L’Atletico Morena dei giovani: l’intervista al direttore generale Emiliano Leva

L’Atletico Morena dei giovani: l’intervista al direttore generale Emiliano Leva

Da diversi anni, il lavoro in casa Atletico Morena è garanzia di successo e professionalità assoluta.

I biancoblù sono tra le più consolidate squadre del calcio dilettantistico romano, con una proposta progettuale di serietà, continuità e competenza, ormai sempre più rara per questo sport.

Merito del lungimirante lavoro di Enzo e Mauro Fabrizi, i due presidenti, che, da anni, stanno dando credibilità a questa realtà, situata nella periferia sud-est di Roma.

Una società che ha gettato delle solide basi per il futuro, partendo dal consolidato lavoro intrapreso con scuola calcio e settore giovanile, curati ai minimi dettagli.

Un impegno che ha modo di vedere colti i propri frutti anche con la prima squadra, tra le compagini più forti e ben costruite del campionato di Promozione.

Una squadra, diretta magistralmente da mister Claudio Fabrizi, che ha la capacità di rinnovarsi ogni anno anche grazie ai tanti ragazzi cresciuti in casa, che hanno vissuto l’intera trafila del settore giovanile.

Qualcuno di questi giovani ha poi la fortuna di sognare ancora più in alto, approdando nel mondo dei professionisti e di realizzare quello che dovrebbe essere uno dei prioritari obiettivi di tutte le società dell’universo dilettantistico, ovvero quello di portare quanti più ragazzi possibili verso il calcio dei grandi.

Fatti e non parole dimostrate nel percorso di carriera di Cristian Cuzzarella che, dopo essere stato per tanti anni all’Atletico Morena, è stato scelto dalla Lazio. Il ragazzo, classe 2006, sta facendo benissimo con i biancocelesti: arruolato recentemente in Primavera, ha segnato il gol decisivo per la vittoria dei capitolini nell’ultima gara di campionato disputata contro il Genoa.

Quale occasione migliore per fare un punto della situazione con un grande protagonista del club di via Pazzano, il direttore generale, Emiliano Leva.

Buongiorno direttore, partirei con gli ultimi brillanti risultati della prima squadra. Proprio ieri, vi siete assicurati i quarti di finale di Coppa Italia, eliminando un duro avversario come il Morandi. Un grande risultato, non è vero?

“Assolutamente. Siamo molto contenti di poter continuare a competere su entrambi i fronti, campionato e coppa. 

La rosa è stata rinforzata con l’inserimento di un attaccante di livello come Federici e con i fratelli Lunghi, che potranno dare più sostanza tra centrocampo e difesa.

Solitamente, abbiamo accusato nel turno successivo alle fatiche del mercoledì e ai ragazzi e al mister ho chiesto maggiore attenzione in vista di domenica. 

Continuare a raccogliere punti in campionato per accorciare la classifica deve essere un nostro obiettivo.”

Emiliano Leva, dg Atletico Morena

 

Grazie al sostegno dei due presidenti, stai lavorando con continuità da molte stagioni. Come prosegue il vostro progetto societario? 

“I presidenti non ci hanno mai fatto mancare nulla, dandoci modo di lavorare con grande tranquillità. Chiedono a me e ai miei collaboratori semplicemente di rimanere attenti su tutti i fronti, dal settore giovanile alla prima squadra.

Formiamo gruppi con ragazzi che vogliano sposare il nostro progetto, rimanendo con noi per più anni. 

Per la prima squadra, invece, abbiamo un’età media molto bassa e ragazzi di prospettiva. Quest’anno, abbiamo inserito altri sette giocatori cresciuti nel nostro settore giovanile.”

Uno degli ultimi fiori all’occhiello dell’Atletico Morena è Cristian Cuzzarella, cresciuto da voi e adesso nuovo pilastro nel settore giovanile della Lazio. 

” Cristian ha fatto tutto il percorso con noi, fino all’approdo alla Lazio. Qualche anno fa, mi divertivo anche ad allenare e l’ho allenato per due anni a Morena. 

Un bravissimo ragazzo, che sento quotidianamente. Adesso si è affacciato nel mondo dei professionisti, sta facendo benissimo in Primavera e so che Sarri, talvolta, lo sta aggregando alla prima squadra. 

Gli faccio un grande in bocca al lupo per il proseguimento della sua carriera, augurandogli le migliori fortune.”

Avendolo allenato, quali sono le sue principali caratteristiche? Intravedevi già il suo talento? 

“Si vedeva che aveva qualcosa in più degli altri, per qualità tecniche e mentali. Vincemmo anche un campionato regionale con i 2006 con lui in squadra, conquistando la categoria Elite.

Io lo vedevo come esterno o dietro la prima punta, per sfruttare la sua rapidità. Adesso, sta giocando bene anche alla Lazio. Quest’anno è partito con l’Under 18 allenata da Francesco Punzi. 

Un altro che il nostro calcio lo conosce bene, avendo girato diverse squadre nei dilettanti, con una visione del calcio molto simile alla mia.”

A cura di Francesco Mancini