Nel Girone A di Eccellenza domenica prossima l’attenzione di appassionati ed addetti ai lavori sarà calamitata dai numerosi scontri diretti tra le formazioni che attualmente occupano la colonna di sinistra della classifica e che inevitabilmente finiranno col rimescolare le carte nei piani nobili della graduatoria.
Tra questi il piatto forte sarà indubbiamente costituito dalla sfida che metterà di fronte il Pomezia secondo in classifica alla W3 Maccarese capolista.
La formazione di Stefano Scaricamazza ha avuto sin qui un cammino quasi impeccabile tra coppa e campionato, vincendo sette partite e pareggiandone soltanto una alcune settimane fa al Mario Tobia con la Campus Eur, mentre quella del suo omonimo Manelli, eliminata in occasione degli Ottavi di Finale di Coppa Italia proprio da quel Civitavecchia che mercoledì prossimo accoglierà Massella e compagni al Tamagnini, in campionato si sta dimostrando dominante.
Il filotto di cinque successi su altrettanti tentativi la dice lunga sul valore della rosa costruita in estate dal club bianconero, che giusto domenica scorsa ha fornito un ulteriore segnale ai rivali battendo in rimonta il Ladispoli al termine di una partita dai contenuti esaltanti.
In via Zara si troveranno di fronte i due attacchi più prolifici e le difese meno battute del torneo, ingredienti che lasciano presagire quanto i novanta minuti che si giocheranno alle ore 15:30 del prossimo 24 ottobre prestino il fianco a scenari di ogni genere.
Nella lunga vigilia della super sfida abbiamo raccolto le sensazioni dei due allenatori.
STEFANO SCARICAMAZZA
Avete conquistato quattro vittorie ed un pareggio nelle prime cinque di campionato e mercoledì prossimo incrocerete i tacchetti con il Civitavecchia per i Quarti di Finale di Coppa Italia.
Difficile chiedere di più o qualche aspetto lo si può ancora migliorare?
“Forse a cercare il pelo nell’uovo potevamo uscire dal match con il Campus Eur con un risultato migliore vista la prestazione, ma ai ragazzi posso fare soltanto i complimenti per quanto stanno facendo.
Poi, è chiaro che migliorare è sempre possibile e necessario.
Ai miei giocatori ripeto sempre quanto sia importante lavorare duro nel corso della settimana per garantirsi poi qualcosa in più in partita la domenica.
Stiamo andando bene, ma la strada è ancora lunga e non dobbiamo assolutamente adagiarci su quanto realizzato fino a questo momento”.
Domenica con l’Atletico Vescovio è stata una gara molto complicata, a testimonianza che in questo girone qualsiasi gara può riservare delle insidie.
“Sono completamente d’accordo.
In questo girone non puoi permetterti di sottovalutare alcun avversario.
Se scendi in campo dando meno del 100%, rischi seriamente di fare una cattiva figura.
Colgo l’occasione per fare i complimenti all’Atletico Vescovio che contro di noi ha provato a giocare a calcio per tutta la partita.
Secondo me, noi abbiamo disputato una grande gara sotto il profilo mentale.
Andare a giocare sul loro campo non è semplice.
Se tu a loro dai morale e permetti loro di prendere campo, inevitabilmente vai in difficoltà.
Devo dire che noi siamo stati bravi nella gestione della partita ed a trovare il modo di conquistare i tre punti”.
Dieci delle vostre undici reti sono state realizzate dagli attaccanti.
Giusto così o ti aspetti un maggiore contributo in zona-gol anche da parte dei centrocampisti?
“Se qualche gol ci arriva dai centrocampisti ce lo prendiamo volentieri.
E’ chiaro che per la nostra tipologia di gioco, loro sono abituati a fare schermo di fronte alla difesa, però qualche gol me lo aspetto e stiamo cercando di creare i presupposti, affinché possano arrivare più facilmente in zona-gol”.
Domenica prossima affronterete una W3 Maccarese che fin qui in campionato ha sempre vinto.
Ti aspettavi che fossero così competitivi o ti stanno sorprendendo?
