Pomezia, Peri non ci sta: “Accettiamo le critiche costruttive, non quelle pretestuose. Alla squadra servono soltanto amore e sostegno”

Pomezia, Peri non ci sta: “Accettiamo le critiche costruttive, non quelle pretestuose. Alla squadra servono soltanto amore e sostegno”

Lo scontro diretto con l’Audace non è andato nel modo in cui il Pomezia si augurava.

Merito della compattezza della squadra avversaria, questo è indubbio, però in questo periodo la dea bendata sembra tutt’altro che alleata dei rossoblù.

Domenica scorsa la squadra di Gagliarducci ha mantenuto il pallino del gioco per ampi tratti del match ed a conti fatti avrebbe certamente meritato di portare a casa i tre punti.

La sorte, e qualche errore di troppo in fase realizzativa, hanno invece obbligato Gamboni e compagni ad incassare il terzo pareggio stagionale, evitando solo grazie ad un calcio di rigore di Laghigna in pieno recupero una sconfitta che avrebbe avuto il sapore della beffa.

Di rammarico per la vittoria sfumata ce n’è tanto in via Varrone: conquistare la posta piena avrebbe permesso in un sol colpo di accorciare le distanze rispetto alla capolista Pro Calcio Tor Sapienza, restare detentori unici del secondo posto e tenere a distanza le scalpitanti inseguitrici.

Così non è andata ed è certamente importante capire cosa non abbia funzionato e dove eventualmente operare per migliorarsi.

Serve però serenità di giudizio, non lasciandosi ammaliare da quell’istinto disfattista che, in alcuni frangenti con eccessiva facilità, può assalire l’animo di alcuni nei periodi meno propizi.

È questo il sunto dell’intervento del direttore generale Pietro Peri, che esamina a trecentosessanta gradi il momento del Pomezia, partendo, come è corretto che sia, dall’esito dell’ultimo match.

“Purtroppo è un momento in cui gli episodi non girano a nostro favore – esordisce il dg rossoblù – Le ultime partite potevano certamente avere un finale diverso con un pizzico di fortuna in più.

Domenica scorsa l’Audace non ha praticamente fatto un tiro in porta, mentre noi abbiamo avuto tre occasioni clamorose.

Le abbiamo provate tutte per vincere, ma purtroppo non ci siamo riusciti.

Sono comunque fiducioso.

I ragazzi sono in salute e nel corso della settimana lavorano duramente, seguendo le indicazioni del mister.

Sono convinto che, prima o poi, si sbloccheranno.

Io credo fortemente in questo gruppo e sono certo che raggiungeremo quell’obiettivo che tutti quanti desideriamo ardentemente”.

Da qualche settimana a questa parte, le prime forze del torneo hanno rallentato l’andatura, consentendo alle inseguitrici di accorciare le distanze.

In questo momento, soprattutto la lotta per il secondo posto coinvolge almeno sei formazioni.

“È un campionato che sembra attenderci – sorride Peri che poi però torna subito serio – In alto non si è mosso nulla, ma è altrettanto vero che alle nostre spalle i movimenti non sono mancati.

Le rivali sono tante e le partite a disposizione sono sempre di meno.

Alla luce di queste considerazioni, dobbiamo tornare a vincere fin dalla prossima gara contro il Lavinio Campoverde”.

Quella contro la formazione di mister Marco D’Ambra sarà un’altra partita ricca di insidie per il Pomezia.

“Il Lavinio Campoverde è una società rispettabilissima, con una dirigenza all’altezza del proprio compito, un ottimo allenatore e dei giocatori importanti in rosa, tra i quali alcuni nostri ex come Martinelli, Giannone e Trippa.    

Pur essendo una matricola, stanno facendo bene.

L’obiettivo per noi non cambia: dobbiamo andare a Villa Claudia per vincere.

Da qualche tempo a questa parte, vedo maggior serenità nei ragazzi.

Li vedo più consapevoli dei loro mezzi e, lo ribadisco, sono più che convinto che riusciremo a raggiungere il nostro traguardo”.

Per farlo sarà necessario il massimo impegno di dirigenza, tecnico e squadra, ma anche quello di altre componenti.

“A Pomezia conosco praticamente tutti e di chiunque ho rispetto – sottolinea Peri – Mi dispiace dirlo, ma talvolta sugli spalti sento parole fuori luogo da parte di qualcuno.

Al minimo errore di un ragazzo, anche di uno che magari non ha neppure vent’anni, sento insulti e frasi irripetibili.

A noi persone che si comportano così non servono.

Visto che a Pomezia ci sono anche altre realtà sportive, queste persone possono tranquillamente andare a seguire quelle.

Attenzione: le critiche costruttive sono sempre ben accette, quelle pretestuose no.

Il Pomezia vuole avere al suo fianco persone che abbiano i colori rosso e blu nel cuore, altro non ci interessa”.

In chiusura il direttore generale torna sulla polemica a distanza con la Pro Calcio Tor Sapienza.

“Voglio precisare che il Pomezia, in primis il patron Alessio Bizzaglia, nutre il massimo rispetto nei confronti di tutte le squadre avversarie.

Ciò detto, ritengo che non si debbano strumentalizzare delle dichiarazioni, girandoci sopra dei film.

Il nostro tecnico ha semplicemente risposto ad una domanda relativa alle rivali più pericolose e lo ha fatto nel modo che ha ritenuto farlo, perché evidentemente, dal suo punto di vista, quelle sono le squadre a cui destinare un’attenzione specifica.

Della Pro Calcio Tor Sapienza, specie del suo patron Massimo Armeni, abbiamo grandissimo rispetto e considerazione e, se non è stata citata, è solo perché già comanda la classifica ed il discorso era riferito a chi potesse entrare nel lotto delle pretendenti al titolo.

Spero che adesso il concetto sia chiaro e che ognuno guardi in casa propria, a cominciare da noi che vogliamo solo percorrere la nostra strada”.

 

(Ufficio Stampa SSD Pomezia Calcio)

 

 

 

 

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