JUNIORES NAZIONALI GRUPPO H: MISTER COSCIA CERCA IL FINALE PERFETTO: “DOPO 10 ANNI A SAN CESAREO, VORREI ESSERE LA MINA VAGANTE ALLE FINALI!”

JUNIORES NAZIONALI GRUPPO H: MISTER COSCIA CERCA IL FINALE PERFETTO: “DOPO 10 ANNI A SAN CESAREO, VORREI ESSERE LA MINA VAGANTE ALLE FINALI!”

A cura di Giovanni Crocé

Mister Roberto Coscia, sabato sfidate ad Ostia l’Ostiamare prima in classifica nel gruppo H, voi avete forse la ultima chance per arrivare tra le prime tre e mettere in difficoltà i biancoviola di Antonio Bellini…

Assolutamente vero quello che dici ed anche in considerazione della loro qualità e della nostra partita che dovrà per forza di cose essere coraggiosa, perchè a febbraio ora i punti pesano enormemente, credo che ci saranno gol e belle giocate. Se ci battono loro sono praticamente inattaccabili da noi, quindi cerchiamo la partita perfetta. All’andata mi sono divertito anche io nonostante il loro 2-2 sul nostro campo, è sempre un piacere giocare contro di loro. Ad oggi per me sono sempre la squadra da battere, quella più forte, anche se subito dopo, un poco sotto, ci siamo noi, la Lupa Roma e l’Anziolavinio, credo che le prime quattro saranno queste, con l’Astrea che come ogni anno completerà la griglia delle finali perchè ha grande tradizione. Lavoriamo solo per guadagnarci la posizione migliore possibile

Dovesse rubare un giocatore ai biancoviola lidensi chi toglierebbe a occhi chiusi e metterebbe nel suo 11 titolare sabato pomeriggio?

Senza dubbio il loro attaccante numero 9, Daniel Rossi, in tanti nella categoria conosciamo il suo grande valore e talento e quindi se potessi lui con me giocherebbe sempre, ha un margine di miglioramento ancora ampissimo eppure per me è già da prima squadra, uno dei pochi che l’Ostiamare deve fare carte false per tenere a tutti i costi e valorizzare perchè è una punta meravigliosa, veloce, potente, altruista.

A volte non sempre è chiaro il valore del suo San Cesareo eppure siete là, a lottare con le grandissime…

Bisogna usare buon senso e ricordare che la partita va vista necessariamente alla luce della classifica e da molteplici angolazioni, nel senso che da una parte va ricordato che abbiamo fatto bene all’andata, non abbiamo perso contro una grande squadra come la loro ma che anche noi siamo terzi, anche se loro hanno 6 punti in più di noi e che si gioca sul loro terreno, quindi se ci battono certe velleità verrebbero meno, mentre un’eventuale vittoria avrebbe risvolti che neppure io posso prevedere. Al di là di tutto il valore della squadra è ottimo, è cresciuto rispetto a settembre e nel mio 4-2-3-1, le punte Maione e Ranalli sono un po’ le due individualità che traggono giovamento da un ottimo gioco di squadra. Speriamo che il nostro vecchio difetto di sempre, ovvero quello di fare tanta mole di gioco ma di divorare troppe oppurtunità da gol, non venga più fuori, devo dire che questo è stato il miglioramento più bello per me che li alleno. Il nostro estremo salvagente deve essere, mentalmente, quello di ricordare che il margine dal quinto posto, l’ultimo buono per i playoff ora è enorme, noi abbiamo 35 e l’Astrea, quinta nel gruppo H, 28, dunque prima pensiamo a arrivare alle finali e poi si vedrà.

Conta di regalare una grossa sorpresa in positivo alla società quest’anno?

Certi traguardi è bene raggiungerli e poi mostrarli, a fare chiacchiere si brucia sempre tutto. Sono realista come ti ho detto prima mi voglio trovare davanti il traguardo raggiunto delle finali, gustarmelo e poi provare ad arrivare in fondo, a qualificarmi attraverso ai playoff perchè al primo posto non pensiamo a meno di stravolgimenti impensabili. Certo è che dopo 10 anni a San Cesareo, quando ancora questa società era gestita da una cordata che ora non c’è più e con la prima squadra in Promozione, personalmente ne ho viste tante, ho allenato gli allievi e ho vinto il campionato provinciale subito, poi ho fatto anche un quinto posto al primo anno di Juniores Elite dopo aver vinto il campionato regionale e mi sono cimentato ancora con la realtà della Juniores Nazionale, ho provato questo tipo di calcio giovanile un po’ a tutti i livelli possibili e immaginabili e certo, la ciliegina mi piacerebbe metterla su questo fantastico dolce…

Nelle sue parole trasuda emozione, ma conta di restare ancora in sella alla panchina del San Cesareo?