“Ai miei occhi non sono assolutamente una sorpresa.
Parliamo di un gruppo molto rodato e che già nella passata stagione aveva fatto molto bene sia prima della sospensione del campionato che in occasione del torneo della ripartenza.
Personalmente li inserivo tra le possibili favorite ed il campo mi sta dando ragione”.
Siamo solo alle battute iniziali del torneo e naturalmente non si può parlare di gara decisiva, però quello con la squadra di Manelli rappresenta certamente un esame significativo.
Che tipo di risposta e di interpretazione del match ti aspetti dai tuoi domenica?
“Ai ragazzi ripeto sempre che ogni gara è importante.
La capolista merita grande rispetto, ma voglio sottolineare che finora la mia squadra ha fatto molto bene ed il nostro atteggiamento deve essere sempre lo stesso.
Per questo motivo, non dobbiamo snaturarci ma giocare la partita come sappiam.
Sappiamo che domenica sarà una partita difficile, non decisiva, ma sicuramente rappresenterà un banco di prova significativo per entrambe le squadre.
Dobbiamo affrontarla con la mentalità giusta”.
STEFANO MANELLI
Cinque su cinque in campionato: siete ripartiti con grande consapevolezza dei vostri mezzi.
Dopo un simile inizio di stagione, è difficile mantenere il profilo basso…
“Diciamo che non ci piace nasconderci, ma amiamo competere con tutti e possibilmente annullare alcune lacune extra-campo attraverso il lavoro e le prestazioni dei ragazzi.
Quando giochiamo una partita, proviamo sempre a dare il meglio di noi”.
Vittorie come quella di domenica scorsa con il Ladispoli cosa danno in più ad una squadra sotto il profilo mentale e motivazionale?
“Sicuramente danno tanto
Ci fanno capire che, continuando a credere nelle nostre capacità anche nei momenti meno favorevoli, i risultati si continuano a raggiungere.
In passato questo era un po’ il nostro scoglio, ma già nella passata stagione avevo intravisto dei miglioramenti in alcune partite.
Domenica scorsa, nonostante difficoltà iniziali e le due reti subite che potevano essere pesantissime sotto il profilo mentale, siamo rimasti in partita contro squadra forte.
In casi come questi il rischio di spegnersi c’è sempre, ma i ragazzi sono stati bravi a mantenere la concentrazione ed a ribaltare il risultato”.
Sei parte integrante del club da anni e ne hai vissuta l’intera parabola.
Se dovessi spendere un solo aggettivo per definire la W3, quale utilizzeresti?
“Direi familiare perché è una realtà che sa metterti a proprio agio e questa è davvero una cosa bella e che non si trova così facilmente in altre società dove non sempre valori umani hanno il peso che meritano…”.
Domenica andrete a Torvaianica per affrontare una delle grandi favorite del campionato senza un giocatore per voi fondamentale come Mazzesi.
Cosa temi di più della squadra di Scaricamazza e che tipo di partita ti aspetti?
“Questa è una bella domanda.
Sicuramente riconosco loro grande valore.
Il Pomezia è una squadra molto forte con giocatori individualmente molto dotati e va affrontato con la massima concentrazione.
Detto questo, sono convinto che non andremo lì per ricoprire il ruolo della vittima sacrificale, ma per giocarcela a testa alta.
Poi, si sa, nel calcio ogni partita ha una storia a sé.
Per quanto riguarda Mazzesi, per noi è una pedina molto importante sotto il profilo tecnico e caratteriale.
Purtroppo per lui e per noi sta vivendo una stagione complicata a livello fisico.
Domenica ci mancherà per squalifica, ma ho piena fiducia in chi lo sostituirà”.
Completa la frase: in virtù della formula adottata in questa stagione, vincerà il campionato di Eccellenza la squadra che…
“Vincerà la squadra che dimostrerà più continuità.
L’attuale formula non mi fa impazzire perché non premia necessariamente neppure la prima classificata, figuriamoci la seconda.
Non mi piace che alla fine di una competizione un risultato importante non venga adeguatamente ricompensato”.