Real Monterotondo Scalo, Santi in paradiso. Il portiere: “L’UniPomezia? Tre anni fantastici. Noi primi? Siamo l’ultima ruota del carro…”

Real Monterotondo Scalo, Santi in paradiso. Il portiere: “L’UniPomezia? Tre anni fantastici. Noi primi? Siamo l’ultima ruota del carro…”

Partito con l’obiettivo di cancellare le tracce della retrocessione della scorsa stagione, solo parzialmente lenite dal ripescaggio estivo, il Real Monterotondo Scalo sta stupendo critica ed addetti ai lavori.

La squadra di David Centioni è prima con merito nell’equilibratissimo Girone A di Eccellenza e si accinge a vivere la seconda domenica consecutiva lontano dall’Ottavio Pierangeli.

L’avversaria sarà una di quelle da curare in maniera certosina, perchè l’UniPomezia, come sempre impeccabile nel suo percorso di coppa, in campionato sta attraversando qualche impasse di troppo e domenica proverà ad accorciare le distanze dalla vetta.

Guai a fidarsi, dunque, specie se quell’ambiente lo si conosce alla perfezione.

E tra le fila degli eretini non mancheranno di certo gli ex di turno…

Occhio dunque alla presenza di gente come Matteo Santi, Marco Lupi ed Alessio Lalli.

Per descrivere la sfida, che avrà luogo allo Sport’s Campus di Selva dei Pini stante l’attuale indisponibilità del Comunale di via Varrone, abbiamo scelto il portiere, reduce da una grande prestazione a Carbognano con tanto di rigore parato a Moronti.

 

Matteo, dopo dieci giornate siete al comando del torneo.

Ve lo sareste immaginato ad inizio stagione?

“Assolutamente no, lo dico in maniera tassativa.

Però quando dalla tua hai una società che ti dà il 120%, un allenatore che cura ogni dettaglio, un direttore sportivo sempre sul pezzo, tutto viene più facile.

Soprattutto se a queste componenti vai ad aggiungere una squadra umile, ma capace di metterci il cuore in ogni partita che disputa”.

David Centioni Real Monterotondo Scalo

 

In giro si dice: il Real Monterotondo Scalo è un’ottima squadra dalla cintola in su, ma carente nel reparto difensivo.

Poi però analizzi le gare nello specifico e ti accorgi che in quattro casi su dieci avete chiuso con la porta inviolata…

“Giusto di questo parlavo l’altro giorno con il preparatore dei portieri.

Noi abbiamo subito complessivamente sedici reti, ma di queste tredici sono arrivate dai match contro Sporting Genzano, Team Nuova Florida e Montespaccato.

La nostra difesa è composta da ottimi calciatori e, quando abbiamo perso, è avvenuto solo per errori dei singoli, me compreso, piuttosto che di reparto.

Detto questo, a me personalmente non interessa quante reti subiamo.

L’importante è portare a casa i tre punti a fine partita (ride)…”.

matteo santi

Però spesso a voi portieri girano le scatole quando magari la partita si conclude con una vittoria larga ma anche con un solo gol subito…

“Hai ragione, e l’esempio è pure fresco.

Contro la Cynthia abbiamo vinto per 4-1 ed a loro è stata assegnata una rete che forse neppure il Var avrebbe riscontrato.

Peccato perchè avevo fatto una grande parata e la cisione dell’arbitro ha vanificato quello che sarebbe stato ilo quinto clean-sheet in stagione”.

Domenica affronterete l’UniPomezia.

Sii onesto: da 1 a 10 quanto aspettavi questo match dal giorno in cui sono stati formulati i calendari?

“Prima della composizione dei gironi non mi aspettavo che l’UniPomezia figurasse anche quest’anno nel Girone A, ma poco importa.

Non ho rivalse nei confronti di nessuno, anzi.

Per me sarà un grandissimo piacere ritrovare tante persone alle quali sono legato da un affetto profondo e che per me sono state una famiglia per tre anni, in particolare Federico (Valle, ndr) che per me e Marco Lupi è un fratello”.

MATTEO SANTI

Con quella maglia ti sei tolto grandissime soddisfazioni.

Dovessi sceglierne una in particolare?

“Quella maglia per me è stata una seconda pelle fin dal primo giorno che la indossai, scendendo in Promozione dalla Lega Pro.

A convincermi furono le parole di Valter Valle, una persona eccezionale.

Feci una scelta di vita e fu una decisione azzeccatissima, visto che in tre anni abbiamo alzato tre trofei.

Potrei rispondere la vittoria nel Campionato di Promozione, arrivata al termine di una cavalcata fantastica, ma eravamo una squadra fortissima e probabilmente fu un successo scontato.

Forse il momento più bello è legato alla prima Coppa Italia, vinta in una stagione molto complicata e sofferta.

Fu bellissimo.

Quella sfida ai quarti contro il Montecelio con i rigori parati a Cesaro e Silvestrini resterà per sempre nel mio cuore…”.

A proposito, mi pare che con gli anni tu non abbia perso il vizio di disinnescare tiri dagli undici metri.

Chiedere per informazioni a Rodolfo Moronti…

“Una soddisfazione, ma a me preme più che la squadra vinca.

Siamo un gruppo eccezionale, con i compagni ci si sente mille volte al giorno.

Qui è tutto perfetto.

Prendi il presidente Saccà, una persona eccezionale: non esiste allenamento che lui non sia presente lì al campo fino al termine della seduta.

Ho grande voglia di far bene per questo club…”.

saccà real monterotondo scalo

Nel professionismo ci hai giocato.

E’ un capitolo chiuso, oppure ci speri ancora?

“In queste stagioni ho dimostrato di sapermela cavare in queso calcio bello e difficoltoso e voglio stabilizzarmi, provando ad alzare sempre più l’asticella ed a migliorarmi.

Voglio dimostrare ad alcune persone chi è Matteo Santi e cosa è in grado di dare.

Per il resto, chi può sapere cosa avverrà in futuro?

Ci prendiamo serenamente ciò che la vita ci offre…”.

Domenica giocherete a Selva dei Pini e non al Comunale di via Varrone.

Il campo dalle dimensioni strette favorisce voi o loro?

“Non saprei, anche se neppure il Pierangeli è un campo molto ampio, perciò siamo abituati a questo genere di terreno di gioco.

Come da tradizione, anche quest’anno l’UniPomezia ha costruito una rosa molto tecnica.

A parte i risultati, dispongono di grandi giocatori, ma noi non siamo da meno.

Noi ci presenteremo con uomini che si chiamano Lalli, Lupi, Pascu, Collacchi ed Abbondanza, solo per citarne alcuni.

Credo proprio che sarà una bellissima partita…”.

Matteo, vi disturba o vi carica il fatto che, nonostante il primato dopo oltre due mesi di campionato, in pochi vi considerino per il successo finale?

“A me va benissimo così.

La gente non deve calcolarci proprio, anzi spero che ci considerino l’ultima ruota del carro.

Noi facciamo il nostro campionato senza pretese e facendo solo progetti a brevissimo termine (sorride)…”.

 

 

 

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