Chilometri e chilometri consumati su quella fascia, lavorando ogni giorno con intensità ed applicazione.
Da quasi due stagioni, Danilo Amici è alle dipendenze di mister Marco Russo che lo impiega con regolarità sulla corsia di destra, venendo costantemente ripagato da prestazioni di grande efficacia e solidità.
Cresciuto nei floridi settori giovanili di Savio ed Atletico 2000, il calciatore romano ha poi vissuto un’esperienza a Frascati con la maglia della LVPA, esordendo in Eccellenza con i castellani allora guidati da Federico Pace.
Quella attuale è per lui la seconda annata con i colori neroverdi e da qualche settimana a questa parte il Girone B, dominato in lungo ed in largo dal Sora, sta innescando una gran bagarre per la conquista della piazza d’onore.
Il Certosa, che ha più che dimezzato lo svantaggio nei confronti del Gaeta, adesso punta decisamente alla conquista dell’obiettivo ed Amici non lo nasconde affatto.
Nel frattempo, Danilo coltiva gli studi (è iscritto al quinto anno di un Istituto Tecnico Commerciale Finanza & Marketing) ed oltre a lavorare per costruirsi un avvenire in un ambito che gli piace, sogna anche di vivere un giorno esperienze calcistiche nelle categorie superiori.
Sei al Certosa da circa un anno e mezzo.
Fino a questo momento qual è il tuo bilancio in neroverde e quali differenze rispetto alla precedente esperienza frascatana?
“Nella LVPA forse c’erano una maggior pressione ed una tensione latente causata dagli obiettivi che si dovevano raggiungere, mentre qui il clima è molto più disteso.
Mister Pace era senza dubbio un tecnico molto preparato, ma se non ti vedeva come giocatore non ti concedeva troppo spazio.
Con mister Russo c’è maggior dialogo, lui non si fa problemi ad ascoltare le opinioni di tutti”.
Finora hai mostrato grande duttilità in campo, giocando all’occorrenza anche da centrale in una difesa a tre, oltre che da esterno a tutta fascia.
Quale ruolo senti più affine alle tue caratteristiche?
“Se dipendesse da me, sceglierei sempre di essere impiegato come terzino destro.
Questo ruolo lo prediligo da sempre.
Mi piace interpretare sia la fase difensiva che quella offensiva, dove posso dare un supporto ai miei compagni attraverso le sovrapposizioni.
Difensivamente parlando, sento di essere migliorato molto da un anno a questa parte”.
State attraversando un ottimo momento ed il successo nel derby di domenica scorsa con la Vigor Perconti vi ha portato a soli tre punti dal secondo posto.
Cosa vi siete detti nello spogliatoio in questi giorni?
“E’ già da un po’ di tempo che il mister ci sprona, dicendoci che questo ambitissimo secondo posto possiamo conquistarlo.
D’altronde, noi e le nostre rivali siamo tutti lì a breve distanza e credo che l’intero girone abbia ormai capito che noi ci siamo e che non molleremo fino alla fine”.
Ormai non vi nascondete più.
“Assolutamente no, vogliamo il secondo posto e daremo il massimo per prendercelo”.
Domenica tornerete a giocare tra le mura amiche per affrontare l’Audace.
Come la state preparando?
“Sappiamo che loro sono una squadra molto ostica, anche se è stata completamente rinnovata rispetto alla fase iniziale del torneo.
A prescindere da chi ci troviamo di fronte, noi proviamo sempre ad esprimere il nostro gioco e così faremo anche domenica.
Il messaggio poi deve essere chiaro: giocheremo in casa nostra e lì non si passa”.
Pur essendo ancora giovanissimo, hai già all’attivo un buon numero di presenze nel massimo campionato regionale.
Quanto ti senti cresciuto nelle ultime due stagioni?
“Provo dentro di me la sensazione di essere maturato molto da quando ho cominciato a giocatore con i grandi.
Già l’esperienza di Frascati, dove ero venuto a contatto con calciatori dagli importanti trascorsi calcistici, mi aveva arricchito molto.
Ora penso di aver compiuto un ulteriore step nel mio percorso”.
Anche la rosa del Certosa è composta da tanti grandi calciatori.
Quali sono i compagni a cui ti senti più legato?
“In squadra sono tutti dei bravi ragazzi ed i giocatori più esperti non si tirano mai indietro quando si tratta di darti un consiglio.
Tutti, dal primo all’ultimo, mostrano sempre un atteggiamento positivo e nessuno ti carica mai di pressioni esagerate, se commetti un errore.
Mi trovo davvero bene con tutti.
Poi, se devo fare qualche nome, faccio quelli di Ciuferri e di Ciriachi.
Con Massimo e Nicolò c’è un bellissimo rapporto, anche al di fuori del terreno di gioco”.
Quali sono i tuoi obiettivi personali nel calcio e nella vita?
“Calcisticamente parlando, mi piacerebbe salire di categoria.
Attenzione, già l’Eccellenza rappresenta un grande traguardo e sono fiero di esserci arrivato, però so di poter dare di più e spero che questo un giorno mi permetta di arrivare nelle categorie superiori.
Per quanto riguarda il resto, voglio completare gli studi e riuscire a lavorare in futuro in ambito finanziario.
Mi piacciono le discipline economiche”.