Roberto Di Paolo, uno dei presidenti più vincenti del calcio laziale degli ultimi trent’anni, ha fatto ufficialmente il suo ingresso nell’Ostiamare.
La notizia, che circolava ormai da qualche settimana nel nostro ambiente sotto forma di rumor, esplode con tutta la sua forza in un’afosa mattinata di fine giugno.
Per tante stagioni il nome dell’imprenditore romano è stato sinonimo di successi.
Chiedere per informazioni dalle parti di Monterotondo, Ostia, Soriano nel Cimino e Civitavecchia, tanto per citare alcune delle piazze dove il suo arrivo ha immediatamente catapultato la squadra locale nella categoria superiore.
Tra tutte queste però Ostia ha sempre avuto un significato particolare per Di Paolo che nel 2003 riportò in Serie D i colori biancoviola prima dell’inizio dell’era-Lardone.
Un passaggio di consegne che adesso si rinnova con lo stesso patron di origini partenopee pronto a riaccogliere in via Amenduni Di Paolo per rilanciare le ambizioni dei lidensi.
Nella prima stagione Di Paolo si occuperà in esclusiva della prima squadra e della formazione Juniores con un ruolo che potrebbe essere definito da vicepresidente (anche se per sua stessa ammissione le cariche e le definizioni sono relative ed in realtà gli interessano relativamente), lasciando a Luigi Lardone ed il suo staff continueranno ad avere piena responsabilità sulla gestione del settore giovanile biancoviola.
Successivamente il club dovrebbe finire per intero nelle mani della famiglia Di Paolo con il figlio Alessandro, ideatore e primo motore dell’accordo tra le parti, pronto ad assumere un ruolo pienamente operativo.
“Se sono tornato ad Ostia, il merito è tutto di Alessandro – commenta ai nostri microfoni Di Paolo – E’ stato lui a volere fortemente questo accordo e forse era destino che tornassi qui dopo quasi vent’anni.
Nel presidente Luigi Lardone ho trovato una persona squisita e tra persone perbene non è stato difficile raggiungere un’intesa, per questo lo ringrazio davvero”.
Una serie infinita di successi nel calcio laziale, ma Ostia ha sempre rappresentato qualcosa di speciale per Di Paolo.
“E’ vero, ho vinto molto e per ognuna delle piazze in cui l’ho fatto provo grande affetto – conferma Di Paolo – Questo luogo però è diverso.
Per me è come il primo amore, non si scorda mai.
Ad Ostia sono legato da mille ricordi ed uno particolare, concedetemelo, desidero riferirlo ad Umberto Carmelino, che questa maglia l’ha indossata con grande onore e che è sempre presente nel mio cuore”.
Già dalle prime indiscrezioni legate al suo possibile ritorno, i tifosi lidensi sono andati in fibrillazione.
“Loro mi conoscono, sanno che io voglio vincere ed il mio sogno è quello di portare il club in Serie C – prosegue Di Paolo – Non so se ci riusciremo già nella prima stagione, che sarà di costruzione, ma l’obiettivo è quello e non mi nascondo.
D’altronde, fa parte della mia natura puntare sempre al massimo”.
Dello staff farà parte anche il direttore sportivo Nicolucci, da sempre al fianco di Di Paolo: “Marcello è uno di famiglia, è molto più che un semplice collaboratore per me”.
Per il ruolo di allenatore, infine, la scelta è caduta sull’ex Trastevere, Lanusei e Torres, Aldo Gardini.
“Aldo è un grande lavoratore ed un tecnico molto preparato e competente – chiosa Di Paolo – Siamo convinti di aver fatto la scelta giusta, puntando su di lui”.