Lavinio Campoverde, parla bomber Cristofari: “A 34 anni il gol è un obiettivo secondario, io voglio vincere il campionato”

Lavinio Campoverde, parla bomber Cristofari: “A 34 anni il gol è un obiettivo secondario, io voglio vincere il campionato”

Promozione girone C

Arrivato dall’Eccellenza nella finestra invernale del calciomercato, Flavio Cristofari ha subito messo le cose in chiaro sulla sua qualità e fame di vittorie, semmai ci fosse stato qualche dubbio dopo un inizio di stagione non esaltante al Team Nuova Florida di Bussone.

Dopo i grandi trascorsi con la maglia del Cedial Lido dei Pini, toccando l’apice con la storica promozione nel massimo campionato regionale al termine della stagione 2014/2015, il forte attaccante si vuole ripetere a suon di gol con la matricola Lavinio Campoverde, formazione che sta dominando il girone C.

Eccole le parole del bomber pometino ai microfoni di Sport in Oro, dopo il primo fantastico mese alla corte di mister Antonelli.

Flavio, 8 gol in 4 partite.

Forse neanche tu potevi immaginare un inizio simile con la tua nuova maglia.

“Speravo ed ero convinto di partire bene, perché la squadra viveva un bel momento, era in testa e poi conoscevo già qualche ragazzo.

Direi però che quanto ho fatto in queste prime settimane è stato qualcosa che è andato oltre ogni mia più rosea aspettativa”.

Primi, imbattuti e con il miglior attacco dopo il girone di andata.

Arrivati a questo punto il vostro obiettivo sembra ormai chiaro.

“Non ci possiamo nascondere, la squadra è buona e il vantaggio che abbiamo sulla seconda è ottimo.

Non vogliamo più voltarci indietro, ma dovremmo essere bravi a giocarci ogni partita con la massima concentrazione, altrimenti possiamo perdere tutto il vantaggio”.

Nelle prossime tre gare affronterete due avversari ostici come Palocco e Sezze, e la vostra prima inseguitrice, quell’Atletico Morena che nell’ultimo mese e mezzo ha letteralmente cambiato passo.

Si può considerare come il momento decisivo della stagione?

“Soprattutto sotto il punto di vista psicologico possono essere gare molto importanti, perché se riusciremo a portarle a casa potrebbero darci ulteriore slancio, e darci ancora una maggiore consapevolezza nei nostri mezzi.

Anche dal punto di vista della classifica potranno essere determinanti, ma dopo mancheranno ancora tantissime partite e con i tre punti ci vuole davvero poco a rientrare in corsa”.

Dunque ritieni lo Sporting Genzano ancora una credibile antagonista?

“Assolutamente si, perché hanno una squadra troppo importante, costruita per vincere, e non molleranno così facilmente”.

Nella stagione 2014/2015 ottenni con la maglia del Cedial Lido dei Pini una storica promozione in Eccellenza, in un girone C molto competitivo.

Ci sono delle analogie tra quella squadra allenata allora da Panicci e tra questa guidata da Antonelli?

“Penso proprio di si, soprattutto se paragono i due ambienti.

In ambe due le occasioni ho trovato molta familiarità, dove davanti a tutto e a tutti c’è il bene del gruppo.

Sono caratteristiche fondamentali, soprattutto nel calcio d’oggi, dove i soldi sono sempre meno e dove è indispensabile ritrovare determinati valori.

Poi ho ritrovato anche Loreti e Recupero che erano con me a Lido dei Pini, dunque anche sotto quel punto di vista ci siamo.

Spero comunque di andare anche meglio rispetto a quella stagione, nella quale trionfammo nei play-off”.

Nel caso di un salto di categoria, pensi che questa sia una società poi in grado di restarci a quei livelli, come poi fatto dallo stesso Cedial?

“Me lo auguro per loro, perché se lo meritano.

Non è una società che dispone di un budget clamoroso, ma a mio avviso se continuano su questa strada, con questa competenza, organizzazione e voglia di fare, hanno tutte le carte in tavola per sostenere il passaggio ad una categoria più impegnativa come l’Eccellenza”.

Non poteva mancare una domanda sugli obiettivi personali.

Hai cominciato alla grandissima questa tua nuova avventura, e se continui così, passare le venti reti non sarà poi troppo difficile. Sei d’accordo?

“Magari arrivarci, ma il vero ed unico pensiero a questo punto del campionato è arrivare primi.

A 34 anni non so quante occasioni mi restano per poter conquistare un titolo, dunque ben vengano i gol ma l’obiettivo principale è vincere”.

 

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