Pomezia e Scaricamazza, è tempo di infrangere i tabù: Club e tecnico non hanno mai vinto una finale play-off, ora serve la gara perfetta con il Livorno

Pomezia e Scaricamazza, è tempo di infrangere i tabù: Club e tecnico non hanno mai vinto una finale play-off, ora serve la gara perfetta con il Livorno

Archiviate l’amarezza e le roventi polemiche relative all’epilogo del match d’andata, il Pomezia sta preparando con scrupolo gli ultimi novanta minuti di una stagione interminabile che sin qui ha già visto Lo Pinto e compagni scendere in campo trentanove volte dallo scorso 4 settembre.

Le scorie di una stagione massacrante sono ormai intessute nelle fibre di ogni singolo calciatore rossoblù, ma le fatiche accumulate e la comprensibile rabbia di non aver potuto festeggiare (al pari degli amaranto) un salto di categoria che la cervellotica formula di quest’annata sportiva ha sin qui impedito dovranno essere spazzate via per dare fondo alle residue energie fisiche e nervose.

In via Varrone, dove giungeranno quattrocento tifosi labronici (tanti sono stati i biglietti messi a disposizione dalla società rossoblù), si prospetta una gara aperta, equilibrata e soprattutto palpitante.

Al netto del lungodegente Jammeh, i padroni di casa saranno al completo e Stefano Scaricamazza avrà solo l’imbarazzo della scelta nel consegnare le maglie dalla uno alla undici.

Partendo dal presupposto che ai rossoblù sarebbe sufficiente una vittoria per 1-0 per brindare alla Serie D, è assai probabile che il tecnico non lanci dal primo minuto una formazione spregiudicata (con il tridente Massella-Teti-Cano, per intendersi), ma scelga piuttosto di preservare uno dei tre tenori per l’eventuale assalto finale.

A centrocampo un posto assicurato sembra averlo il solo Fiorentini, cui verranno consegnate le chiavi della costruzione del gioco, mentre gli altri se li contenderanno i vari Otero, Ruggiero, Oi e magari Lo Pinto, nel caso in cui l’allenatore decidesse di puntare sul dinamismo del giovane Lahrach sulla corsia di destra.

Sul binario di sinistra nessun dubbio: giocherà Gallo, peraltro artefice dell’assist vincente per l’incornata di Cano nella finale giocata all’Armando Picchi.

Nel pacchetto difensivo i giochi sono assolutamente aperti.

Pinna si è ottimamente disimpegnato nelle ultime settimane, ma nel match decisivo Scaricamazza potrebbe tornare ad affidarsi all’esperienza di un De Angelis ormai recuperato.

Nel corso della regular season il pacchetto dei tre difensori è stato prevalentemente composto da Bianchi, Passiatore e Cardinali e chissà che non si torni a tale soluzione per l’ultima esibizione.

Fusaroli, Celli e Manga hanno però offerto un contributo solido tutte le volte che sono stati chiamati in causa e non sarebbe affatto sorprendente un utilizzo di qualcuno di loro.

Per superare lo scoglio degli amaranto il Pomezia dovrà disputare una gara di equilibrio e di grande sostanza nei novanta minuti, cercando di mettere a nudo i punti deboli dei toscani, quando le circostanze lo permetteranno, e prestando estrema attenzione alle qualità endemiche degli avversari.

Ferretti, entrato nel cuore dei tifosi livornesi grazie alla freddezza con cui ha calciato il rigore della vittoria al quinto minuto di recupero ed alle lacrime di gioia versate ai piedi della Curva Nord Fabio Bettinetti, lascerà presumibilmente il proprio posto al centro dell’attacco a Daniele Vantaggiato che porterà in dote un robusto carico di esperienza oltre alle diciassette reti refertate in stagione.

A supportarlo provvederanno i soliti Pecchia, Frati e Torromino, anche se Gelsi e Petronelli sono entrati benissimo in partita domenica scorsa.

Nel 4-2-3-1 di mister Giuseppe Angelini la cerniera di metà campo non potrà esimersi dal vedere la partecipazione di Federico Apolloni che all’Ardenza ha disputato una gara gladiatoria.

Accanto all’ex Follonica Gavorrano potrebbe esser riproposto Gargiulo, a meno che Andrea Luci non sia riuscito a superare il problema alla caviglia che gli ha impedito di scendere in campo in gara-1 e torni così a far lievitare il tasso d’esperienza in casa amaranto.

In difesa dovrebbero avere una maglia assicurata l’estremo difensore Pulidori e l’efficace Elia Giampà.

Il calciatore fiorentino garantisce propulsione sulla corsia di destra, ma può essere impiegato anche da centrale.

L’assenza per squalifica di Franzoni però indurrà probabilmente Angelini a collocarlo in fascia.

Al centro della difesa non sarebbe sorprendente se l’ex tecnico del Forlì rinnovasse la propria fiducia a Dario Milianti: classe 1983, l’ex Montecatini ha disinnescato con bravura Massella all’andata.

Accanto a lui (o a Ghinassi) giocherà l’ altro evergreen Michele Russo, mentre sulla corsia mancina dovrebbe essere riproposto Panebianco, che all’andata ha denotato ottime qualità offensive, ma anche qualche sbavatura in fase difensiva.

L’assoluta imperscrutabilità di una gara che può davvero assumere qualsiasi piega risiede anche nel dato statistico che vede il Pomezia imbattuto tra le mura amiche nel corso della regular season ed il Livorno mai sconfitto lontano dall’Armando Picchi.

I rossoblù ed il suo tecnico dovranno peraltro provare a sfatare le rispettive maledizioni play-off.

 

Il club del presidente Alessio Bizzaglia è alla terza partecipazione negli ultimi quattro anni e nei due casi precedenti si è dovuto arrendere prima alla Sinalunghese in semifinale e poi al Mestre in finale (venendo poi ripescato in Serie D nel corso dell’estate).

Tabù da infrangere anche per mister Stefano Scaricamazza, che da tecnico della Valle del Tevere ha prima ceduto in semifinale al cospetto dei sardi del Budoni nel 2017 e poi in finale contro gli emiliani del Progresso due anni più tardi.

Ad dirigere l’incontro è stato designato Alessio Marra di Mantova.

L’arbitro virgiliano sarà assistito da Lombardi di Chieti e da Carchesio di Lanciano.

Fischio d’inizio alle ore 16:30 di domenica 19 giugno.