MAURO FIA, ORGOGLIO PONTINO: “SONO PRONTO PER UNA BIG, MA PRIMA SALVO IL SAN DONATO”

MAURO FIA, ORGOGLIO PONTINO: “SONO PRONTO PER UNA BIG, MA PRIMA SALVO IL SAN DONATO”

a cura di Massimo Confortini

E’ uno dei grandi protagonisti di questa stagione. Nel San Donato Pontino segna a raffica, e la sua costanza di rendimento gli ha anche aperto le porte della Rappresentativa degli Allievi del Lazio. Lui è Mauro Fia, talento cristallino classe ’97, gioiello prezioso nato e cresciuto nel club granata, che undici anni fa cominciò a coltivarlo nella scuola calcio. Lo abbiamo contattato per conoscerlo meglio.

 

Ciao Mauro, è stata una settimana importante per il San Donato Pontino, ma soprattutto per te…

Si, considerato che domenica scorsa abbiamo battuto la Nuova Tor Tre Teste ed ho segnato il gol decisivo. E’ stata una grande soddisfazione, probabilmente la rete più importante dell’anno. Ci stiamo giocando la salvezza e sono stati tre punti pesanti, al termine di una gara non spettacolare, ma che siamo riusciti ad interpretare bene.

Quindici gol in campionato per te. Qual è stato il più bello?

Di sicuro quello al Palestrina, quando ho segnato al volo da metà campo. Abbiamo vinto per 3-0 ed ho anche realizzato una tripletta. Quello però è stato sicuramente il gol più bello.

Quali sono le tue caratteristiche principali? E a chi ti ispiri?

Sono un mancino molto fantasioso. Mi piace girare intorno alla prima punta, un classico numero 10. Sono tifoso milanista, ma il mio idolo è Marco Reus, un grande interprete del ruolo.

Domenica prossima vi attende l’impegnativa trasferta al campo “Roma”, contro l’unico giocatore del Girone che ha segnato più di te…

Si, con Edu Loglio della Romulea ci siamo già visti in settimana in Rappresentativa, e ci abbiamo anche scherzato su. Sono sicuro che sarà una grande partita con tanti gol, di certo non sarà una gara semplice.

A proposito di Rappresentativa, il C.T. Macidonio ti ha più volte convocato. Come stai vivendo questa avventura?

Con grande orgoglio. Sono l’unico rappresentate della provincia di Latina, e questo per me significa molto, è una bella avventura.

Tanti, tantissimi anni a San Donato Pontino. E’ una realtà che ti soddisfa a pieno oppure hai ambizioni ulteriori di crescita?

A San Donato sono cresciuto: undici anni con la stessa maglia non sono un dettaglio. Anche lo scorso anno ho fatto bene, segnando 25 gol, ed attirando l’interesse del Latina. Però, quando ho provato con i nerazzurri non mi sono trovato bene, e sono tornato a casa. Probabilmente non ero pronto, troppo legato al San Donato, ma dopo questa stagione mi sento in grado di poter ambire ad un salto importante. E’ possibile che sia il mio ultimo anno in maglia granata.

A proposito di salvezza, attualmente siete dodicesimi, in zona playout. Qual è la diretta avversaria che temete di più?

Forse l’Anziolavinio, vista la grande rivalità che c’è tra le nostre squadre. Ma anche il Certosa è una squadra imprevedibile. Ci sarà da lottare.

Un ultima domanda: qual è la squadra che ti ha colpito di più in questa stagione?

Senza dubbio il Savio. Non capisco come faccia ad avere un solo punto di vantaggio sulla seconda, visto che per me è di gran lunga la più forte di tutte. Quando è venuto a giocare qui ha vinto in scioltezza nonostante la difficoltà del nostro campo, giocando un gran calcio e facendo una grande figura.

Grazie Mauro, e complimenti per la tua grande stagione.

Grazie mille a voi!