Pomezia, Piccheri “aspetta” Loria: “Paolo? E’ un amico e merita altre categorie, ma nei 90′ io vedo rosso…”

Pomezia, Piccheri “aspetta” Loria: “Paolo? E’ un amico e merita altre categorie, ma nei 90′ io vedo rosso…”

Dopo tre settimane di astinenza, il Pomezia si prepara finalmente a tornare in campo.

Alla settimana di “riflessione” voluta dal Comitato Regionale Lazio, di concerto con l’AIA, gli uomini di Gagliarducci sono stati costretti ad abbinarne una ulteriore di stop forzato a causa delle precarie condizioni meteorologiche che domenica scorsa hanno indotto il signor Ercole di Latina a rinviare il match casalingo con il Morolo.

Di fatto, dunque, i rossoblu non disputano gare ufficiali dallo scorso 11 novembre, un lasso di tempo piuttosto significativo per una squadra che sembrava aver finalmente trovato una propria serenità grazie ai successi inanellati contro Grifone Gialloverde, Vigor Perconti ed Itri.

Il club di patron Alessio Bizzaglia spera dunque di riprendere il discorso interrotto una ventina di giorni fa, anche perchè gli ultimi risultati maturati nel Girone B di Eccellenza hanno visto ridursi le distanze dalla capolista Sora, tornata ad essere meno irraggiungibile di prima.

Si ripartirà da via Varrone, terreno di gioco che per Baylon e compagni non era disponibile addirittura dalla sfida interna con il Lavinio Campoverde dello scorso 7 ottobre, ed al Comunale si presenterà una Virtus Nettuno, animata dal desiderio di riscattare un inizio di stagione troppo altalenante e di certo non in linea con le premesse estive.

Quello a disposizione di Aldo Panicci è un organico importante e nel quale non mancano elementi in grado di creare più di un grattacapo alla difesa pometina.

Peraltro, se è vero che i nettunesi hanno subito troppe reti nelle prime dodici uscite di campionato (una media di oltre due per match, ndr), di contro esibiranno un biglietto da visita con su stampato il numero 21.

Tante sono state infatti le reti siglate dalla formazione cara a patron Alessandro Mauro ed un terzo del bottino lo si deve ad uno degli attaccanti più completi dell’Eccellenza nostrana.

Parliamo chiaramente di Paolo Loria, ventitreenne centravanti che qualche stagione fa fu tra le chiavi del meraviglioso ritorno in Serie D dell’Anzio, allora allenato da Flavio Catanzani.

Un’impresa memorabile, quella dei neroniani, che festeggiarono un traguardo straordinario al termine di un campionato condito da mille difficoltà attraverso i play-off.

In quella stagione Loria, che era ancora un under, mise a segno qualcosa come 25 reti tra coppa e campionato.

Un rendimento esaltante, che tra l’altro gli valse la chiamata dell’Union Arzignano prima e del Borgosesia poi.

Esperienze importanti, ma non definitive per l’attaccante che successivamente è tornato ad Anzio e poi, dopo la preparazione estiva con l’Ostiamare, è tornato in Eccellenza abbracciando il progetto della Virtus Nettuno.

Domenica prossima Loria potrebbe trovarsi di fronte uno dei leader di quel granitico spogliatoio anziate che fu tra le chiavi del successo nella tarda primavera del 2016, Alessio Piccheri.

Della ferrea forza di volontà di questo incredibile ragazzo che a 43 anni continua ad essere un signore del nostro calcio abbiamo già detto e scritto a più riprese.

Conversare con lui è come aprire il grande libro dei ricordi del nostro calcio e riviverne mentalmente momenti memorabili ed epiche battaglie agonistiche.

Tornato a Pomezia per rinforzare ulteriormente la batteria dei centrali a disposizione di Gagliarducci, il 5 più famoso del dilettantismo laziale si è concesso ai nostri microfoni alla vigilia del suo incontro-scontro con uno dei suoi pupilli.

 

 

Alessio, il Pomezia non gioca una gara ufficiale da tre settimane.

Questo lasso di tempo vi è stato utile per recuperare gli infortunati o lo avete vissuto come un intralcio, visto che eravate in un ottimo momento?

“Direi entrambe le cose.

Di sicuro è stato importante recuperare qualche energia fisica e nervosa e dar modo ad alcuni compagni di smaltire piccoli infortuni, però avevamo trovato un certo equilibrio e stavamo viaggiando sulle ali dell’entusiasmo.

Insomma, il quadro psicologico era ottimo.

Adesso solo il campo ci dirà se saremo capaci di riattaccare immediatamente la spina e ripartire da dove siamo stati costretti a fermarci”.

Alessio Piccheri

Le ultime settimane hanno testimoniato un certo rallentamento da parte del Sora.

Il primo posto sembra meno irraggiungibile…

“Il Sora è senza dubbio un’ottima compagine.

Hanno una squadra molto quadrata e consapevole dei propri mezzi, derivanti anche da una struttura e da una cornice di pubblico da categorie superiori.

Con loro abbiamo perso, anche se probabilmente quel giorno il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio.

Quel giorno non mi sono sembrati una corazzata ed i loro ultimi risultati sembrano confermare questa mia impressione…

Di certo interverranno sul mercato per rinforzarsi”.

Tra una manciata di giorni si aprirà la sessione invernale.

A tuo giudizio, per il Pomezia può rappresentare un’opportunità o una distrazione?

“Per quanto mi riguarda, non è mai stata una distrazione, neppure quando ero più giovane.

Sono sempre stato consapevole delle mie qualità morali e fisiche ed ho sempre tirato dritto per la mia strada.

Ragazzi con meno anni del sottoscritto potrebbero invece lasciarsi attrarre dalle sirene, però io voglio mandar loro un messaggio…”.

gagliarducci

Prego.

“Sirene migliori di quelle del Pomezia io francamente non ne vedo molte in giro.

Non parlo solo a livello regionale, ma direi anche a livello nazionale…”.

Domenica arriva la Virtus Nettuno, un cliente scomodo data la caratura dei suoi calciatori.

E’ vero che la classifica è cortissima, ma ti sorprende vedere una squadra così qualitativa al penultimo posto?

“Da ex anziate non mi fa che piacere vederli lì, ma parlando da addetto ai lavori sono piuttosto sorpreso.

Magari non avevano costruito una squadra per giocarsi il campionato, però credevo potessero attestarsi in una posizione diversa”.

anzio loria

Rivedrai Loria, tuo ex compagno di quell’indimenticabile stagione alla corte di patron Rizzaro.

“Paolo ha un carattere particolare, lui è uno spirito libero.

Potrei raccontarne tanti di aneddoti su di lui…

Arrivava sempre tardi agli allenamenti, violando spesso il regolamento interno che noi tutti avevamo approvato nello spogliatoio.

Quell’anno fece una stagione pazzesca nonostante fosse ancora in età di lega, segnando con una grande regolarità.

Secondo me, ha le qualità per giocare in categorie diverse, ma deve migliorare alcuni aspetti del suo carattere.

Un messaggio?

Non ne ho.

Dopo la partita saremo amici come e più di prima, ma quando l’arbitro fischia io non ho madri, padri, fratelli e sorelle.

Nei novanta minuti io vedo rosso”.