Pro Calcio Tor Sapienza, ecco il capitano-goleador Di Mauro: “Tornatore? Per me vale Ibra. Qui sto benissimo, perchè dovrei cambiare?”

Pro Calcio Tor Sapienza, ecco il capitano-goleador Di Mauro: “Tornatore? Per me vale Ibra. Qui sto benissimo, perchè dovrei cambiare?”

La Pro Calcio Tor Sapienza di patron Massimo Armeni ha letteralmente cambiato passo negli ultimi due mesi.

I diciotto punti incamerati dalla truppa di Cristiano Di Loreto nelle ultime otto uscite hanno condotto i gialloverdi di via Felice de Andreis a scalare la classifica fino a centrare con ampio anticipo la salvezza.

Alla base del grande rendimento dei romani vanno segnalati il recupero dei tanti infortunati che avevano caratterizzato la prima parte della stagione (adesso in infermeria resta solo Edoardo Santori, ndr) e la compattezza di un gruppo che da anni resta quasi invariato e che dopo l’ultima partita vinta ha portato lo stesso presidentissimo a spendere parole di elogio nei confronti di una squadra composta da uomini prima ancora che da calciatori.

Tra questi una menzione d’obbligo spetta a Diego Di Mauro.

Venticinque anni e da cinque stagioni colonna del reparto difensivo, prima a Villanova e adesso a Tor Sapienza, sul capitano puoi sempre fare affidamento.

Lo scorso anno attraversò una stagione nefasta a causa degli infortuni, ma il club non lo lasciò mai solo ed anzi non esitò a confermarlo in vista dell’annata successiva.

Una dimostrazione di affetto che al ragazzo non è sfuggita e che lo ha fatto sentire sempre più integrato nel tessuto connettivo della società.

Nelle ultime due gare Di Mauro ha realizzato altrettante reti, mettendo la firma sui successi all’inglese ai danni di Lepanto e Cre.Cas.

Prestazioni importanti che gli hanno consentito anche di aggiudicarsi la tappa settimanale del nostro Top Player di Eccellenza.

 

Diego, le ultime otto partite hanno segnato una chiara inversione di tendenza da parte vostra.

“Credo non ci sia stata una vera e propria molla.

Penso che a portarci a raccogliere tanti risultati positivi siano stati più fattori: la serenità dell’ambiente, il recupero di numerosi infortunati ed anche un pizzico di fortuna che non guasta mai”.

Mancano sette giornate al termine del campionato.

Ora che non dovete più guardarvi alle spalle, quali obiettivi vi ponete?

“Conoscendo le qualità di questa squadra, penso che la salvezza fosse davvero l’obiettivo minimo.

Ora che l’abbiamo raggiunta, procederemo partita dopo partita e proveremo a divertirci.

Per il secondo posto onestamente la vedo dura.

Nove punti di distacco sono tanti ed il Ladispoli occupa quella posizione da tempo.

Se ne avremo la possibilità, proveremo a guadagnare terreno.

E’ difficile però…”.

massimo armeni

Dopo il successo sul Cre.Cas. patron Massimo Armeni ha speso parole bellissime nei vostri confronti.

“Erano due anni che il presidente non parlava alla stampa.

So che teneva in modo particolare a battere il Cre.Cas.

Le sue parole ci hanno fatto molto piacere, in poche parole ha descritto perfettamente le qualità della nostra squadra”.

Sei legato ai destini calcistici della famiglia Armeni da cinque stagioni e adesso indossi anche la fascia di capitano.

Un onore ma anche una responsabilità maggiore.

“Prima di approdare alla corte del presidente Armeni, il calcio mi ha spinto a viaggiare molto.

Adesso faccio altre valutazioni.

Sì , anche per un discorso di riconoscenza.

Quando mi sono fatto male, questa società non mi ha abbandonato come spesso avviene nel nostro ambiente dilettantistico ed io certe cose non le dimentico.

Da quando ci siamo trasferiti qui a Tor Sapienza, è davvero un’altra cosa: qui la gente ti segue, è un quartiere di Roma e si è costituito un bel gruppo di tifosi.

