Monterosi, gli auguri di fine anno di patron Capponi: “Che le scuole calcio diventino scuole di vita, disseppelliamo l’etica”

Monterosi, gli auguri di fine anno di patron Capponi: “Che le scuole calcio diventino scuole di vita, disseppelliamo l’etica”

Poetico e prosaico, sognatore ed allo stesso tempo realista.

Un vincente.

Un vulcano di idee e progetti che stanno facendo vivere un sogno al Monterosi che si chiama Lega Pro.

Un sogno che lui stesso vuole trasformare in realtà.

Il presidente Luciano Capponi è il vero simbolo del Monterosi Fc e di un calcio che vuole cambiare.
Il numero uno regala auguri a tutti gli sportivi in un’intervista che parla di passato, presente ma soprattutto futuro.

Presidente Capponi, come dice lei ‘rieccolo’ il Natale.

Per il Monterosi si chiude un 2016 davvero entusiasmante per lei e per la società…

“Ci portiamo nel cuore la promozione in D e quasi la vetta alla fine del girone d’andata.

L’entusiasmo è il pane quotidiano di ogni giorno, è il motore del nostro progetto.

Lo staff, la squadra e tutto l’organico si nutrono d’entusiasmo in un clima familiare e senza gerarchie.

Come credo debba essere un GIOCO”.

La squadra ha chiuso l’anno ed il girone d’andata al secondo posto, appena un punto dietro al Rieti.

Il pensiero corre già ai tre scontri diretti (L’Aquila, Rieti stessa ed Ostiamare) con i quali inizierà il 2017.

“Il pensiero vuole correre ma noi glielo impediamo, viviamo  giorno dopo giorno in assoluta serenità e ci godiamo le feste.

Ci accorgeremo di giocare  contro l’Aquila solo alle 14,30 dell’8 Gennaio”.

Dall’Eccellenza al sogno Lega Pro in appena dodici mesi.

Qualche maligno considera Monterosi una piazza inadeguata per fare calcio professionistico.

Spieghiamo loro che il calcio di oggi non si fa più col numero di spettatori (basti vedere le presenze allo stadio dalla serie A alla Lega Pro) ma coi progetti seri e di qualità come quello del Monterosi?

“Un progetto necessita di molti punti disseminati sull’orizzonte in ordine sparso ma che alla fine convergono in un unico punto.

E per fare ciò occorre tempo e tanta costanza, accettando i ritardi e le difficoltà inevitabili.

Ma se la determinazione è permanente, prima o poi i risultati ti premiano.

Bisogna essere capaci di sognare, come fa un pittore o un musicista.

Prima il colore non c’era e poi c’è!

Prima il silenzio grondava e poi la melodia appare.

Chi diceva che volare era impossibile ha dovuto ricredersi.

Io mi considero un apripista alla scoperta continua di discese innevate mai solcate”.

Mentre la squadra si gioca un campionato di serie D, Luciano Capponi ed i suoi più stretti collaboratori stanno già lavorando al futuro.

Vero presidente?

“E’ la realtà dell’orizzonte, punteggiata di possibilità, l’ho già detto.

Il futuro, che è un’incognita, merita strategie lungimiranti in barba al tempo, alla frenesia del “mordi e fuggi”.

Concludiamo con un augurio, alla squadra ed a tutti gli sportivi…

“Mi auguro che le scuole calcio diventino scuole di vita, com’è giusto e necessario.

Che siano l’emblema di un’etica sepolta sotto la globalizzazione e gli stolti comportamenti. Perché il futuro sono i nostri figli.

Proviamo a cambiare il calcio direbbe “NO FAIR NO PLAY”, ma lo dico pure io.

Anzi, lo diciamo noi del Monterosi FC.

Che il tifo sia uno “spasso” e non una malattia.

Si istituiscano campi di lavoro per gli ultras (che tra l’altro non sono tanti) e gli si prospettino realtà accettabili e non violente.

Un sogno? Bèh, cominciamo a lavorarci.

L’augurio è uno solo: Pace fratelli, su questa Terra dilaniata dalla follia e stritolata dai condizionamenti e da REGOLE spesso così feroci da essere demenziali.

Buon senso, rispetto, ed onestà: una formula vincente”.

 

(Ufficio Stampa Monterosi FC)