se guardiamo alla vostra Juniores Elite…
E’ vero perchè al di là di me, sia Patacchiola che Gabrieli che Cestrone sono giocatori offensivi che spesso so che finiscono per essere ammirati dai talent scout calcistici della nostra regione e non solo, e con noi ci sono anche i due ragazzi africani Mbengue e Bouba e dopo l’annata a Perugia non pensavo che sarei stato così bene anche con altri ragazzi in un contesto diverso. Ho girato tanto per cercare di realizzare il mio sogno senza perdere di vista la scuola e devo dire che dopo aver giocato per Civitavecchia, Viterbese e Perugia, dopo l’umbria, l’ambiente Vigor è il più ospitale mai vissuto in prima persona, tanto più che ogni sabato o quasi tutti noi del convitto Vigor torniamo regolarmente a casa dopo la partita, chi a Fiuggi, chi a Caserta, chi come me a Monte Romano, in sostanza non ci manca nulla per vivere bene la nostra età.
E’ appena finito il sondaggio Juniores Elite per il mese di marzo che ha visto trionfare il numero 10 del Ceccano Flamini, tu chi avresti votato?
Devo dire che è dura, perchè direttamente o indirettamente ce ne sono tanti di calciatori bravi, ma per la stagione che sta facendo direi che è quasi da dare “honoris causa” a Davide Lorusso, con cui anche se già allora non ero al cento per cento perchè infortunato, ho potuto condividere il torneo internazionale Roma Caput Mundi: un mostro da 33 gol a 2 gare dalla fine è il miglior attaccante del campionato punto e basta.
In cosa pensi che sia riuscito a migliorarti mister Bellinati?
Lui riesce a responsabilizzarti e indirizzarti in poche parole, sai subito cosa vuole da te e va dritto al punto, a me ha insegnato e tuttora preme perchè io migliori il tiro da fuori perchè sono una punta centrale classica che i gol li cerca di fare tutti dentro l’area, anche se amo giocare il pallone e questo è il lavoro che pretende di più da me, sponde e tiri più precisi dalla media distanza, ma è un allenatore splendido che in pochi mesi è già tra i migliori che ho avuto in carriera perchè sa farsi seguire…
Eppure a Perugia se eri titolare e hai fatto 12 gol ed eri titolare negli Allievi Nazionali degli umbri cosa non è andato?
Banale e amaro dirlo, ma come tanti possono dire avendo vissuto la mia stessa esperienza, è stata tutta una questione di soldi, non tecnica, perchè venivo da una annata ottima dove avevamo vinto il girone e siamo stati eliminati solo ai quarti nel campionato nazionale poi vinto dai seriani dell’Albinoleffe. Io ero il centravanti titolare, avevo saltato solo la partita d’esordio e poi non sono mai più uscito dalla formazione e il Perugia sono certo che mi apprezzasse, ma non se l’è sentita di pagarmi vitto ed alloggio anche per la mia prima annata in Berretti e sono dovuto ripartire dal Lazio con tanto amaro in bocca ma confido essendo del 1996 e non avendo quasi mai sbagliato campionato, che se faccio un’altra annata perfetta alla Vigor Perconti, qualcuno mi dia una nuova chance ad alto livello…
Grazie a te Francesco, ti auguriamo di chiudere al meglio la tua annata calcistica…
Grazie a voi, buon lavoro e forza Vigor Perconti, cercheremo di farci valere alle finali…