Io non posso dire ora cosa accadrà a maggio perchè amo troppo concentrarmi sul mio lavoro, di certo dopo 10 anni di fila nella stessa società e a 42 anni, la mia età, mi trovo dentro a quel nugolo di sensazioni agrodolci che ogni singolo allenatore in qualunque sport, prova allorchè vede che ha dato tanto alla sua società sportiva di appartenenza ma sa bene di essere stato trattato sempre con i guanti bianchi e ha ricevuto tantissimo. Io credo di aver fatto quasi tutto quello che dovevo qua a San Cesareo. Quel quasi è relativo a un evento superlativo che se dovesse accadere, capite tutti bene quale, ovvero qualificarci alle fasi finali nazionali, mi renderebbe l’allenatore più felice del mondo. In società sanno tutti che vorrei prima o poi cimentarmi con una nuova panchina ma non so dirti neppure a che categoria penso perchè le offerte vengono dal mercato e ancora io non ho neppure mezzo contatto, non sarebbe giusto. Devo solo rimarcare come i presidenti del San Cesareo, Cesare Cantatori e Guglielmo Carpentieri, sono stati due presidenti mitici per me, perchè davvero con loro, se lavori bene e in modo appassionato, non hai nulla da temere, ti danno tutto sia a livello umano che logistico e sanno anche pazientare guardando oltre all’immediato quando magari i risultati non arrivano come dovrebbero e per tutto questo li ringrazierò a vita.

Sabato scorso l’abbiamo vista a Roma sugli spalti del Roberto Ielasi di Tor Tre Teste a vedere Nuova Tor Tre Teste Savio di Juniores Elite, quando il suo campionato era fermo, la voglia di aggiornarsi non si ferma mai…

Hai detto bene anche perchè volevo vedere dal vivo e da vicino le due realtà ritenute top del gruppo B e devo dire che qualche nome l’ho appuntato ma da puro appassionato, mi è piaciuto molto il movimento e la tecnica di Quattrini, punta del Savio e poi Gori, oltre al gol di testa che ha deciso il match, a volte ha davvero una marcia in più. Oltretutto ormai dopo anni sui campi tutti gli allenatori si conoscono e per fortuna io ne ho tanti che stimo e che mi stimano, dallo stesso mister Bellini dell’Ostiamare che vado ad affrontare sabato, a Bellinati, che per me rimane sempre tra i numeri 1 se non il numero 1 nelle categorie giovanili della nostra regione, perchè ogni giocatore sa che se va in una sua squadra ne uscirà migliorato anche se non è un titolare al cento per cento e questa capacità di rapportarsi coi calciatori e tirare fuori il meglio da loro ce l’hanno solo i grandissimi. Anche mister Paolo Ciambella (Montespaccato) e Daniele Boncori (Atletico 2000)secondo me sono due colleghi che presto otterranno i risultati ed i riconoscimenti che meritano perchè se ti piazzi sempre tra le prime anche cambiando squadra e contesti, prima o poi il lavoro paga…

A dire il vero c’è una campagna mediatica tra gli addetti ai lavori del nostro calcio dove diffusamente si sostiene che il campionato Juniores Elite sia nettamente più difficile di quello in cui gioca lei, la Juniores Nazionale…

Questo può essere in parte vero per le squadre sotto al quinto posto, ma io sono fermamente convinto che se le prime 5 del mio campionato Nazionale sfidassero le prime 5 di ognuno dei due gironi Elite di quest’anno ci sarebbe da divertirsi e in molti tra i detrattori che in parte conosco anche io forse si sorprenderebbero e cambierebbero parere. A onor del vero però devo dire che la Vigor Perconti di quest’anno molto probabilmente, per qualità dell’allenatore, abitudine a vincere nella categoria e qualità e ampiezza della sua rosa è quasi certamente la squadra Juniores in assoluto più forte di tutto il Lazio considerando tutti e due i gironi Elite e anche il nostro di Juniores Nazionale.

Dopo 10 anni il calciatore più forte che ha mai avuto sottomano allenandolo chi è? Mi dica un nome, secco, senza pensare, uno solo…

Allora senza indugi dico Fischetti, un’ala classe 1994 che l’anno passato era con me in Juniores Nazionale a San Cesareo e che ora è stabilmente nell’organico della nostra Serie D allenato da Ferazzoli. Devo dire che la sua inventiva, il suo cambio di passo e la sua tecnica in velocità è d’altri tempi e gli auguro tutto il bene possibile perchè sì, è il giocatore più talentuoso al quale io abbia mai potuto insegnare calcio in questi 10 anni di calcio a San Cesareo, oltre che essere un ragazzo d’oro…

Grazie Mister, buon big match e buona seconda parte di campionato…

Grazie a te e a tutta la redazione di Sportinoro e sempre forza San Cesareo!