PAOLO D’ESTE (SERMONETA): ” NOI SUPERFICIALI, MA POSSIAMO ANCORA FARCELA!”

PAOLO D’ESTE (SERMONETA): ” NOI SUPERFICIALI, MA POSSIAMO ANCORA FARCELA!”

 

 

 

A cura di Roberto Matrisciano

Promozione Girone D

Subentrato alla ventitreesima giornata a Stefano Rossi sulla panchina del Sermoneta, quando la squadra occupava la quarta piazza, mister Paolo D’Este ha collezionato 22 punti in dodici gare, portando i pontini ad avere una sorta di match ball domenica scorsa in casa del S.Michele.

La partita è stata una disfatta con conseguente perdita della prima posizione, ma questo equilibratissimo girone permette al Sermoneta di avere una nuova chance. L’ultimo ostacolo verso l’Eccellenza o i Playoff, si chiama N.Cassino, non un avversario qualunque e attualmente in testa al campionato. Al “Le Prata” ci si gioca una stagione in 90′ da brividi.

Intanto, un Paolo D’Este a 360 gradi ci racconta quel che è stata la sua esperienza in questi tre mesi di Sermoneta, il suo futuro e  molto altro più.

Mister, Domenica scorsa avete mancato una grande occasione.

Ora vi aspetta il big match con la N.Cassino che deciderà il campionato.

Che sensazioni sente, vedendo la sua squadra dopo la sconfitta a S.Michele?

E’ l’ultima occasione per riparare agli errori commessi nell’ultimo periodo.

Dobbiamo fare autocritica, siamo stati superficiali.

Alcune volte siamo entrati in campo con un approccio mentale sbagliato, e tutto questo ci è costato caro.

Ma con una vittoria possiamo ancora farcela, dobbiamo crederci, nulla è perduto”.

Lei ha preso il comando della squadra dopo il giro di boa…

Ho provato sin dal primo giorno a far recepire una certa mentalità ai ragazzi.

Purtroppo non sempre sono riuscito nell’intento, come appunto, dimostrano certi risultati e atteggiamenti.

Non dovevamo arrivare a giocarci tutto nell’ultima giornata.

Avevamo la possibilità di chiuderla prima, ma così non è stato, e i responsabili siamo noi.

Complimenti al S.Michele che Domenica ha vinto meritatamente e ha fatto vedere un gioco da prime posizioni”.

Dunque sono più i rammarici che le note positive?

” Io ho sempre sostenuto che per vincere i campionati, occorrono società, squadra e tifoseria.

Di tutto questo, noi abbiamo solo una società molto seria, che ci ha permesso di giocarci l’Eccellenza fino all’ultima giornata.

Devo essere sincero, come squadra non siamo pronti al salto di categoria, è questo il messaggio che mi hanno trasmesso i ragazzi.

Questo non vuol dire però che non ci proveremo e che non abbiamo le carte in tavola per poter vincere Domenica.

La partita è alla nosta portata, possiamo farcela, l’intenzione è come sempre quella di vincere.

Non ci sto a perdere i campionati per delle sciocchezze.

Purtroppo non possiamo contare su un pubblico che ci sostenga in maniera determinante “.

Avverte nella squadra una mancanza di voglia di vincere?

 Il discorso è valido su ampia scala.

A mio avviso è un problema generazionale, non solo nella mia squadra.

Non è una polemica verso i miei giocatori.

Questa generazione è meno affamata, meno arrivista e con meno cattiveria delle precedenti.

Molti allenatori saranno d’accordo con me, non me ne voglia nessuno, ma io sono sincero e dico quello che penso.

Ho tanti anni di esperienza alle spalle, sono consapevole di quello che dico.

Ho un continuo confronto con i giocatori, cerco sempre di farmi capire, ma non sempre riesco.

E dopo tanti anni ad allenare ti girano un pò le scatole vedere che qualcuno ignora quello che dici, mostrando superficialità nelle cose che fa “.

Molti addetti ai lavori ritengono che il Girone C sia quello più qualitativo.

Il girone D però si è rivelato il più equilibrato e con un finale thrilling in riserbo. Cosa ne pensa lei?

Il nostro è un campionato molto duro, ogni partita assomiglia ad una guerriglia.

Per forza di cose viene fuori un raggruppamento equilibrato.

Ogni trasferta è un’insidia, come dimostra la nostra sconfitta e quella del Minturno a Tecchiena.

Io penso che il girone B sia quello con più qualita, basti pensare alla Vigor Acquapendente, Valle del Tevere e non solo, perchè anche a metà classifica ci sono ottime compagini. 

Nel “C” tolte Serpentara e Cre.Cas., le altre farebbero una gran fatica nel gruppo ciociaro-pontino.

Una battuta sul suo futuro…

La sua permanenza è legata alla conquista dell’Eccellenza?

” Penso solo alla sfida di Domenica.

Non mi sono mai preoccupato del mio futuro, e non lo farò certo ora.

Per fortuna ho sempre avuto modo di essere cercato, quindi di poter scegliere dove allenare.

Non mi pongo problemi su quello che verrà, ora penso solo a vincere”.