A cura di Emanuele Rossilli
Era impossibile non notare lo splendido stato di forma della Polisportiva Carso.
I Giovanissimi hanno avuto un inizio difficile ma ora sembrano aver ingranato bene e i risultati stanno arrivando. Il girone non è di certo dei più facili, dato che ci sono parecchie big del calcio romano che concorrono con la voglia di fare bene. Dalla redazione abbiamo deciso di intervistare Mister Rossi per saperne di più su questo ottimo stato di forma.
Buongiorno mister.
I suoi giovanissimi stanno andando molto bene quest’anno, qual’è il segreto di questo stato di forma cosi smagliante?
“Senza ombra di dubbio, il segreto è il gruppo. Ho la fortuna di avere un collettivo umile e dedito al lavoro. I miei ragazzi accettano sacrifici, si allenano con dedizione, sono seri e ci mettono molta abnegazione. Credo che il lavoro paghi sempre. Dopo una partenza difficile siamo riusciti a trovare la nostra quadratura. Questo non è stato facile e ora non sarà semplice nemmeno continuare a mantenere questo stato di forma, dato che il girone composto da tanti team di fascia alta di Roma. Però ripeto, se continuiamo a lavorare in settimana e in partita come stiamo facendo, possiamo fare anche le cose difficili.”
Lei è un mister che opera nella provincia di Latina. Come è fare calcio a Borgo Carso?
“Io mi raffronto con molti amici e tecnici romani. Quindi posso dire tranquillamente che la differenza sostanziale tra i due panorami calcistici è molto semplice. È una questione di numeri: fare calcio a Roma è più semplice che farlo a Latina. Soprattutto per quanto riguarda il bacino d’utenza della scelta dei ragazzi. Purtroppo non siamo ai livelli di Roma. La difficoltà maggiore è quella di dover lavorare il doppio dei miei colleghi romani. Loro hanno la possibilità di scegliere una rosa in estate e, in vari periodi dell’anno, se hanno bisogno di ritocchi in determinati reparti, possono contare su nuovi innesti da parte delle società. Qui a latina la squadra la si fa in estate, la selezione è numericamente molto inferiore e soprattutto non ci sono le possibilità che si hanno a Roma di poter ritoccare la rosa in corsa. Bisogna quindi far crescere la propria squadra e puntare tutto sugli elementi a disposizione. Noi col passare degli anni, col sacrificio e il lavoro, siamo riusciti ad ottenere non solo dei risultati sportivi ma siamo anche riusciti a piazzare dei giocatori in squadre professionistiche. Credo che gli allenatori non debbano pensare al successo personale ma a costruire un futuro per i ragazzi: siamo dei formatori. Dobbiamo aiutarli a realizzare un sogno.”
Il vostro attaccante , Vincenzi, ha mostrato in passato di avere ottime qualità di finalizzazione, siglando più di 30 reti con i giovanissimi fascia b. Ci può parlare un po’ del ragazzo?
“Io non amo parlare del singolo. Vincenzi è senz’altro un ragazzo dalle qualità eccezionali e sicuramente partirà perché ci sono forti interessi su di lui. Non è però il solo destinato a questo futuro. Ho anche altri attaccanti che stanno avviando un processo di crescita molto importante e sicuramente faranno parlare di loro.
Ad ogni modo se Vincenzi ha fatto e continua a fare tante reti, è perché dietro c’è una catena di montaggio con qualità e meccanismi importanti e ben definiti. Si arriva al goal partendo dal portiere, passando per la difesa, arrivando alla gestione nel centrocampo e infine servendo la punta. Questo vuol dire che, in tutti i reparti, ho ragazzi validi che svolgono benissimo il loro lavoro allo stesso modo delle punte, solo che hanno compiti diversi e non figurano sui tabellini.”
Quali sono le sue sensazioni per la prossima partita?
“Innanzitutto posso dire di essere contento di poter giocare questo genere di partite. Giocheremo in casa contro l’Urbetevere che è una squadra forte e va assolutamente rispettata. Sono sicuro che sarà una partita ricca di contenuti. Oltretutto sono contento per i miei ragazzi che hanno l’opportunità di esprimere il nostro calcio contro una squadra cosi forte. Cercheremo di fare del nostro meglio, così come abbiamo fatto nelle scorse partite.”
Quindi, ad oggi, qual’è il vostro obiettivo?
“Abbiamo un duplice obiettivo. Il primo è quello di giocare partita per partita e raggiungere una quota salvezza al più presto. Il secondo, che è anche più importante del primo, è quello di cercare di proporre e produrre sempre più ragazzi per società professionistiche. Come dicevo prima, questa è la nostra filosofia e io l’ho sposata anni fa quando venni ad allenare qui.
Noi vogliamo produrre ogni anno giocatori per i professionisti e aiutare i ragazzi a vivere il sogno sostenendoli nella crescita sia come uomini che come calciatori.”