Il calore è certamente diverso rispetto ai tempi di Villanova.

Diciamo che ti fanno sentire più giocatore ed a livello dilettantistico è sicuramente bello”.

tor sapienza tifosi

Nelle ultime due partite sei sempre andato a segno.

Camilli e Mereu devono cominciare a preoccuparsi?

“Nello spogliatoio ci abbiamo riso su.

Ai miei compagni ho detto: “Occhio che tra un po’ riprendo Tornatore”.

Scherzi a parte, Jacopo e Damiano sono due bomber ed i gol devono farli loro.

Io cerco di dare il mio contributo, anche se una volta riuscii a farne addirittura sette in un campionato.

Un difensore deve fare il suo, poi se può dare una mano in fase realizzativa di tanto in tanto, ben venga (sorride)…”.

A proposito di Tornatore, domenica ti troverai di fronte proprio il capocannoniere del torneo.

“Lui è uno capace di far gol in tutti i modi e negli ultimi 7/8 anni è sempre andato in doppia cifra.

Sicuramente meriterebbe di giocare in categorie diverse.

All’andata ci ha fatto gol.

Non sarà semplice fermarlo, ma io lo affronterò come se dovessi marcare Ibrahimovic”.

Diego Tornatore att. Sff Atletico

Come si ferma una squadra che ha i numeri dello SFF Atletico e che ha praticamente il campionato in tasca da tempo?

“Per prima cosa va riconosciuta la loro superiorità.

Il loro primato è strameritato e, conoscendo il direttore Carelli e sapendo le sue modalità di lavoro, francamente me lo aspettavo.

Che devo dire?

Loro sono uno squadrone e continuano a fare quattro gol a tutti.

Dovremo giocare una partita a testa bassa e con grande umiltà”.

Con Di Loreto hai un grande feeling.

Ti chiedo però qual è l’aspetto del mister che proprio non sopporti.

“Il mister ha tantissime qualità, però è ansioso da morire.

Lui continua a vivere le partite come se giocasse, il che ti fa stare sempre sul pezzo, però a volte ti comunica una certa agitazione.

Secondo me, era così anche da calciatore.

Doveva essere uno di cuore, alla Gattuso.

Sotto certi aspetti, può anche essere un pregio questo suo modo di fare (ride)…”.

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Ti ricordi il complimento più bello che ti ha rivolto in questi anni?

“Il mister non ne fa tantissimi, però una volta, al termine di un Trastevere-Villanova in cui vincemmo per 2-0, dichiarò che due centrali come me e Santori avrebbero dovuto averli tutte le squadre.

Mi fece molto piacere”.

Quando si è da tanti anni nello stesso club, alle dipendenze dello stesso allenatore ed al fianco degli stessi compagni, non si corre inconsciamente il rischio di perdere qualche stimolo?

“No, ma bisogna sempre darsene ed a me personalmente non sono mai venuti meno.

Anche se giochiamo solo in Eccellenza, nel mio piccolo cerco sempre di condurre una vita da professionista.

Seguo una dieta, vado in palestra, faccio tutte quelle cose che poi mi aiutano a rendere meglio in campo.

Affrontare una nuova avventura calcistica?

Perchè dovrei?

Io qui sto benissimo e poi, ad essere onesto, in giro non vedo tante società serie come la Pro Calcio Tor Sapienza…”.

diego di mauro

Mi dicono che di recente hai avuto una piccola avventura politica però.

Non è che sarà quello il futuro di Diego Di Mauro?

“Per carità, solo un favore fatto ad un amico.

A me della politica non interessa nulla.

Comunque un centinaio di persone mi hanno votato (ride)…”.

Qual è il tuo sogno?

“Quando ero piccolo, avrei pagato di tasca mia per giocare in campionati come la Serie D o l’Eccellenza.

Adesso il livello è un po’ scemato, ma va bene comunque.

Il grande sogno, perchè di quello si sta parlando, sarebbe provare una volta un’esperienza in Lega Pro”.

Come ci si può arrivare?

“Magari se arrivo a segnare venti gol in una stagione, qualcuno mi chiama (sorride)…”.