Non chiamatela favola: in corsa per i play off c’è anche l’Aprilia

Non chiamatela favola: in corsa per i play off c’è anche l’Aprilia

Mauro Venturi all. Aprilia

Di Alessandro Bastianelli.

C’è una squadra nella parte sinistra della classifica che sta sovvertendo ogni pronostico.

Partita per salvarsi, e con pochi risultati positivi nelle prime giornate, l’Aprilia si è rapidamente imposta come una delle squadre più organizzate e toste del campionato. Rognosa, per capirsi, ostica da affrontare per tutti, l’Aprilia è una delle migliori compagini per rendimento del Girone G di Serie D.

D’altronde basta leggere e analizzare i numeri e fare una semplice proiezione: se il campionato dell’Aprilia fosse partito alla quinta giornata, dalla vittoria con il Monterosi (0 – 1), oggi l’Aprilia avrebbe gli stessi punti dell’Atletico (28), e sarebbe seconda in classifica a 4 lunghezze dal Rieti (32) davanti a compagini come Latina (27) e Trastevere (24).

Andrea Casimirri, asso dell'Aprilia
Andrea Casimirri, asso dell’Aprilia

Sono giochini semplici semplici, ma rendono bene quanto la compagine allenata da Venturi stia facendo un campionato sensazionale, sopra le righe: dalla quinta giornata al giro di boa, l’Aprilia ha fatto 28 punti, vincendo otto partite, pareggiandone 4 e fermandosi soltanto una volta, a cospetto del Rieti in casa.

Numeri incredibili per una squadra allestita con risorse limitate, ma con grandissima intelligenza da parte di Ciro Montella e Mauro Venturi. Rispetto alla scorsa annata, culminata con la vittoria dei play off di Eccellenza, sono partiti i Caruso, Bussi, Scibilia e Mancini, degnamente sostituiti dal furetto Bosi e dai giovanissimi Del Moro e Valentini, quest’ultimo unico difensore centrale classe ’99 che ha giocato con una certa continuità in campionato, dotato di qualità formidabili (non a caso è di proprietà della Sambenedettese).sossai

Sono stati mantenuti, e valorizzati, i giovani del luogo, cresciuti nel vivaio biancoceleste: i vari Cioè, Sterpone e Zeccolella (’96), l’affidabile Sossai (’94) e i giovani terribili come Fortunato, Maola (’97) e Bencivenga (’98), tutti titolari fissi di una compagine dall’età media bassissima.

A segnare ci pensano due dei migliori interpreti della categoria: Daniele Bosi e Andrea Casimirri, poco più che venticinquenni, stanno vivendo i rispettivi migliori momenti della carriera, ed insieme hanno segnato qualcosa come 17 reti. Sono la terza coppia più prolifica del campionato.

Il vero segreto di questa squadra però sta in panchina, dove c’è un giovane allenatore che si sta strappando le soddisfazioni che merita. Venturi ha saputo dare non solo un’identità, ma anche un’anima alle Rondinelle, che giocano come undici guerrieri, occupano tutte le zone del campo e sanno sempre cosa fare, eseguendolo con velocità ed intelligenza. Bravissimo oltretutto a preparare le partite, lo confermano gli scalpi rubati a Monterosi, Latina, Cassino, Nuorese, Ostiamare e Trastevere.

Adesso occorrerà vedere quali sono le ambizioni dell’Aprilia. Condizione mutevole e legata a dinamiche estranee al campo, chiamasi budget, l’ambizione dell’Aprilia era quella di ottenere una salvezza tranquilla, ma oggi può maturare la possibilità di fare di più, di slanciarsi oltre quanto raccolto.

Daniele Fortunato
Daniele Fortunato

Se l’Aprilia continua con questo ritmo, può davvero fare i play off nel Girone G, nonostante la folta concorrenza in zona nobile. Per farlo però, Venturi e compagni dovranno lavorare moltissimo sulla psicologia.

Diventare consapevoli di ciò che si può fare, piuttosto che ragionare e riposarsi su quel che si è fatto, accontentandosi così di una salvezza che ormai è più che alla portata.

E’ proprio questa la missione delle Rondinelle, quanto mai in condizione di spiccare il volo.