A cura di Tia Colantuono.
Sorpasso.
Era forse la sfida più interessante di questa ventitreesima giornata di Campionato, Nuova Itri e Serpentara Bellegra Olevano non hanno deluso le aspettative degli addetti ai lavori.
Alta la posta in palio: la possibilità di agganciare il Colleferro o addirittura di scippargli la testa della classifica.
L’ha spuntata la formazione di mister Alessandro Parisella che, grazie alle reti di Fiore e Calemme, si gode in solitaria un primato che ha dell’inverosimile, nonché la quinta vittoria consecutiva.
Sogni temporaneamente infranti per l’ex capolista Colleferro che pareggia nel derby e per il Serpentara di Fabio Lucidi che, dopo la “nona sinfonia” (così l’hanno ironicamente definita), stona per l’appunto in casa della sorprendente Nuova Itri, neopromossa a pieni voti.
C’era d’aspettarselo? Il calcio non è una scienza esatta, vive di equilibri sottili, di “eccezioni alla regola”.
Ne parliamo con l’eroe di giornata, il tecnico Parisella, raggiunto telefonicamente a fine gara.
Mister, una domenica da incorniciare: quinto successo consecutivo e vetta in solitaria.
Mi descrive le emozioni di questo momento?
“Sto provando delle emozioni bellissime.
Questa è la nostra favola, un sogno ad occhi aperti, spero che nessuno ci venga a svegliare”.
E’ eccessivo definire quella odierna come “la partita della svolta”?
“Ne mancano troppe per definirla tale.
Abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con tutte le nostre avversarie, di non dover temere le grandi squadre, abbiamo le qualità necessarie per poter impensierire chiunque”.
E’ un successo importante soprattutto perché maturato ai danni della squadra forse più in forma del momento, reduce da ben 9 vittorie consecutive.
Cosa ha prevalso contro il Serpentara? Cosa vi ha permesso di vincere?
“Senza alcun dubbio la gestione della partita.
Ci siamo adattati al loro gioco, il Serpentara ha un ottimo reparto difensivo, abbiamo cercato di sfruttare al meglio le ripartenze e di giocare tra le linee.
Non abbiamo sprecato nulla, due reti a fronte delle due distrazioni degli avversari, la prima su calcio d’angolo e la seconda su contropiede.
La classifica parla chiaro.
Mister, scongiuri a parte, quante possibilità avete di vincere il titolo ad oggi?
“Le stesse di Colleferro e Serpentara.
Ogni domenica può accadere qualcosa di imprevisto, niente è definito, i giochi sono apertissimi.
Ci attendono sulla carta tre sfide adrenaliniche ma pericolose, verificheremo a breve se saremo o meno all’altezza del posto che occupiamo”.
Un cammino così serrato era stato preventivato ad inizio stagione?
“Assolutamente no.
Abbiamo sempre e solo parlato di salvezza, di quota 40 punti; ora qualcosa è cambiato, abbiamo dimostrato il nostro valore, ma, come ogni settimana, ho già vietato ai miei ragazzi di fare i conti con la classifica.
Non voglio correre il rischio di nutrire aspettative troppo alte, dobbiamo continuare a ragionare partita dopo partita, è un atteggiamento umile e che soprattutto finora ha pagato”.
Chi è la vostra diretta concorrente? Le chiedo un solo nome e perché.
“Colleferro.
E’ una squadra importante, navigata, che può contare su individualità di tutto rispetto che possono fare la differenza, chiudere una partita insidiosa, stravolgere il risultato”.
A chi si riferisce direttamente?
“Parlo di gente del calibro di Morelli, Neri, Sfanò, giocatori abituati a vincere”.
Da allenatore cosa pensa del terremoto che ha fatto ballare la panchina di Fraioli?
“Credo che un risultato negativo non possa mettere in discussione un intero girone di andata giocato al alti livelli, penso piuttosto che dietro l’esonero di Fraioli ci siano motivazioni che non hanno nulla a che vedere con l’aspetto tecnico-tattico”.
Come giudica questo Campionato di Eccellenza?
“Un campionato nel campionato, mi spiego: credo ci sia troppo divario tra le squadre di testa e quelle che militano nelle parti basse, manca un gruppo di centro, i punti in classifica ne sono la prova”.
Qual è la squadra spartiacque?
“Il Lariano”.
54 punti all’attivo, a +1 sul Colleferro. Quali sono i meriti di mister Parisella?
“Quello di aver amalgamato bene gli under all’interno del gruppo che è lo stesso dello scorso anno, di aver adottato sempre un sistema di gioco adatto alle loro qualità e di averli sempre motivati a credere nelle loro possibilità”.
Domenica prossima vi attende una trasferta complicata, riuscirete a battere il Cassino e mantenere il primato?
“Le garantisco che faremo il possibile.
Il Cassino ha avuto qualche problema di recente, ma resta una grande squadra, che cercherà di fare bella figura contro la prima della classifica anche per risollevare gli umori dell’ambiente che è sempre tra i più caldi”.
Mister che voto merita la sua squadra a fronte del cammino compiuto finora?
“Un meritano 9.
Abbiamo imparato a gestire al meglio e con tranquillità ogni situazione, dalle più semplici alle più complicate, il che non è cosa da poco”.
In conclusione, qual è il sogno nel cassetto di mister Parisella calcisticamente parlando?
“Quello di portare il più lontano possibile questo splendido gruppo”.