Di Liliana Nicoletta
I microfoni di “Sport In Oro” hanno raccolto le dichiarazioni di Leonardo Mencio, giocatore che milita nel campionato di Promozione con la maglia della Polisportiva Monti Cimini. Di seguito le sue dichiarazioni:
Buongiorno Leonardo.
Illustraci questo progetto del Monti Cimini e cosa ti ha maggiormente colpito ?
“Questo è un progetto nato da una fusione di quattro società di paesi vicini, quali Soriano, Vallerano, Vasanello e Vignanello.
Qui ci sono vari obiettivi tra cui quello di creare anche un serio settore giovanile.
La voglia di crescere c’è e l’impegno anche, basta dare uno sguardo alle operazioni di mercato portate in atto dalla società”.
Cosa è cambiato con l’ arrivo di mister Scarfini?
“Con l’avvento del mister è cambiata un po’, quella che era, la nostra mentalità.
Con lui abbiamo ottenuto più fiducia ma soprattutto la consapevolezza dei nostri mezzi.
Abbiamo apportato anche delle modifiche a quello che era il nostro modo di giocare, siamo più grintosi e questo ci ha permesso di apportare, sotto direttive del mister, un metodo di gioco più offensivo”.
Pensi che la rosa attuale possa combattere per il primo posto o il Montespaccato o Play Eur hanno qualcosa in più ?
“Credo che la nostra rosa possa competere con tutte le altre compagini che comprendono la nostra categoria.
Non siamo inferiori a nessuna squadra; il nostro è un ottimo gruppo”.
Che livello hai trovato in questo campionato dopo che hai giocato per diversi anni tra Eccellenza e Serie C ?
“Dopo anni di Serie C ed Eccellenza, mi sono imbattuto nel mondo della Promozione. Qui non ho trovato un livello basso ma tutte squadre ben organizzate.
E’ normale che in un raggruppamento vasto come quello della Promozione sia possibile trovare un gruppetto di squadre con qualcosa in più, parlo anche solo di un sistema organizzativo che gli ha permesso di staccarsi un po’ dal gruppo”.
Qual è l’ avversaria che per ora vi ha messo più in difficoltà e quale secondo te è il giocatore più forte con il quale ti sei scontrato?
“Credo che la squadra che ci ha messo più in difficoltà sia stata la Play Eur. Penso tuttavia, che questa difficoltà sia dovuta per lo più, ad un demerito nostro, nella seconda frazione di gioco.
Nel secondo tempo, infatti, siamo andati molto sottotono e questo ha permesso loro di giocare con più tranquillità riuscendo poi nel finale a vincere il match.
Per quanto riguarda il giocatore più forte, mi ha impressionato Barile perché ha delle grandi doti che ho avuto modo di sperimentare anche nelle passate stagioni in Eccellenza”.