­­­­Ostiamare, la determinazione di Milani: “Dal Grosseto in poi è cominciato un altro campionato. Girone equilibrato, bisogna credere nelle nostre potenzialità”

­­­­Ostiamare, la determinazione di Milani: “Dal Grosseto in poi è cominciato un altro campionato. Girone equilibrato, bisogna credere nelle nostre potenzialità”

A cura di: Francesco Mafera

(Foto Claudio Spadolini)

 Uno dei giocatori che si sta facendo notare maggiormente in questo periodo per la sua incidenza nelle grandi partite è Simone Milani dell’Ostiamare. L’uomo dai gol pesanti che sta dando un apporto fondamentale ai lidensi, per la loro risalita in classifica.

Domenica, dopo quello contro il Grosseto, è arrivato un altro gol vittoria contro il Poggibonsi terzo in classifica. Trascinatore non solo dentro ma anche fuori dal campo, l’attaccante biancoviola ha rilasciato dichiarazioni che hanno fatto trasparire l’idea di una mentalità di grande impatto e da infondere a tutta la squadra.

 

Simone, state andando alla grande dopo la crisi di ottobre. Quando è arrivata la svolta?

“Sicuramente la partita della svolta è stata quella con il Grosseto. Lo sapevamo di poter fare qualcosa di importante e quando abbiamo giocato contro di loro, ci siamo resi conto di essere in grado di andare oltre a quello che avevamo fatto fino a quel momento”.

 

Momento positivo dal punto di vista non solo del collettivo ma anche personale. Gol al Grosseto, gol al Poggibonsi, entrambi decisivi. Insomma, segni solo gol pesanti..

“Si, ogni volta che ho segnato, è arrivato poi un risultato importante. Però il merito va a tutta la squadra per la compattezza che ha saputo dimostrare e che prima non c’era. Questo ci sta portando a giocare tutte le altre partite diversamente da quelle precedenti. Non stavamo facendo bene, ma abbiamo fatto in fetta a capirlo. Questo compensa anche il fatto di aver avuto delle partite in cui ci sono mancati dei punti che meritavamo e che alla fine non arrivavano. Adesso ce li stiamo prendendo contro squadre che sulla carta sono più forti di noi.

Anche noi, comunque, conosciamo il nostro valore ed è giusto aver ottenuto questi risultati. Il calcio a volte ti toglie, ma poi ti ridà sempre”.

 

Vittoria con il Grosseto ma soprattutto con Arezzo e Poggibonsi. Sono questi dei risultati che potrebbero ridefinire i vostri obiettivi vista la loro portata?

“Sicuramente il nostro obiettivo è sempre stato quello di pensare in grande. Poi, purtroppo, ci siamo dovuti calare nella realtà della posizione nella quale ci trovavamo. Ma quando vinci partite di questo calibro, capisci che il campionato è equilibrato. In un girone nel quale si gioca a calcio e ci sono squadre e società organizzate che anche se spendono meno di altre, si dimostrano comunque all’altezza. Vincere a Poggibonsi ti fa capire che c’è equilibrio e di conseguenza che il nostro livello è alto. Se però si vuol fare qualcosa di importante, questa convinzione deve rimanere intatta, seppur ci sia bisogno di rimanere con i piedi terra porché questa è una caratteristica che ti porta lontano”.

 

E adesso vi attende la Pianese. Se da questa partita dovesse emergere un buon risultato, pensi che possa essere considerata quella della consacrazione definitiva?

“Diciamo di sì, anche se bisogna sempre sapersi confermare. Non serve vincere contro le prime, se dopo perdi con quelle che stanno dietro. Bisognerà sempre dimostrare. Però, chiaramente, un risultato positivo ci potrà dare la carica giusta per affrontare l’altro big match che seguirà, quello contro il Follonica Gavorrano.

Poi nel girone di ritorno sarà tutta un’altra storia. Ma finire quello di andata nel migliore dei modi, ti da tanta forza per l’inizio di quello nuovo”.

 

Dal mercato vi aspettate l’arrivo di qualche innesto in particolare? 

“Secondo me la squadra è già forte così. Puntiamo molto sui recuperi. Con il ritorno di tutti, posso già dire che la nostra è una squadra forte. Abbiamo avuto una serie di defezioni dovute a diverse problematiche e non essere mai al completo ti crea delle difficoltà. Poi abbiamo una lista molto lunga di giovani veramente forti, quindi quando hai un gruppo che ha ritrovato compattezza e segue la strada giusta, si possono fare cose molto positive. Se poi arriva qualche giocatore a darci una mano, è sempre meglio averlo che non averlo. Soprattutto nei momenti di difficoltà. La priorità rimane comunque il recupero di tutti per finire bene il girone di andata e iniziare quello di ritorno meglio di come avevamo fatto all’inizio del campionato”.