PANELLA: “METTIAMOCI VOGLIA ED IL SECONDO POSTO SARA’ NOSTRO!”

PANELLA: “METTIAMOCI VOGLIA ED IL SECONDO POSTO SARA’ NOSTRO!”

Dopo il giro di boa qualcosa è scattato nella testa dei calciatori dell’Albalonga.

Non che il girone d’andata degli azzurri fosse stato negativo, anzi.

Qualcosa però è cambiato ed un dato inequivocabilmente lo certifica: nelle ultime sette partite la squadra di Lauretti ha accusato solo un passaggio a vuoto, a Lariano, vincendo tutte le altre.

Il periodo felice e l’atmosfera di grande soddisfazione che si respira dalle parti del Pio XII è alimentata anche dalla rimonta ai danni del Colleferro che sino ad un paio di settimane fa sembrava ormai poco meno di un miraggio e che ora invece è lì a sole quattro lunghezze e con uno scontro diretto che si giocherà in piazza Monsignor Guerrucci tra poco più di due mesi si può tranquillamente indurre in tentazione e far correre la fantasia.

Ruggero Panella ha consegnato tre punti di platino ai suoi con un guizzo ad una manciata di minuti dal termine.

Centrocampista tra i più continui ed affidabili della nostra regione, lui sa come si arriva al traguardo.

Sfogliare gli almanacchi per crederlo.

Con lui abbiamo analizzato il momento dei castellani.

 

Panella, possiamo dire che l’Albalonga ha ormai trovato una sua quadratura?

“Penso di sì.

In effetti, anche nel girone d’andata ci eravamo comportati bene, però credo che adesso, grazie a qualche accorgimento tattico e ad una testa diversa, siamo cresciuti molto”.

Adesso avete messo nel mirino il secondo posto.

“Ad inizio stagione, vista la presenza di una corazzata come la Lupa Castelli Romani, pensavamo di recitare un ruolo da outsider.

Avevamo cominciato bene la stagione, poi dopo la sconfitta con il Colleferro e la loro striscia di vittorie consecutive siamo scivolati a nove punti da loro.

Adesso la situazione è cambiata, anche loro hanno avuto una flessione e noi ci siamo rifatti sotto”.

A più riprese è stato sottolineato un aspetto relativo al vostro campionato, ossia che il non dover essere per forza competitivi per il successo finale vi abbia molto aiutati dal punto di vista psicologico.

E’ d’accordo con questa tesi?

“Sì, concordo.

Negli anni passati l’Albalonga costruiva spesso rose abbondanti e probabilmente l’idea di non dover vincere a tutti i costi è stata importante perchè ha alleggerito il gruppo e contemporaneamente ha spostato un po’ l’attenzione e le pressioni su altre realtà”.

Che rapporto ha con Lauretti?

“E’ un tecnico che trasmette le proprie idee alla squadra in maniera molto chiara e diretta.

Quando sono venuto qui, mi aspettavo di trovarmi di fronte una grande persona e non sono rimasto affatto deluso”.

Lo scorso anno lei vinse un campionato meraviglioso con la maglia della Nuova Santa Maria delle Mole.

Che ricordi ha in merito?

“Ho ricordi fantastici, del gruppo, del mister, dei tifosi.

Purtroppo è stata solo una parentesi e mi è dispiaciuto molto andar via, anche se il calcio mi ha abituato a questi distacchi, avendo vissuto situazioni analoghe anche con l’Anziolavinio ed il Cynthia”.

Perchè esistono sempre meno bandiere nel nostro calcio?

“Molte società parlano di progetto della durata di due o tre anni, ma poi smontano tutto alle prime difficoltà.

Questo accade tra i professionisti e tra i dilettanti.

Personalmente faccio sempre l’esempio del Fulham in Inghilterra.

Ci si riempie la bocca di chiacchiere, però poi se non si raggiunge subito l’obiettivo, si manda via il tecnico, si cambiano i giocatori e si riparte da zero.

Qualcosa non mi torna…”.

Se dobbiamo trovare un neo alla vostra stagione, non possiamo che puntare l’indice sulla scarsa prolificità in avanti.

Da cosa deriva, a suo giudizio?

“La nostra è una squadra che dà molto a livello fisico e questo vale anche per gli attaccanti che spesso arrivano in zona-gol affaticati e poco lucidi”.

Capitolo-Bez: quanto incide per una punta faticare ad esser decisiva come capita a lui quest’anno?

“Ivo ha attraversato un momento difficile dal punto di vista fisico e moralmente ha sofferto parecchio il fatto di non poter dare il suo solito contributo di gol.

Voglio però sottolineare che si è sempre comportato da professionista esemplare, mettendosi a disposizione del gruppo in ogni momento.

Ora sta ritrovando la condizione ed ultimamente ha riassaporato il gusto della rete contro il Formia.

Sono convinto che ci darà una grossa mano in vista del rush finale”.

Ruggero Panella cosa si aspetta da questo finale di stagione?

“Calcisticamente sono cresciuto al fianco di Piccheri e faccio mie le parole che Alessio mi ha sempre detto: “Bisogna sempre pensare a domenica”.

Vietato fare tabelle, concentriamoci sul prossimo avversario”.

Facciamolo, allora.

Che partita si aspetta a Borgo Podgora?

“Immagino di trovarmi di fronte una squadra agguerrita.

Non credo siano scarichi mentalmente, come qualcuno ipotizza.

E’ chiaro che assegnare solo un piazzamento ai play-off può uccidere mentalmente parecchie squadre…

Se fossi un giocatore loro, la preparerei come fosse la partita della vita per mantenere accesa una fiammella di speranza per il secondo posto.

Sono una squadra attrezzata e dispongono di giocatori importanti”.

Quale caratteristica deve sfoggiare l’Albalonga nelle ultime undici giornate per vincere il duello con il Colleferro?

“Servono testa, cuore e gambe, ma soprattutto tanta voglia e determinazione.

Se riusciremo a metterci la voglia giusta, ce la faremo.

Noi al secondo posto ci crediamo”.