REAL MONTEROSI, CAPPONI: “IL CALCIO NON E’ FORSE UN GIOCO? LA VIOLENZA NON GLI APPARTIENE”

REAL MONTEROSI, CAPPONI: “IL CALCIO NON E’ FORSE UN GIOCO? LA VIOLENZA NON GLI APPARTIENE”

A cura di Tia Colantuono

 

Pur avendo conquistato appena 2 punti nelle prime tre giornate, il Real Monterosi sembra destinato a lasciare il segno in questo Campionato, e se i risultati non arriveranno dal campo forse per una volta la vittoria sarà del calcio intero.

“Nel nostro piccolo vorremmo che ogni domenica si giocasse in maniera corretta e leale, mentre nella maggior parte dei casi ad andare in scena è la guerra del calcio che inevitabilmente genera la disfatta dello sport”.

Parole dure quelle del Presidente etico Luciano Capponi che più volte nel corso dell’intervista ha ribadito quanto sia importante educare i giovani all’onesta e alla correttezza, in campo così come nella vita.

Il calcio è uno strumento potentissimo, capace di calamitare un’attenzione smisurata, fattori che fanno ben sperare nella riuscita di un progetto ambizioso e necessario come quello del No fair no play.

“Il calcio non è forse un gioco? Beh facciamo in modo che resti tale, la violenza non gli appartiene”.

Presidente, come è nata la collaborazione con il Real Monterosi?

“Quella del No fair no play è un’iniziativa nata nel 2004, stesso anno in cui invitai il Presidente Cialli a realizzare un nuovo stadio, che non fosse più in pozzolana bensì in erba.

Fu una scelta senza dubbio fortunata, basta pensare che a fine stagione il Real Monterosi conquistò la promozione in Eccellenza.

Altri impegni lavorativi mi hanno tenuto lontano da questa realtà per circa dieci anni, fino a quando lo scorso giugno ho ricevuto la chiamata del Presidente Cialli che mi ha proposto di intraprendere questo cammino di collaborazione insieme.

Si tratta di un’esperienza fantastica e la nostra è di certo un’intesa vincente.

Uniti cercheremo di portare a termine la nostra battaglia per un calcio onesto e rispettoso”.

Tornando al calcio giocato, per molti siete ancora tra le squadre favorite del girone.

Cosa è mancato per la vittoria in queste prime giornate?

“In prima battuta mi sento di dire che la sorte non ci è stata amica e che il caso ha voluto che si infortunassero ben otto dei nostri giocatori titolari.

Inoltre è necessario del tempo affinché la squadra possa al meglio interpretare le direttive di mister Savino.

Nonostante l’intenso lavoro di preparazione atletica, i ragazzi non sono ancora al massimo della condizione”.

9 goal incassati, attualmente è la difesa il vostro reparto debole?

Come le ho detto siamo stati fortemente condizionati dagli infortuni, tanto che il mister si è trovato costretto a schierare una formazione molto diversa dalla titolare”.

Quanto è importante l’acquisto di Mattia Petricca per questa squadra?

“Mattia è un giocatore fondamentale, l’esperienza maturata in Serie D ne è la prova.

Ha spiccate qualità tecniche, la sua è una presenza importante per lo spogliatoio”. 

Il suo è stato un esordio perfetto…

“2 goal e un assist, sarebbe stato quanto meno difficile far meglio.

Penso che qualsiasi calciatore sogni di rendersi protagonista nella sua prima uscita ufficiale, lui non ha deluso le attese”.

Un innesto di tutto rispetto, eppure nel secondo tempo contro il Fiumicino nonostante la superiorità numerica non siete riusciti a portarvi in vantaggio sugli avversari.

Si è trattato di una pura casualità o avete commesso degli errori?

“Abbiamo giocato in 11 contro 10 per gli ultimi 15 minuti del match, avremmo potuto sicuramente chiudere la partita ma gli infortuni e un pizzico di sfortuna non ce l’hanno permesso.

Siamo comunque soddisfatti della prestazione di tutta la squadra e speriamo quanto prima di poter regalare ai nostri tifosi una vittoria”.

Alla luce di queste 3 giornate, quali sono i vostri obiettivi per la stagione?

“Penso che non esista squadra che non voglia vincere, faremo del nostro meglio anche se spero che a trionfare sia il calcio onesto.

Non ci curiamo troppo dei risultati quanto dell’aspetto sano del gioco, il business non ci interessa.

Il Campionato è appena iniziato, il nostro è uno staff coeso, sappiamo di poter fare bene e crediamo fortemente di poterci riuscire presto”.

Come vi state preparando al derby di domenica prossima? Che partita sarà quella contro la Nuova Sorianese?

“Ci stiamo allenando serenamente, sarà una partita come tutte le altre per dirla con le parole del maestro Zeman.

E’ nostra premura che i ragazzi comprendano che le decisioni dell’arbitro sono irreversibili, è inutile protestare, soltanto così forse il calcio, in un futuro non troppo lontano, smetterà di far da scenario a spettacoli di indecente violenza.

Se domenica vinceremo sarà una gioia, se perderemo accetteremo la sconfitta a testa alta.

E’ il campo a dettare le regole di gioco, spetta a noi rispettarle”.