A cura di Edoardo D’Angelo
A tu per tu con Alessandro Loconte tecnico dei blaugrana Under 16, con cui sta facendo un ottimo campionato, nonostante stia nel girone di ferro di questa categoria. Basti pensare che le prime quattro della classe non hanno bisogno di presentazioni: Trastevere che guida in testa. Ostia Mare è a pari merito a 37 punti proprio con la Vigor Perconti, e Accademia Calcio Roma. Ma il raggruppamento non finisce qui, perché ci sono tantissime squadre che nastri di partenza non erano così quotate come invece hanno dimostrato di essere. Tornando al protagonista di questa intervista, andiamo ad analizzare i numeri di una delle società più importanti del panorama laziale e non solo. Secondo Posto da spartire come detto precedentemente con i bianco viola, 38 gol all’attivo e 18 subiti. La vigor è reduce dalla vittoria interna allo Sporting Center ai danni della Patriana, e la volontà di proseguire questo cammino è tanta, anche se domani ad ospitare la squadra di Alessandro Loconte sarà la Polisportiva Carso sul proprio campo terroso temuto da tutte le compagini.
Queste le sue parole:
Mister cammino lineare, secondo posto in classifica saldo. Era questo il campionato che ti prospettavi?
” Come ogni percorso, il nostro è stato fino adesso ricco di imprevisti e di ostacoli ma la nostra forza sta nell’affrontarlo con un gruppo forte e solido che mi rende fiero di farne parte, con un grandi qualità emotive e relazionali e doti tecniche elevate. Manca ancora tanto alla fine, è presto per stabilire un bilancio “.
Girone competitivo, con le big che stanno rispettando i pronostici. Oltre a loro però tante outsider. C’è qualche squadra che ti ha sorpreso?
” Se il Beppe Viola viene soprannominato la Champions League del calcio giovanile, l’Elite possiamo paragonarla alla Serie A regionale, quindi le squadre sono tutte all’altezza. Nella prima parte credevo che la forbice fosse più ampia, invece il campo sta dimostrando che la competitività si sta alzando soprattutto nelle squadre che vogliono mantenere la categoria. Non so se si possa considerare un’outsider, ma il Pomezia è una squadra con individualità di alto livello, in quel momento allenata con una buona organizzazione da mister Furesi. Poi il Torrenova…con loro si suda sempre tanto “.
Che differenze ci sono tra l’Alessandro Loconte di ieri che allenava l’Under 14, e l’Alessandro Loconte di oggi che allena l’Under 16?
” Non credo che ci siano molte differenze, la mia identità è sempre la stessa. Credo che la vittoria sia frutto di una prestazione composta da: formazione del giocatore e gioco propositivo, da valorizzazione dei talenti e principi condivisi, dal dare valore all’errore e alla sconfitta. D’altra parte mi accorgo che l’esperienza che si acquisisce anno dopo anno in molte occasioni può risultare determinante nella lettura anticipata di dinamiche che si creano dentro e fuori dal campo “.
Che differenze hai riscontrato tra i due campionati?
” Entrambe sono categorie affascinanti. Le differenze più evidenti sono nella durata e nel ritmo della gara. Nell’Under 14 i tempi da 35 minuti fanno sì che ogni azione ed ogni episodio possano risultare determinanti, mentre nel tempo complessivo di 80 minuti accade più spesso che in under 16 il risultato si discosti meno dalla prestazione. L’aspetto condizionale dei ragazzi più grandi alza moltissimo il ritmo di gioco. Ciò che manca nell’under 16 è il fascino degli incontri con le società professionistiche “.
Il Beppe Viola è sempre protagonista nel calcio giovanile e tu, con il tuo gruppo, lo avete disputato alla grande. Quanto ti è servito il periodo del Beppe Viola per conoscere i ragazzi che poi stai allenando quest’anno?
” La scelta del Presidente di affidarmi la squadra per il Beppe Viola inizialmente poteva sembrare un rischio in termini di risultato, dopo che il gruppo aveva lavorato bene per un anno intero con un altro staff, ma è stata presa per accelerare il lavoro nella progettazione dell’anno in corso “.
Personalmente quanto è servito a mister Loconte disputare dalla panchina la Champion’s League del calcio giovanile? Che ricordi hai di questa splendida kermesse?
” Per me è stata un’iniezione di fiducia e mi ha dato la possibilità di conoscere molti ragazzi che non avevo allenato in passato, oltre all’opportunità di vivere un torneo così importante.
Porterò sempre con me l’esperienza di tutto il cammino e l’emozione della finale. Grazie al lavoro del vostro staff che ci ha fatto sentire protagonisti di un grande evento sportivo “.