Scorrendo gli almanacchi nei ricordi di un calcio che forse non esiste più, scopriamo che tanti protagonisti del calcio dilettantistico sono riusciti ad imporsi anche in altri lidi.
E’il caso di Danilo Pistillo, classe 86′ e protagonista per tanti anni nel settore giovanile della Roma, con cui vinse uno scudetto Primavera nel 04/05. Uno sfortunato infortunio ne ha limitato la carriera, dopo aver calcato i campi del professionismo in piazze blasonate come nella Sambenedettese.
Il protagonista dell’intervista di oggi, tuttavia, ha superato ogni limite, iniziando una nuova carriera da allenatore giovanissimo in un calcio che molto spesso non è abituato a dare troppe opportunità ai giovani. Tante esperienze nel mondo dei dilettanti tra Juniores (Atletico Torrenova, Tor Lupara, Futbol) e prime squadre (Santa Lucia, Tor Lupara e Atletico Lodigiani), prima di avere l’occasione di allenare la Pro Calcio Tor Sapienza quest’anno.
I gialloverdi, tra le realtà più importanti del calcio capitolino, stanno cercando di riconquistare l’Eccellenza dopo la retrocessione dello scorso anno e per farlo, con coraggio, hanno deciso di affidarsi ad un tecnico giovane, che da giocatore è stato in spogliatoi importanti. I risultati sono stati notevoli sin dall’inizio della stagione e la squadra di mister Pistillo è attualmente prima a +1 sul Città di Formia nel girone C di Promozione, quando mancano quattro giornate alla fine del campionato.
A questo punto, l’obiettivo non può che essere quello di coronare il percorso con la vittoria finale, nonostante domenica sia arrivato uno stop inatteso contro il Sabaudia. Partendo dall’ultimo match, abbiamo analizzato il cammino del club con il mister, Danilo Pistillo.
Buongiorno mister, domenica le distanze con il Città di Formia si sono assottigliate. Come ti spieghi la sconfitta contro il Sabaudia?
“E’stata una partita difficile da analizzare. Nel primo tempo, abbiamo dominato, creando almeno cinque o sei occasioni nitide. Abbiamo segnato con Franchitti, ma avremmo meritato qualcosa in più.
Anche nel secondo tempo, stavamo conducendo il gioco. Purtroppo, con il passare dei minuti, ci siamo allungati e loro ci hanno colpito tra le linee. Abbiamo preso tre gol, l’ultimo con una ripartenza partita da un calcio d’angolo in nostro favore.
C’è tanto rammarico perchè volevamo dare seguito alla brillante vittoria fatta con l’Atletico Torrenova nel turno infrasettimanale.”
Secondo te, è stato un blackout mentale o più fisico, dovuto anche all’impegno di mercoledì?
“Non si può sbagliare nulla e bisogna rimanere sempre concentrati e con la testa giusta. Ogni partita può essere difficile. Per esempio, quando abbiamo perso a Nettuno pioveva e loro hanno dato il massimo per ottenere i punti salvezza contro di noi.
In queste ultime partite, dovremo essere bravi ad evitare cali sul piano mentale. Fortunatamente, dopo le sconfitte, siamo sempre riusciti a reagire e puntiamo a farlo anche questa volta.”
Il girone C si sta rivelando il più combattuto e incerto della categoria. Come valuti questa corsa con Fregene Maccarese e Città di Formia?
“Il Formia, da qui alla fine, punterà a vincerle tutte. Noi abbiamo tante partite difficili, a partire da quella contro l’Atletico Ardea, che è una squadra molto importante. Dovremo essere bravi ad imporre il nostro gioco contro una squadra che dispone di giocatori molto forti per la categoria.
Loro hanno ancora l’impegno in Coppa, ma stanno facendo molto bene ultimamente anche in campionato.”
Arrivati a questo punto, l’obiettivo non può che essere la vittoria del girone, non è vero?
“A inizio anno, non avevamo la necessità di dover vincere il campionato. Non è mai stato un pallino fisso e abbiamo sempre cercato di lavorare con umiltà, a testa bassa. Non ci aspettavamo di poter fare così bene e essere ancora primi, a poche giornate dalla fine.
Siamo un gruppo importante e compatto. Abbiamo tanti ragazzi molto giovani, tranne che per qualche elemento più esperto.Stiamo cercando di giocare bene a calcio, senza speculare o buttare il pallone, imponendo il nostro gioco contro ogni avversario. “
Quali difficoltà ti sta riservando questo girone, nel primo campionato senza l’obbligo degli Under?
“Il girone è bello e tosto e si deciderà soltanto alla fine. Ho avuto modo di conoscere il Casal Barriera di un altro raggruppamento, dato che si allena da noi e hanno un gruppo eccellente e un bravissimo allenatore.
Stanno meritando di vincere il campionato, anche se mi aspettavo che il girone B fosse ancora più tosto. Il nostro si è rivelato difficilissimo con la lotta con il Città di Formia e Fregene Maccarese, che non ha più sbagliato nulla nel girone di ritorno.
E’un girone tanto affascinante quanto ostico con realtà meno conosciute a Roma e campi difficili, con molti tifosi.”
Che ambiente hai trovato dal tuo arrivo, quest’anno, alla Pro Calcio Tor Sapienza?
“Sono stato chiamato da Giancarlo Marchizza, che mi ha voluto fortemente. Sono stato giocatore professionista ed è importante sentire sempre la fiducia.
Abbiamo costruito una buona squadra e lavorato con serietà fin da agosto. Io ho la stessa mentalità che avevo anche da giocatore e cerco sempre di fare qualcosa in più di quello che mi viene chiesto. Abbiamo un gruppo unito e il giusto ambiente per lavorare senza pressioni.
Poi, spetta a me, vincere questa sfida e cercare di trasmettere le mie idee ai ragazzi, dando un’identità alla squadra. Vogliamo continuare a crescere e toglierci tante soddisfazioni.
Sono molto ambizioso e sto dando il duecento per cento per questa causa.”
In un calcio, anche quello dilettantistico, che spesso non offre molti sbocchi ai giovani allenatori.
“Esattamente, infatti non finirò mai di ringraziare tutti. Da Giancarlo Marchizza, che è stato colui che mi ha voluto fortemente ad allenare la Pro Calcio Tor Sapienza.
I due direttori Mauro De Liso e Marcello Cannizzo per tutto ciò che hanno fatto e la presidente, il presidente e tutta la famiglia Armeni, compresi tutti coloro che lavorano all’interno della società.
Ringrazio anche il mio staff, con il preparatore dei portieri Marco Lauri, il mister in seconda Alessandro Marandola e il preparatore atletico Cristiano Porretta.
Ovviamente, ringrazio tutti i miei ragazzi, un gruppo eccezionale, a cui voglio un bene dell’anima e, infine, volevo ringraziare chi lavora costantemente per la squadra e per noi dello staff: il Team Manager Vincenzo Rossi, il dirigente accompagnatore Stefano Vaccari, il massaggiatore e fisioterapista Stefano Silvaggi e il magazziniere Stefanino. “